Ritornare alle origini
Hanno passato un'intera giornata con il loro papà, mi hanno raccontato più e più volte di come hanno affrontato la loro prima caccia. Sono stupiti e felici di ciò che hanno fatto. Ciò mi fa tornare alla mente la mia prima caccia e il mio primo coniglio. Sorrido. Hoxy prende in giro suo fratello per essersi incastrato con il muso nella tana dei conigli e lui la spintona cercando di zittirla. Sembra che abbiano passato una bella giornata eppure Joel è rimasto serio e impassibile per tutto il tempo, non ha espresso alcuna emozione. È strano, i piccoli hanno detto che gli ha raccontato molte cose e hanno riso molto, allora che ha? A cosa sta pensando? Non glielo chiedo, non ora che i gemelli sono così felici. Lo farò domani.
Mangiamo ciò che i piccoli hanno cacciato e andiamo tutti a dormire. Il giorno seguente, quando mi sveglio, trovo Joel vicino all'uscita della tana. Mi alzo anche io e lo affianco, è molto presto e lui sta fissando il sole sorgere.
"Hey, buongiorno." Sorrido sedendomi al suo fianco.
Si volta. "Buongiorno a te, ti ho svegliata?"
Scuoto il muso. "No, non hai fatto alcun rumore. Mi sono svegliata da sola." Poggio la testa sulla sua spalla. "Che hai? Ieri non hai parlato e ti vedo pensieroso."
"Sto riflettendo su una cosa davvero importante, ma non voglio parlartene finchè non avrò le idee chiare."
Sospiro, non mi piace quando fa così, vorrei che ne parlasse con me invece di chiudersi in sè stesso. Ma se crede che sia la cosa migliore... aspetterò. "Va bene, come vuoi. Stavi per uscire?"
Scuote il muso. "No, ho deciso di prendermi una pausa. Resterò metà giornata con voi, non voglio allontanarmi troppo. Almeno fin quando non starai meglio."
"Sai che non ci sono problemi per me. Sto bene."
Lui esce dalla tana e si stende fuori da essa. "No, così ho deciso e così sarà. Se la caveranno senza di me per un pò." Mi fa cenno di avvicinarmi. "Stenditi accanto a me."
Gli sorrido, mi alzo e esco fuori dalla tana, mi stendo fuori da essa al suo fianco, quest'aria fresca mi avrebbe fatto solo bene. Ispiro a pieni polmoni e poggio il muso sulle zampe per poi espirare. L'alba è sempre così calma e quiete, mi aiuta a riflettere e a calmarmi. Passo il tempo così: a godermi il panorama in silenzio al fianco del mio amato Joel. Fin quando delle piccole zampe non cercano di salire sulla mia schiena.
"Buongiorno Hoxy, buongiorno Dezel."
"Buongiorno..." Entrambi sbadigliano. "Mamma."
Sorrido. "Avete dormito tanto oggi."
Arrivano sulla mia schiena. Dezel gioca con il mio orecchio. "Si, eravamo stanchi."
In quel momento si voltano e notano Joel. "Papà!" Esclamano sorridendo.
"Buongiorno, piccole pesti."
Si avvicinano subito a lui. "Come mai sei alla tana?"
"Mi sono preso una piccola pausa ma, se volete, vado via." Ridacchia.
"No!" Esclamano subito i due.
Mi metto in piedi. "Hey! Vi siete già dimenticai della mamma?" Li guardo male per finta.
Loro mi guardano subito. "Ma no... non volevamo dire questo."
Li guardo ridacchiando e accarezzo la testa di entrambi. "Lo so, vi sto prendendo in giro."
"Ma... mamma!" Mi guardano fingendosi offesi.
"Avanti, vi avevo promesso delle magie oggi o sbaglio?"
Hoxy saltella. "Si!"
Joel rotola e si mette a pancia in su. "Ancora? Non sarebbe meglio fare altro?" Sorride.
Dezel lo imita subito. "Sono d'accordo con papà."
Hoxy fa il broncio. "Ma io voglio imparare!"
Mi abbasso alla sua altezza. "Non li pensare, ignorali." Ridacchio. "Allora, che ne dici di imparare delle magie sulla cura? È molto semplice. Apparte le tante poltiglie che si possono creare semplicemente con la natura, la magia è un altro metodo più veloce per guarire qualcuno."
