Magie e sentimenti ~ Hoxy
"Allora Hoxy, sei pronta per iniziare?" Serenity è appena arrivata a chiamarmi per iniziare l'allenamento. Siamo fermi per far riposare gli altri dal lungo cammino.
"Prontissima!" Esclamo. Non vedo l'ora di iniziare, forse i suoi insegnamenti renderanno la mia magia più forte, tanto da nuocere danni agli Orokin.
"Allora seguimi." Dice la lupa iniziando a camminare.
Prima di seguirla mi avvicino a mio fratello, lo guardo e gli lecco la guancia per tirargli su il morale. So che ha qualche preoccupazione riguardo al suo allenamento con Celedor e il fatto che io sia lontana, anche di pochi passi da lui, non gli migliora l'umore. Ma sono sicura che andrà tutto bene. "Ci vediamo più tardi, quando torno ti racconterò tutto." Gli dico per poi seguire Serenity.
Mi allontano con lei, credo mia stia portando lontano dagli altri il più possibile per evitare che le nostre magie possano disturbare gli altri allenamenti o colpire chi sta riposando. Se la nostra magia arrivasse a disturbare l'allenamento di Celedor o di Shaomu, non voglio neanche immaginare i loro rimproveri. Si nota tantissimo che sono fratello e sorella e non solo per la somiglianza fisica, ma anche per la loro testa dura. Chissà se Celedor è più clemente di Shaomu riguardo agli allenamenti. Galen ripete più volte che lei è un osso duro.
"Credo che qui possa andare."
La voce di Serenity mi riporta alla realtà. "Si, si, per me va bene ovunque." Mi guardo intorno e mi siedo davanti a lei. Le zampe non vogliono smettere di muoversi, sono piena di adrenalina. Devo calmarmi, altrimenti i miei sentimenti influenzeranno la mia magia e potrei fare un pasticcio. Porto le zampe sulla mia coda per massaggiarla, e alzo il viso verso Serenity. "Allora, da cosa iniziamo?" Chiedo curiosa.
Ci pensa bene, credo che anche lei sia lievemente emozionata. Non credo abbia mai fatto da maestra a qualcuno prima d'ora. "Prima di tutto devo capire quali sono le tue capacità, che tipo di magie conosci, quali non hai mai praticato." Dice camminando avanti e indietro, poi si ferma e mi guarda. "Parlami un pò di quel che conosci."
Piego la testa e muovo le orecchie. "La mamma mi ha insegnato tutte le magie base: La sfera di fuoco, quella d'acqua, come far crescere le radici dal suolo, lo scudo protettivo. Altre cose, invece, le ho imparate durante il viaggio con papà. Ad esempio: la stalattite di ghiaccio, come illuminare un percorso, alzare un vento leggero e inondare un'intera caverna."
Serenity mi ascolta in silenzio. "Quindi non hai mai alzato una vera e propria bufera?"
Scuoto la testa. "No, solo un lieve movimento di foglie per attirare l'attenzione nemica."
La lupa annuisce. "Capisco. E se ti parlassi della 'fusione della magia'? Ne hai mai sentito parlare?"
Ci penso bene. "No, mai. Di cosa si tratta?"
"Tratta della fusione di due o più magie ma, per ora, ci concentreremo su due magie che la maggior parte delle volte bastano e avanzano." Mi sorride.
"E come faccio a fondere due magie?" Chiedo confusa, non credevo fosse possibile una cosa simile.
"Ti faccio vedere."
Serenity si alza e crea delle piccole statue di ghiaccio, poi si allontana da esse e alza due sue zampe, in una vedo benissimo le piccole scintille elettriche saltare l'una dietro all'altra. Nell'altra vedo un piccolo fascio azzurro aumentare sempre di più. Come fa a dividere il suo flusso magico in due zone differenti del suo corpo? Io non ci ho mai provato... non pensavo fosse possibile. Mi lancia un'occhiata per vedere se sto seguendo i suoi movimenti, io non le stacco gli occhi di dosso. Lancia una stalattite di ghiaccio e subito dopo un piccolo fulmine, quest'ultimo si attorciglia intorno alla stalattite come se fosse una spirale, non danneggia per niente la prima magia. Il suo colpo va giusto al centro della testa della statua che si frantuma al colpo, i pezzi sparsi in giro continuano ad essere cosparsi di elettricità.
