La Gorgona
Io e mio fratello ci siamo ripresi dalle lacrime, ce l'abbiamo fatta davvero... siamo riusciti a riportare indietro nostro padre. Non gli chiediamo nulla, per quanto siamo felici di avercela fatta abbiamo ancora un piccolo risentimento nei suoi confronti. Neanche lui ha osato dire nulla, ha lo sguardo perso nel vuoto, non si è neanche reso conto che è stato via per due mesi. A un certo punto si rimette in piedi e ci guarda attentamente, ci prepara come si deve mettendoci in guardia, ripercorriamo la strada che abbiamo preso per arrivare fin qui. Prima di andare via, papà morde le corde che tengono sospeso quel ponte, le spezza e lascia che l'unica via che porta a quella runa cada giù. Meglio così, non voglio che qualcun'altro resti intrappolato lì dentro.
Torniamo al bivio, prendiamo la strada a destra, la stessa che prese Mugen quando ci separammo. Evoco quelle fiamme che illuminano il buio, nessuno di noi dice nulla. Non abbiamo proprio digerito quello che é successo prima, tengo lo sguardo su Dezel, lui sospira. Siamo ancora agitati e scossi, e il fatto che papà non ci parli peggiora la situazione.
"Fermatevi, devo parlarvi." Lo guardiamo non aspettandoci che avrebbe detto qualcosa. "Siete pronti ad affrontare questa Gorgona? Non potremo guardarla negli occhi, dovremo affidarci all'istinto. Voi... se volete stare indietro potete anche farlo, penso io al resto."
"No." Risponde Dezel. "Ti abbiamo aspettato per due mesi, sei stato via da noi per troppo tempo. Ed ora che c'é bisogno di essere uniti noi non ti lasciamo."
"Potresti non crederci ma siamo maturati parecchio." Sorrido.
Dezel mi guarda, so cosa vuole dire. Deve farlo. "Papà... anche noi due dovremmo dirti una cosa. Io ed Hoxy sappiamo che non potremo essere di chissà quale aiuto. Guardarla é fuori discussione, lottare é ben diverso dal cacciare una preda, l'unica lotta che abbiamo avuto é stata contro Mugen e... siamo stati parecchio maldestri." Dice un pò imbarazzato.
Annuisco. "È così. Quindi pensavamo... non é che hai un piano per non renderti le cose difficili? Sappiamo che averci direttamente sul campo di battaglia potrebbe essere un problema e non vogliamo che accada qualcosa di male. Hai forse un'idea?"
Papà ci guarda con stupore, mi sa che non si aspettava che una cosa simile uscisse dal nostro muso. Beh, questa esperienza da soli ci è servita molto a... crescere e a capire cosa è giusto e cosa no. Papà ci dice cosa avremmo dovuto fare e ci lascia indietro, entra da solo per attirare l'attenzione della Gorgona.
"Gorgona! So che sei qui! Deve essere la tua tana!" Grida per farsi sentire, l'eco si diffonde in ogni cava.
Io e Dezel non sentiamo nè vediamo nulla, è troppo buio la dentro e non soffermiamo troppo lo aguardo per evitare di incrociare i suoi occhi e venir trasformati in pietra. Io mi metto subito all'opera, inizio a muovere le zampe usando la magia creando una piccola sfera d'acqua.
"Non è troppo piccola per ciò che ha chiesto papà?" Sussurra Dezel.
"Infatti devo ingrandirla, mi ci vorrà un pò... non l'ho mai fatto."
Sentiamo entrambi il sibilio di un serpente. "Allora mi sa che devi sbrigarti!"
"Non mettermi fretta! Devo restare concentrata!" Sussurro e prendo un profondo respiro.
Una voce si fa largo nella cava. "Non mi sssssembra di conoscerti. Sei forse un lupo che cerca vendetta? Sssssei qui per i miei tesori?" Domanda soave.