In quel momento Dezel si incuriosisce e gira la testa verso di noi restando sempre in quella posizione. "Ma se la magia può guarire, può ferire e uccidere... perchè non può ripotare in vita qualcuno?"
Porto gli occhi su di lui. "Non ci sarebbe più il circolo della vita a quel punto, non credi? Ognuno cercherebbe di imparare la magia adatta per riportare in vita un proprio caro. A quel punto, saremo così tanti da non avere più posto dove stare. Non morirebbe più nessuno."
Hoxy si siede di fronte a me. "Quindi non esiste una magia o qualcuno in grado di comandare la vita e la morte?"
"Qualcuno c'è: la Madre Nera. Colei che posside il grande potere di decidere quando la tua vita cessa."
"Chi è la Madre Nera?"
"È semplicemente la morte, può essere chiunque e nessuno."
"Ma non è giusto che sia lei a decidere!" Borbotta Dezel rimettendosi dritto.
Joel interviene. "Infatti non è che lei 'decide' effetivamente."
Annuisco alle parole di Joel. "Forse mi sono spiegata male. Lei agisce di conseguenza. Vi spiego meglio, se qualcuno sa di stare andando incontro a un'avventura pericolosa, la Madre Nera prenderà la sua vita poichè è stato lui a cercaresi il pericolo. In un secondo caso, se un lupo è malato e soffre ogni giorno, prenderà la sua vita per porre fine alle sue sofferenze e farlo riposare in pace."
Hoxy mi guarda confusa. "Quindi non è cattiva?..."
"Il lavoro della Madre Nera ha le intenzioni migliori. Ma la Madre Nera ha anche una sua personalità e dei suoi desideri. Può essere una cattiva o una buona, dipende da chi verrà scelto."
Li guardo attentamente, i loro sguardi sono ancora leggermente confusi. Ma non posso pretendere nulla, sono ancora troppo piccoli per comprendere a pieno questo concetto. Mi alzo e vado nella tana a prendere una preda.
"Ora basta, iniziamo ad esercitarci sulle cure." Guardo Hoxy. "Allora, sai dirmi come è stata ucciso questo cervo?"
"Con un taglio profondo all'addome?"
Annuisco. "Esatto. Ora guarda attentamente."
Giro la preda e mi concentro, sotto la mia zampa esce un piccolo fascio di luce che illumina la ferita. La passo su di essa e questa si richiude lentamente. Appena noto di aver finito rimetto subito giù la zampa, mi sento strana... mi gira la testa. Joel lo nota subito e si alza venendo al mio fianco, gli faccio un cenno del col muso e gli sorrido. Fortunatamente, i gemelli non si sono accorti di nulla.
"Wow... mamma è stato bellissimo!"
Dezel annuisce alle parole di sua sorella. "La magia sa essere davvero essenziale."
Annuisco e rifaccio lo stesso taglio su quella preda. "Ora prova tu."
Hoxy si mette davanti alla preda e chiude gli occhi, si concentra, vedo la sua zampa illuminarsi leggermente. La ferita inizia a richiudersi lentamente fin quando le sue orecchie non si drizzano distraendola. Mi volto e noto Naiza camminare seguita dai cuccioli. La piccola abbassa le orecchie.
"Scusa mamma... mi sono distratta."
Le sorrido. "Sta tranquilla." Li guardo entrambi. "Volete andare a giocare con gli altri?"
Dezel scatta subito in piedi, Hoxy mi guarda. "Posso?"
Le indico il cervo. "Guarda che avevi quasi finito. Per essere la tua prima volta per me va più che bene, va a divertirti anche tu."
Le mi sorride e scodinzola, entrambi salutano sia me che Joel prima di allontanarsi. Appena sono abbastanza lontani faccio un profondo respiro e mi stendo lentamente. Mi sento così... strana, non voglio che se ne accorgano. Devo solo calmarmi e riposare un pò. Tutto qui.
"Amy, sicura di stare bene?" Joel mi guarda dall'alto.
"Si, sono sicura. Devo solo riposare un pò."
Sospira. "Ma non hai fatto nulla di così esagerato."