"Beh... di solito il nemico non va in frantumi, però spero tu abbia capito." Si volta verso di me. "Le magie fuse sono più forti di una magia singola, il fulmine può essere associato al ghiaccio, all'acqua e anche al fuoco. Se il colpo va a segno oltre a danneggiare l'avversario con la prima magia, lo si paralizza o gli si rallentano i movimenti per un breve tempo. Minuti che possono giovare allo scontro. Ovviamente, richiede una resistenza magica maggiore rispetto all'utilizzo di una singola magia ma con la pratica il suo peso cesserà." Mi sorride. "Allora, ci sono domande?"
Anche se ancora esterrefatta, ho ascoltato attentamente le sue parole. "Si, come faccio a far fluire il mio flusso magico in due direzioni opposte?"
"Inizialmente ti servirà molta concentrazione, ti darò tutto il tempo che ti serve fin quando non ti sentirai pronta ad agire. Con l'utilizzo continuo di questa forma di magia dopo un pò ti si rivelerà estremamente semplice." Si mette al mio fianco. "Che ne dici di provare? Davanti a te ci sono altre due statue di ghiaccio, concentrati su una sola di quelle e colpisci!"
Annuisco, distolgo lo sguardo da lei e guardo le due statue di ghiaccio. Prendo un profondo respiro e chiudo gli occhi, sento le parole della mamma rimbombarmi nella mente, le parole che mi ripeteva prima che io lanciassi ogni magia. Zero pensieri, positivi o negativi che siano, devo svuotare la mia mente da qualsiasi cosa la riempia in quel momento. Alzo le zampe, resto concentrata, intorno a me sento il più estremo silenzio, solo i suoni della natura mi circondano dandomi una sensazione di pace. Mi sento carica, sento entrambe le mie zampe calde, apro gli occhi. Ora. Do un'ultima occhiata alla statua di ghiaccio, con una zampa lancio una stalattite con l'altra cerco di lanciare subito dopo i fulmini. Provo e riprovo ma escono solo piccole scintille, la stalattite va a segno e distrugge la statua.
"Accidenti!" Sbotto guardando davanti a me.
Serenity mi si avvicina. "Non eri pronta, non eri abbastanza carica. Il tuo flusso magico era, si, stato diviso ma non in modo equivalente su entrambe le zampe. Per questo da un lato sei riuscita a lanciare una magia perfetta e dall'altra... solo un paio di scintille."
Sospiro. "Non mi sono concentrata abbastanza mi sa."
Serenity non smette di sorridermi. "Guarda è rimasta un'ultima statua, io ritenterei."
Sorrido a mia volta, sono stata fortunata, Serenity è davvero gentile e il piccolo legame di amicizia instaurato con lei sembra alleggerire ancora di più la tensione di Maestra e allieva. Le sue parole non mi buttano giù, anzi, mi spronano a dare di più a ritentare ancora e ancora fin quando non ci riesco, ho tutto il tempo, questo allenamento non finirà fin quando non riuscirò a fare qualcosa di più, qualcosa di cui non sono mai stata capace e inizierò proprio da questa cosa. Non è la magia che mi controlla, sono io a controllare lei e io decido come usarla!
Mi rimetto in posizione e mi concentro di nuovo.
"Piano e con calma, ispira e espira Hoxy, non c'è nessuno intorno a te, ci sei solo tu e quella statua." Sento le parole di Serenity.
Ascolto quelle parole, mi danno la giusta carica, riapro gli occhi e guardo la statua. Forza, Ora! Lancio la stalattite e subito dopo anche la scarica elettrica, quest'ultima si attorciglia alla stalattite che colpisce dritto al centro del petto la statua di ghiaccio mandandola in mille pezzi. La guardo incredula e poi sorrido.
"Ce l'ho fatta!!!" Urlo saltellando sul posto. Serenity annuisce e ridacchia leggermente, io ritorno composta in imbarazzo. "Scusami, mi sono fatta prendere dall'euforia."
"Mi ricordi me alle prime volte." Mi guarda.
"E Shaomu non si arrabbiava?" Le domando.
"La mamma? No, non è cosi cattiva e severa come cerca di dipingersi. Ho iniziato a imparare la magia che ero solo una cucciola e grazie a lei sono migliorata sempre di più. Ai primi tempi ero anche io in difficoltà e quando riuscivo a fare qualcosa saltavo ovunque." La vedo ridacchiare leggermente. "Pensa che la mia prima magia è stata una sfera di fuoco, e non ho fatto centro."
