Paure
Stiamo tutti bene, nessuno si è ferito e io... ho usato il mio occhio per aiutare mio padre e mia sorella. Ancora non ci credo! Papà ci guida verso la cascata dove dovrebbe trovarsi questa Gorgona. Io e Hoxy stiamo parlando estasiati, non ci fa alcuna paura. Possiamo farcela, insieme possiamo fare tutto! Siamo molto contenti di come è andata la nostra prima lotta contro dei lupi più forti e più grossi di noi. Papà non ci dice nulla, vedo solo il suo sguardo attento sulla strada, chissà a cosa sta pensando. Iniziamo a intravedere la cascata da lontano, sembra parecchio alta. Avremo ancora tanta strada da fare. Iniziamo a camminare verso il sentiero che ci porta verso la cima della nostra meta. A quel punto mi volto verso Hoxy, ripensando ancora una volta a quello che avevamo fatto.
"Ma mi hai visto? Ho usato il mio occhio per fermare un branco intero! Hanno fatto ciò che volevo!"
"Ed io ho usato la magia per sbarazzarmi di quei lupi! Che squadra!" Esclama Hoxy.
"E papà? È stato grandioso! Ha ucciso un Beta con un solo morso!"
Papà ci precede andando un pò più veloce, sale la cascata, io e Hoxy lo seguiamo, continuiamo a parlare e ridere, ma quando vediamo quel posto ci blocchiamo di colpo. È un giardino con molte statue... di animali vari: cervo, orso, aquila, anche una volpe. Il giardino é silenzioso, solo la cascata fa rumore. Inghiottiamo entrambi un grosso groppo alla gola, papà ci guarda.
"Dezel, Hoxy, andate via da qui. Tornate alla tana." Dice a bassa voce senza distogliere lo sguardo da quella scena.
"Um... f-forse non sarebbe una cattiva idea. Hoxy?"
"Si, credo... sia meglio tornare indietro. Questo posto m-mi mette i brividi."
"Se volete rendervi utili allora cacciate qualcosa. Fate sempre attenzione a non farvi vedere."
"P-papà, tu vuoi davvero andare lì tutto da solo?" Domanda Hoxy spaventata.
"Devo farlo."
"Non hai paura?" Gli chiedo a voce bassa.
"Solo un pò." Rispondo con serietà. "Ma la paura non può e non deve fermarmi. Se scappo ora scapperò in eterno. Andate, arriverò presto."
Io e Hoxy ci allontaniamo da quel posto tetro, ripercorriamo il percorso al contrario fermandoci in un posto ricco di vegetazione per incontrare qualche preda. Non credo che papà si sazierebbe con dei conigli, ma ormai abbiamo ucciso dei lupi, possiamo essere in grado di uccidere dei cervi, o qualcosa di più grosso.
"Hoxy, che ne dici se cacciamo qualcosa di più grande? Non credo che un coniglio riempirebbe il grosso stomaco di papà." Non ricevo alcuna risposta, mi volto al mio fianco ma non è lì. Mi giro alle mie spalle e la vedo ferma in un punto a fissare il vuoto. "Hoxy? Mi ascolti? Ma che ti prende?"
Lei scuote il muso e mi guarda. "Mmh... nulla, stavo pensando."
"A cosa esattamente?"
"Forse dovremmo tornare indietro."
"Ma papà ci ha detto di cacciare e aspettarlo in quella tana." La guardo confuso.
Si siede e mi osserva. "Lo so, ma se ha bisogno di una zampa?"
Piego la testa. "Sbaglio o l'altra volta eri tu a dirmi che disobbedire era sbagliato?"
Mette la coda davanti a lei e l'accarezza, è palesemente nervosa. "Ma ora è diverso!" Sbotta di colpo.
"Non ci vedo nulla di diverso, potremmo sempre essere di 'intralcio', come dicesti tu l'altro giorno."
Lei sospira. "Ma ora abbiamo fatto un pò di esperienza, potremmo effetivamente essergli utili." Alza il suo sguardo verso di me, ha capito che ciò che sta dicendo non riuscirà a convincermi. Sta zitta per un pò. "E-e... se quella Gorgona trasformasse anche papà in una statua?"
A quel punto mi irrigidisco. "Pensi che potrebbe riuscirci?"
"È possibile... se è una maga potente papà potrebbe avere bisogno di aiuto. Quei due lupi ne sembravano terrorizzati, ricordi?" Sospiro, non sono convinto, abbasso leggermente le orecchie. Credo che se ne sia accorta, perchè continua. "O forse, stai facendo tutto ciò solo perchè hai paura?" Ridacchia.
"Io?! Io non ho paura di niente!"
"Ah si? E allora dimostramelo, vieni con me e seguiamo papà. Se non vieni vuol dire che non ne hai il coraggio!" Mi fa un mezzo sorrisetto.