"Fidati, a breve tornerò come prima." Sorrido.
Lui annuisce rassegnato, io dopo un pò ritorno seduta per evitare di farlo preoccupare troppo. Guardo i gemelli da lontano fin quando non sento dei passi giungere nella nostra direzione. Un lupo magrolino si avvicina a noi, le zampe gli tremano.
"Joel, Amy... perdonate il disturbo ma ho bisogno di voi." Dette quelle parole le sue zampe cedono e cade al suolo.
"Bulgraf, che succede?" Joel cerca di dargli una mano a rialzarsi.
"No... non toccare. Mi fa male tutto, le ossa continuano a farmi male. Ogni giorno, sempre di più. Sono malato e non sono capace di curarmi, non ci capisco nulla di tutti quegli intrugli e nemmeno la mia compagna sa che fare. Avevo due scelte: venire qui e tentare o restare lì e farla preoccupare sempre di più."
Mi avvicino a lui. "Fatti controllare."
Passo semplicemente la zampa su di lui e subito capisco che male lo affligge, posso curarlo. Sentire le sue parole mi hanno fatto un certo effetto, non posso abbandonarlo al suo dolore è come se... abbandonassi me stessa.
"Amy, allora?" Joel mi guarda.
"Posso curarlo." Alzo la zampa ma lui mi ferma.
"Sei sicura di farcela?"
Annuisco guardandolo. "Sicura." I miei occhi vanno su Bulgraf. "Tranquillo, a breve non sentirai più nulla."
Faccio un semplice movimento delle zampe e un fascio di luce lo ricopre, appena scompare resto dritta cercando di trattenere la stanchezza. Bulgraf lentamente inizia a muovere le zampe senza emettere alcun verso di dolore. Da lontano noto i gemelli, vicino a loro c'è anche Naiza, li sta allontanando da Sawey e Jedy. Che sta succedendo?
"Joel, resta con Bulgraf. Torno subito."
Non gli do il tempo di rispondere che mi allontano da loro e raggiungo i piccoli.
Dezel:
Corriamo subito verso gli altri, sono sempre nello stesso posto di incontro. Riesco a vedere Sawey e Jedy da lontano. È da tre giorni che non le incontravamo, so che Hoxy non vede l'ora di passare del tempo con loro e anche a me non dispiace per niente.
"Ciao Sawey, ciao Jedy!"
Loro si voltano appena verso di noi. "Oh, ciao Dezel, ciao Hoxy."
Mia sorella le guardo confusa. "È successo qualcosa di brutto?"
Non rispondono, la affianco. "Ci state preoccupando."
"È meglio che voi non stiate molto vicini a noi."
Le orecchie di Hoxy si abbassano di colpo. "P-perchè dite questo? Abbiamo fatto qualcosa di male?"
"I miei genitori e quelli di Jedy non vogliono che giochiamo con voi."
Mi volto verso mia sorella vedo che batte più volte gli occhi, sono lucidi. Non mi trattengo, le guardo leggermente arrabbiato. "Per quale motivo?!"
"C-ci hanno detto che tu nascondi uno strano potere e che è stata colpa tua se quella sera Hoxy è sparita. N-non vogliono che tu ci faccia del male."
Assimilo le loro parole e indietreggio leggermente. Ci stanno allontanando a causa mia? Mia sorella sta soffrendo per colpa mia... di nuovo. Ritorno avanti. "Ma che dite?! E anche se fosse... Hoxy non c'entra nulla!"
Naiza si fa avanti e ci spinge leggermente indietro prima che le due possano rispondere. "Per favore... Dezel, Hoxy, allontanatevi."
"Ma... Naiza..."
"Dezel... lascia stare." Sussurra Hoxy.
In quel momento dei passi si avvicinano lenti alle nostre spalle. Ci voltiamo e notiamo la mamma. "Naiza, che sta succedendo?" La voce della mamma ci fa voltare entrambi.
"Amy, mi dispiace ma non posso più occuparmi di Hoxy e Dezel. Non possono più stare a contatto con gli altri cuccioli."
La voce della mamma diventa più forte. È arrabbiata. "Cosa stai dicendo?!"
"I loro genitori non vogliono."
"E tu non hai obbiettato? Naiza! Tu eri con noi quel giorno. Sai che i miei figli non farebbero del male a nessuno!"