La guardo, i suoi racconti mi ricordano quando ero con la mamma. Di come mi parlava, i suoi insegnamenti, di come sorrideva ogni volta che mi vedeva felice dopo aver compiuto una perfetta magia. "Anche la mia è stata una sfera di fuoco, sbagliai il bersaglio e diedi fuoco a un cespuglio."
"Non crederai mai a cosa diedi fuoco io." Continua a lei.
"A cosa?"
"Te lo dirò alla fine dell'allenamento, forse la curiosità ti farà concentrare di più in modo da finire prima." Mi sorride beffarda.
Ridacchio. "Ci sto!" La guardo. "Che vuoi che faccia ora?"
"Ti insegnerò le condizioni di utilizzo di una magia."
Piego la testa. "Le... cosa?" Domando.
"Le condizioni di utilizzo di una magia, mi spiego meglio. È vero che ogni magia viene dal proprio spirito, tuttavia bisogna soddisfare dei requisiti. Ti faccio un esempio, lancia delle sfere di fuoco."
"Ehm... va bene."
Mi posiziono e inizio a lanciare varie sfere di fuoco, Serenity resta lontana dal mio raggio di mira, resta ferma un paio di secondi e poi batte le zampe al suolo, congela tutto il terreno sotto le nostre zampe. Poi alza le proprie muovendole e congela anche gran parte del territorio che ci circonda. Non capisco ciò che fa fin quando le mie sfere di fuoco non iniziano ad indebolirsi fino a che non riesco a lanciarne più. Ci provo più volte ma non funziona.
"Ma... che sta succedendo? Perchè non riesco più ad evocare nessuna sfera di fuoco?"
"È semplice, se il luogo é pieno di acqua o freddo, non si possono evocare magie di fuoco. Se riesci a capire quale magia è il punto forte del tuo avversario e riesci a trovare la giusta magia che lo indebolisce, acquisisci un grande vantaggio che può trasformarsi in una sicura vittoria. Se sono stata chiara possiamo iniziare, stavolta dovrai essere tu a dover fermare me." Mi sorride.
"V-va bene." Dico un pò titubante. "Che magia userai?"
"L'elettricità." Sorride. "Sta attenta a non farti colpire."
Si mette in posizione, delle nubi nere avvolgono il cielo a noi circostante, delle saette iniziano a cadere dal cielo, prima distanti poi sempre più vicine a me. Inizio a schivarle, allo stesso tempo penso alla magia che dovrei usare per contrastarla. Inizio a lanciare delle sfere di fuoco, Serenity le scansa senza neanche perdere per un secondo il controllo sui fulmini. Riprovo ancora, questa volta uso una magia d'acqua, riesco a bagnarle il pelo, ma lei mi sorride, si scuote e mi osserva senza scomporsi.
Mi blocco, l'acqua e il fuoco non servono a bloccare i fulmini. Cosa posso fare? Che magia posso usare? Il ghiaccio è da escludere, prima ho visto benissimo che ha una perfetta sincronia con i fulmini. Schivo in tempo una saetta, stavo quasi per dimenticare che il bersaglio di quei fulmini sono io. Riprendo a muovermi, senza però smettere di pensare a cosa posso utilizzare. Mi resta un'ultima magia, ma non ho mai avuto modo di usarla, sarà difficile riuscire a fare ciò che ho in testa.
Corro e mi allontano di molto da dove si trova Serenity, ho bisogno di un pò di tempo per riuscire a mettere in atto quello che penso. Prendo un profondo respiro e mi guardo intorno, si c'è abbastanza terra. Batto le zampe al suo con tutta la forza che ho, le tengo ferme a terra e sento quest'ultima vibrare, anche Serenity se ne rende conto, la vedo sorridere da lontano. Tengo lo sguardo verso il cielo, guardo dove cade l'ultimo fulmine, cerco di capire la sequenza e quanto tempo mi resta prima che il prossimo mi colpisca. Ho poco tempo, devo sbrigarmi! Muovo le zampe, è pesante ma devo farcela, il terreno si sgretola e si muove al mio comando. Guardo ancora il cielo manca poco, devo farcela! Un altro fulmine cade, il prossimo è destinato a finirmi dritto addosso. Non mi perdo d'animo, non mi muovo di un millimetro, continuo a fare ciò che ho in mente, quando credo di essere pronta, chiudo gli occhi stringendoli e lancio la magia. Aspetto... aspetto... e aspetto ancora. Non vengo colpita da nulla, l'ultimo fulmine non è caduto né su di me né da un'altra parte, non ho sentito alcun rumore. Riapro gli occhi, vedo la cupola di terra intorno a Serenity, quest'ultima la sgretola liberandosi. Io tiro un sospiro di sollievo, lei mi si avvicina.