Abbasso lo sguardo per non guardarla, mi sta davvero sfidando? Pensa davvero che io abbia paura? La guardo male ma ripenso anche alle sue parole. E se potesse davvero accaddere una cosa simile? Dopo come riporteremo papà alla normalità? Scuoto il muso e sospiro. Non ci credo, ce l'ha fatta... di nuovo.
"Va bene, torneremo indietro e seguiremo papà. Ma cerchiamo di non farci scoprire, usciremo fuori solo se sarà necessario."
Si mette in piedi e scodinzola. "Ci sto!"
Hoxy:
Sono riuscita a convincere Dezel, meno male che mi sono tornate in mente quelle brutte statue e il suo odio nell'essere sfidato. Non riesce mai a rifiutare una sfida. L'ho detto solo per convincerlo a seguirmi, ma ora che ci penso un pò di più potrebbe essere vero. So che papà è molto forte, ma non sappiamo come questa Gorgona trasformi quegli animali in pietra. Se dovesse trasformare papà io e Dezel resteremmo soli... scuoto più volte il muso. Non voglio neanche pensarci! Ci è stata già portata via la mamma... non voglio perdere anche papà.
Stiamo camminando già da un pò, ci stiamo muovendo nascosti fra le foglie, sentiamo la voce di papà ma non capiamo cosa dice nè con chi sta parlando. Quando inizia a camminare lo seguiamo con un pò di distanza, sembra non essersi accorto di noi. Meno male, non so che reazione avrebbe e non so cosa gli risponderei.
"Hoxy!" Sento la voce bassa di mio fratello chiamarmi. Non mi volto, so già cosa vuole dirmi. "Hoxy!" Mi chiama ancora. "Ho-"
Volto la testa di scatto. "Che c'è?!"
"Il pensiero che non sia una buona idea è tornato nella mia testa." Sussurra Dezel.
Sto per rispondergli quando il mio sguardo viene attirato da qualcosa di nero e peloso che cammina sulla mia schiena. Mi immobilizzo di colpo, il mio sguardo è terrorizzato.
"Hoxy, che ti prende?"
"Toglilo... Dezel! Toglilo!" Indietreggio e le foglie fanno rumore.
"Cosa devo togliere?" Mi guarda confuso.
Quel coso inizia a muoversi sulla mia schiena, scatto in preda al panico. "UN RAGNO! È UN RAGNO! DEZEL, TOGLIMELO!"
Dezel mi salta addosso. "Se non stai ferma non posso toglierlo!"
"LEVALO! SCHIACCIALO!"
Sferra una zampata e vedo qualcosa volare via. Dezel lo guarda da più vicino. "Ma non é un ragno. È solo un pezzo di corteccia."
"Non... non é un ragno?" Domando ancora spaventata.
Sentiamo qualcuno schiarirsi la voce. "Cosa ci fate voi due qui?"
"Chi sono?' Chiede un lupo al suo fianco.
"Sono i miei figli ed anche nei guai fino al collo."
Io e Dezel tiriamo indietro le orecchie e mettiamo la coda fra le zampe, ci stringiamo tra noi indietreggiando. Guardo alle mie spalle leggermente, il mio scatto ci ha fatti uscire da dietro l'albero che ci stava coprendo. "Beh, papà, ecco... um... abbiamo riflettuto sulle tue parole e... D-Dezel ha insistito nel seguirti!"
"Cosa?! S-sei stata tu a voler seguire papà! Io ti avevo detto di tornare alla tana! Poi tu mi hai sfidato dicendo che avevo paura e-e... beh... non possiamo lasciare che la paura ci fermi." Dice Dezel.
"Si, se ci ferma ora ci fermerà per sempre. Lo hai detto tu, papà..." Continuo bassa voce.
Lui prende un lungo respiro. Eppure lo vedo sorridere. "Va bene. Se volete affrontare la paura venite pure. Ma che sia chiaro: farete come vi dico io. Non voglio più che facciate di testa vostra. Intesi?"
Entrambi sorridiamo, drizzando le orecchie ed esclamiamo. "Promesso!"
Non ci credo, ritorcere le sue parole contro di lui ha funzionato. Grande Dezel! Ci guardiamo e ridacchiamo leggermente a vicenda. Non è proprio andata come avevamo programmato ma, almeno, ci siamo evitati una brutta strigliata. Papà, ci ha spiegato chi è quel lupo: si chiama Mugen e sembra che ci aiuterà ad uccidere la Gorgona perchè suo fratello e sua sorella sono stati trasformati in pietra da lei. Mi dispiace tanto per lui... chissà come sta soffrendo. Riprendiamo il cammino, papà ci fa andare avanti, Mugen apre il gruppo mentre lui lo chiude. Mentre camminiamo sento il muso di papà muoversi sulla mia schiena, mi volto a guardarlo.
"Che succede, papà?"
"Nulla. Volevo... solo dirvi che vi voglio bene."
"Te ne vogliamo anche noi!" esclama Dezel.
Ci sorride ad entrambi, era da molto tempo che non ci scambiavamo un gesto d'affetto. Quelle parole mi hanno reso ancora più felice, più di quanto già non fossi.
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