"Si ma... capiscili..."
"Cosa devo capire, Naiza? Cosa?!"
"Dezel è pericoloso per gli altri cuccioli, non sa controllare il suo potere! Ormai lo sappiamo tutti!"
La mamma ringhia, Hoxy si è avvicinata a me e nasconde il muso sotto al mio. Io non riesco a muovermi, sta succedendo tutto questo a causa mia... io sono il colpevole perchè ho questo strano occhio. Una lacrima scivola lungo il mio muso e cade sulla testa di Hoxy, lei alza i suoi su di me e struscia la sua testa nel mio pelo.
"Dezel..."
La guardo. "Sto bene."
"Io sono qui con te... come ti avevo detto quel giorno, ricordi?"
"Se notassero qualcosa e non accettassero il cambiamento?"
"Vorrà dire che torneremo alla tana e giocheremo da soli."
"Lasceresti Jedy e Sawey?"
"Sei mio fratello e questo è più importante, non credi?"
Le sue parole mi ritornano alla mente e mi spunta un sorriso. I miei pensieri vengono bloccati da un forte colpo di tosse, ci voltiamo verso la mamma. L'agitazione la sta facendo tossire molto, si lascia cadere sulle zampe. Ci avviciniamo subito a lei.
"Mamma!" Urliamo entrambi. Naiza è pietrificata, nessuno osa muoversi per aiutarla.
Joel:
Sento i miei figli urlare, noto la scena e lascio Bulgraf, corro raggiungendoli subito. Aiuto immediatamente Amy a calmarsi e a rimettersi lentamente in piedi, la tosse cessa gradualmente. Mi volto verso Naiza facendo sempre da sostegno ad Amy con il mio corpo.
"Esigo immediatamente delle spiegazioni!" Dico con tono autoritario.
"Stavamo parlando e si è sentita male."
"Di cosa stavate parlando?!"
"Joel... non arrabbiarti ma gli altri lupi pensano che i gemelli siano un pericolo per gli altri cuccioli."
Resto impassibile a quella frase. Me lo aspettavo, lo sapevo e so già come agire. Questa è stata l'ultima goccia che ha confermato i miei pensieri. Alzo il muso al cielo e ululo richiamando tutti i lupi presenti nelle terre. Naiza, Amy e i gemelli hanno uno sguardo confuso. Io, invece... non sono mai stato così serio.
"Ho riflettuto molto in questi tre giorni e sopratutto stamattina. La voce dello strano potere di Dezel si è diffusa facilmente e sapevo che sarebbe successa una cosa simile. Beh, Naiza, hai ragione quando dici che in queste terre c'è un pericolo ma quello non sono i miei figli. Il pericolo siete voi tutti qui presenti, nei confronti della mia famiglia." Si guarda intorno. "Si, avete sentito bene. Avete detto ai vostri figli di non giocare con i miei per paura, quanto tempo passerà prima che nelle vostre teste si scateni la strana idea di fare loro del male pur di tenere voi e i vostri figli al sicuro? No, non lo permetterò. Non più. Non lascerò che venga torto neanche un pelo ai miei figli o alla mia compagna, Amy è malata e non può difendere sè stessa e i piccoli quindi ci penserò io. E in quanto Re delle terre dell'Est, ho deciso che esse ritorneranno a essere le terre temute di cui tutti avevano paura e in cui mio nonno Holfast ha regnato e protetto la sua famiglia."
"Joel! Ma cosa stai dicendo?! Sei impazzito?! Ci sono famiglie con cuccioli, non puoi mandarci via!"
Li guardo. "Proprio perchè, a differenza vostra, provo pietà per i cuccioli, vi concederò un'intera giornata di tempo per abbandonare queste terre. Dopodichè non avrò più pietà per nessuno: giovani, adulti, anziani o cuccioli. Chiunque vedrò in giro per queste terre non verrà risparmiato."
Guardo i gemelli e faccio segno loro di seguirmi, tengo sempre Amy appoggiata a me e mi volto dirigendomi alla tana. Mi rendo conto solo ora che nonno Holfast aveva sempre fatto la cosa giusta e ora queste terre ritorneranno come prima. La mia famiglia resterà al sicuro.
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