"Nessuna delle due." Risponde papà. "Mi hanno mandato per ucciderti."
"Altri due lupi sssssono presenti sotto questa montagna. Per caso sono amici tuoi?"
"Non so di chi tu stia parlando. Io sono venuto qui da solo." Io e Dezel ci facciamo più indietro per non farci vedere.
"Riesco a vederti anche al buio." Dezel mi tocca la spalla, io non gli do retta per ascoltare. "Hai una sssssstrana luce nei tuoi occhi. Qualcosa ti ha sconvolto. Non sssssono occhi pieni di odio. Cosa ti turba?"
Mi muove ancora, lo guardo. "Che c'è?!" Sussurro.
"Sta diventando più grande... ma devi aumentare la velocità." Sospira. "Cerca di non distrarti più, io inizierò ad aggirarla."
Dezel si allontana da me, sono completamente sola. Scuoto il muso e porto gli occhi sulla mia sfera d'acqua, devo concentrarmi solo su di essa, il dialgo fra papà e la Gorgona non deve interessarmi o non riuscirò ad aiutarlo e lui... finirà nei guai. Forza! Come con gli insegnamenti di mamma! Qui non devo avere paura! Chiudo gli occhi concentrandomi ancora di più, sento il flusso magico scorrere più velocemente lungo le mie zampe, le allargo ancora e ancora. Apro gli occhi quando mi rendo conto di non riuscire più a trattenere una tale magia, è troppo pesante! La lascio cadere al suolo allagando l'intera tana della Gorgona, con il suolo bagnato papà sentirà i suoi movimenti. Spero solo che duri abbastanza a lungo da permettere a Dezel di agire. Ora tocca a te fratellone.
Dezel:
Lascio sola Hoxy, so che se la caverà alla grande. Mi muovo in modo silenzioso, papà ha attirato in qualche modo l'attenzione della Gorgona è troppo concentrata su di lui per accorgersi di me. È tornata a parlare di esseri perfetti, questa tipa è proprio fissata con la perferzione! Inzia a stancarmi! La noto avvicinarsi molto a papà, riesco a vederla solo grazie alla luce verde che emana sul viso. Mi sa che quelli sono i suoi occhi, sono quelli che devo colpire senza incrociarli assolutamente con i miei.
"Un esemplare... perfetto."
"Credevo che tu volessi esseri dall'aspetto perfetto. Io sono bruno e bianco, non mi avvicino alla tua idea."
"La perfezione ha moltisssssimi aspetti. Prendi me, per esempio. Sssssono stata trasformata in quessssto mostro perché..."
Scuoto il muso più volte, lei pensa davvero che papà possa essere uno delle sue future statue?! Si sbaglia di grosso! Devo agire e subito! Riprendo il mio cammino, salto da un masso all'altro cercando di andare sempre più in alto in modo da permettermi di fare un gran balzo quando sarà il momento. Papà ha appena sferrato una zampata che la colpisce al volto. È stato abbastanza veloce da coglierla di sorpresa. Hoxy non è ancora riuscita ad allagare tutto il pavimento, se lei non si sbriga papà non riuscirà a percepirla e ciò lo metterà in difficolta.
La Gorgona si avvicina a lui con passo veloce, si tiene pronto a difendersi. Schiva una zampata e tutto questo con gli occhi chiusi. Ho sempre pensato che lui fosse un grande guerriero ma... addirittura questo, non me lo aspettavo. Sento un tonfo che mi riporta alla realtà, Hoxy è riuscita a rimpire il pavimento d'acqua. Brava sorellina! Ora devo solo aspettare il momento giusto, non deve accorgersi di me o il piano andrà in fumo.
"Da dove viene questa acqua?" Domanda la Gorgona nervosa.
"Dovevo pur rendere questo incontro più equilibrato. Non posso guardarti, non posso vederti e nemmeno percepirti. Non penserai davvero che ti avrei affrontata con tutti questi svantaggi, é scorretto da parte tua."