"Però, pensavo che non ce l'avresti fatta, stavo quasi per richiamare a me la magia quando ho visto che non avevi intenzione di muoverti da lì. Ti saresti fatta un gran male se non fosse andata come speravi. Hai esitato tanto, come mai?"
Le sorrido. "Non ho mai avuto modo di fare una cosa del genere, non mi era mai servita. Ho esitato fin quando non ho pensato che fosse il momento giusto, non sapevo se avesse funzionato o meno."
Lei annuisce. "Sei stata brava, niente male. Ma non montarti la testa, dobbiamo lavorare ancora molto per renderti una maga degna di questo nome." Mi guarda. "Per oggi l'allenamento è finito, possiamo tornare dagli altri." Inizia ad incamminarsi.
"Hey!" La fermo. "Hai detto che mi avresti raccontato della tua prima sfera di fuoco."
Lei si volta verso di me. "È vero." Mi sorride. "Allora, da piccola ero una lupa davvero determinata, quel giorno non ero riuscita nemmeno ad evocare una piccola fiammella. Ero arrabbiata, anche se la mamma diceva che era normale io non lo accettavo, volevo dimostrarle di essere brava, di essere degna di ciò che mi stava insegnando. Quindi, quella stessa sera, senza dirlo alla mamma, uscii dalla tana e ricominciai a provare, provai e riprovai fin quando sulla mia zampa non spuntò una perfetta sfera di fuoco. Ora non restava che lanciarla, ero così eccitata di esserci riuscita che sbagliai la mira. La sfera di fuoco finì dentro la nostra tana e sfiorò la coda della mamma bruciandole qualche pelo."
Resto stupita. "Cavolo... e Shaomu?"
Piega la testa. "Beh... era arrabbiatissima. Sia perchè ero uscita dalla tana senza il suo permesso e anche perché le avevo bruciacchiato la sua amata coda. Si avvicinò a me con passo minaccioso, io mi abbassai subito su me stessa, coprii il mio muso con le zampe e abbassai le orecchie. Anche se spaventata, ero comunque felice di aver lanciato la mia prima magia e non riuscivo a tenere a freno la mia coda che scodinzolava velocemente. Con gli occhi guardavo la mamma, lei si fermò dritta davanti a me, mi osservò tutta e..."
"E?" La sprono a continuare ridacchiando un pò.
"Scoppiò a ridere, non l'avevo mai sentita ridere in quel modo, dovevo essere davvero buffa in quel momento. Mi rialzai lentamente e risi anche io, lei mi si avvicinò e mi strinse a sè. Capii in quel momento che si era spaventata, pensava che mi fosse successo qualcosa di brutto e, probabilmente, fu sollevata quando mi trovò in quel modo. Mi disse semplicemente che non dovevo farlo mai più, che quando dovevo esercitarmi potevo chiamarla, anche di notte, poi si complimentò con me per la mia magia. Da allora feci ciò che mi disse, anche se... un pò mi mancano quei tempi."
Le sorrido. "Shaomu ti ama davvero tanto, si vede da come ti guarda." Cerco di tirarle su il morale.
"Da come mi guarda?" Mi domanda.
"Si, ti guarda proprio come la mamma guardava me e Dezel."
Dico e mi incammino per andare dagli altri, lei resta ferma per un pò, poi sorride e mi segue. Quando torno vedo Dezel seduto accanto a Raven, io mi avvicino a loro e mi siedo sull'altro fianco di mio fratello. Sono contenta che riesca a parlare con qualcuno, Raven è davvero una brava lupa. Gli racconto tutto ciò che ho fatto oggi con Serenity, proprio come gli avevo detto. Lui fa lo stesso, raccontandomi del primo e faticoso allenamento con Celedor, a quanto anche in questo somiglia a sua sorella. Dopo un pò arrivano anche Galen e Shaomu, vedo Serenity andare al fianco di quest'ultima e strusciare la propria testa sotto al suo collo. La volpe si limita a sorridere ma è un sorriso davvero sincero. Dopo un pò arrivano anche Elys, Feg e Celedor, a quanto pare quest'ultimo era andato ad aiutare i due con la caccia. Tornano con un bel pò di prede, una sana ricompensa dopo l'allenamento di oggi. Li guardo tutti, mi soffermo su ognuno di loro. In fondo... questo viaggio non ha portato solo cose brutte.
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