"Maledetto! Prima diventerai una statua e poi ti getterò da questa montagna!"
"Ti invito a provarci, serpe."
La sento correre verso di lui, sta tentando un attacco diretto. Con papà non funzionerà mai! Hai sbagliato mossa. Continuo a salire di masso in masso, li guardo dall'alto, sono proprio dietro le spalle della Gorgona, vedo quelle luci verdi spostarsi in modo continuo. Se non resta ferma non posso attaccarla, rischierei di mancarla e non posso permettermelo! L'acqua inizia ad essere assorbita dal terreno, sta diventando fango e presto limiterà i movimenti di papà! Purtroppo la magia di Hoxy non può durare in eterno! Metto da parte il panico e cerco di concentrami sul movimento di quelle luci verdi, se capisco bene il ritmo saprò quando saltare. Sento il rumore delle spalle di papà toccare contro la parete, questa tana fa troppo eco. La Gorgona si è fermata lo ha messo con le spalle al muro. Ora o mai più! Ringhio e salto dal masso su cui ero posizionato, miro dritto alla sua testa, chiudo gli occhi e apro le zampe, caccio le unghie e graffio.
"I MIEI OCCHI! MALEDETTO! I MIEI OCCHI!!!"
Sento la Gorgona gridare dal dolore. Sorrido e mi lascio cadere sapendo di avercela fatta, provo a rialzarmi ma inizio a sentirmi improvvisamente debole, provo dolore dal fianco ma non vedo nulla. Hoxy lancia delle fiamme illuminando il posto. È in quel momento che noto il morso di serprente sul mio fianco. La Gorgona é a terra che si tiene gli occhi con le zampe. Lei è proprio come l'aveva descritta Mugen... mette i brividi.
"Papà..." Lo chiamo.
"Dezel, hey, va tutto bene?"
"Brucia... la ferita..."
Guarda il mio morso e si volta verso mia sorella. "Hoxy, prendi Dezel in spalla e uscite da qui. Ci vediamo fuori."
Hoxy annuisce all'ordine di papà e mi prende in spalla, ci dirigiamo fuori da lì, l'ultima cosa che sento prima di uscire sono dei singhiozzi e un pianto. E non era di papà. Arriviamo fuori da quella grotta, Hoxy mi poggia a terra e mi sorride.
"Ce l'hai fatta Dezel! Sei stato bravissimo!"
Cerca di rassicurarmi mentre la vedo guardare la mia ferita. Prende dell'acqua dalla cascata e delle erbe. Non so cosa stia combinando ma sento gli occhi chiudersi, non voglio chiuderli! Voglio sapere quando torna papà! Io... voglio che mi dica che sono stato bravo. Svengo.
Hoxy:
Disinfetto la ferita di Dezel, cerco di fare del mio meglio ma questo posto non offre nulla di buono. Lo vedo chiudere gli occhi, ha un leggero sorriso sul muso. Lo scuoto.
"Dezel?! Dezel!"
Mi avvicino al suo muso e controllo se respira, tiro un sospiro di sollievo e sorrido è solo svenuto. Non devo preoccuparmi, aspetto e papà esce da lì pochi minuti dopo.
"Allora, come sta?" Mi domanda.
"Bene, solo quel morso lo ha avvelanato ma, fortunatamente, non in modo irrimediabile. L'ho disinfettata ma qui non ho nulla per evitare che il veleno si diffonda."
Lui mi annuisce. "Hai fatto del tuo meglio, torniamo alla tana e occupiamoci di Dezel."
Le sue parole mi fanno sorridere, mi carico in spalle Dezel, e camminiamo fino alla tana che avevamo usato come nostro riparo fino a pochi mesi fa. Porto gli occhi su mio fratello e gli faccio un lieve sorriso, tranquillo fratellone ti farò tornare come prima... starai bene. Te lo prometto.
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