Il sogno ~ Dezel
'Datemi ascolto, tornate indietro... fino a casa.'
Riapro gli occhi lentamente, li stringo ancora un pò, la luce è troppo forte, tanto da infastidirli. Mi guardo intorno non sapendo dove sono o cosa è successo. Guardo mia sorella e poi mio padre. Il primo pensiero che mi ritorna alla mente è lo scontro con quella serpe.
"Abbiamo battuto la Gorgona?"
Papà annuisce. "Si, la Gorgona non é più un problema."
"Sono successe tante cose mentre tu dormivi, fratellone." Sorride Hoxy.
"Tante cose? Un attimo, da quanto tempo sono rimasto svenuto?" Domando confuso.
"Da troppo tempo, figliolo. Dobbiamo aggiornarti su un paio di cose."
Mi racconta cosa hanno fatto, a partire dalla Gorgona fino ai fatti recenti con Bulgraf. Mi spiega che il nostro nemico é del tutto invincibile, mi racconta anche del tradimento di Fydy. Sapevo che quella lupa aveva qualcosa di strano. Ascolto attentamente le sue parole, sono sorpreso e sconvolto da ciò che mi dice. Pongo delle domande, provo a proporre dei metodi per sconfiggere Bulgraf ma papà smentisce ogni mia ipotesi.
"Ma se non possiamo ucciderlo come facciamo a sbarazzarci di lui?"
"Ed é qui che entri in scena tu." Risponde. "So che ti ho detto di non usare il tuo potere per rendere le cose più facili, ti ho proibito di usarlo in generale. Ma, proprio come con quel branco, abbiamo bisogno di te."
"I-io? Che devo fare? O meglio, che devo dire?" Chiedo non sapendo come avrei dovuto comportarmi.
"Devi ordinare a Bulgraf di andare via e di non importunare mai più nessuno. È certo che lo ritroveremo sul nostro cammino, sei l'unico che può toglierlo di mezzo senza problemi."
Sorrido, mi sento utile anche più di quando mi chiese di aiutarlo contro la Gorgona. Ci alziamo, dobbiamo rimetterci in marcia.
"Quindi si cammina? Si riprende la nostra classica giornata di viaggio?" Domando.
"Ringrazia che sia un viaggio normale, se ci trovassimo davanti Bulgraf non sarà affatto piacevole." Risponde mia sorella.
Non mi sarei mai aspettato una tale risposta da lei. Questo Bulgraf deve essere davvero forte. Sospiro. "Sembra di no." Poi un pensiero mi ritorna alla mente come un flash. "Hey papà, mentre 'dormivo' ho fatto un sogno veramente strano."
"Ah si? Di che si tratta."
"Non lo so con certezza, era così... strano. Ero vicino la nostra tana, quella che sta a casa, era tutto... buio e freddo. Poi ho visto una lupa che mi diceva di tornare indietro fino a casa."
Hoxy ride. "Dezel ha trovato la compagna!" Mi canzona.
"Non é vero!" Esclamo. Solo perchè la vedo continuamente non vuol dire che sia la mia compagna! E poi, non so neanche se esiste davvero questa lupa o... è tutto nella mia testa.
Papà si ferma a guardarmi con occhi seri. "Descrivi la lupa."
"Um... era bruna ma la sua schiena era bianca, così come sotto le zampe. Gli occhi erano... rossi."
Sembra completamente confuso e spaesato. Forse sa qualcosa che noi non sappiamo? Perchè è rimasto così... sconvolto? "Sei sicuro che abbia detto così? Dobbiamo tornare alle nostre terre?"
"Si, ha detto di tornare a casa."
Si perde nuovamente nei pensieri poi, improvvisamente, lo sentiamo ringhiare. "Torniamo a casa."
"Cosa? Ma... e-e tutto il nostro viaggio? Tutto ciò che abbiamo fatto?" Chiede Hoxy.
"Lo so." Risponde.
Inizia a camminare a passo veloce, io e Hoxy ci guardiamo ma non muoviamo un passo. Vogliamo delle spiegazioni siamo confusi e incerti su tutto ciò che abbiamo fatto. Papà si volta a guardarci, ci aspetta ma noi non ci avviciniamo di un passo, perchè ci ha portati fino a qui se poi dobbiamo tornare indietro? Perchè abbiamo affrontato tutti questi guai se non è servito a nulla? Perchè dovremmo seguirlo e fidarci ancora di lui? Chi è questa lupa che ci dice cosa fare? Si avvicina a noi cercando di spronarci.
"Papà, noi- n-non vogliamo più camminare. Vogliamo tornare a casa... e fermarci lì." Dico.
Sospira. "Lo so... ma adesso torneremo a casa. Voi andrete nella vostra tana ed io mi occuperò di Radaluna."
"Ma cos'é questo posto?" Chiede Hoxy. "È impossibile che tu stia cercando questa Radaluna per nessuna ragione. Perché lo cerchi così disperatamente?"
Non risponde subito, ci pensa attentamente. "So solo che quel luogo garantisce un desiderio. Io vorrei usarlo per riportare vostra madre da noi."
Rimaniamo in silenzio, non è possibile che una cosa simile possa essere reale... la mamma potrebbe davvero tornare da noi? Potremmo davvero stare di nuovo tutti insieme? "Perché non ce lo hai detto prima...?"
"Non volevo illudervi in caso trovassimo Radaluna e non ci fosse nulla. Non volevo... darvi una speranza che forse non c'é. Volevo risparmiare la delusione almeno a voi..." Risponde con tono basso.
Hoxy ed io ci scambiamo un altro sguardo... forse potrebbe davvero funzionare. Questo viaggio, in quel caso, sarebbe servito a qualcosa. Possiamo ancora fidarci di lui, anche se non ci ha detto tutto dall'inizio... potremmo dargli un'altra possibilità. In fondo, lo ha fatto per non farci stare male... lo ha fatto per noi. Senza dire nulla, gli annuiamo e gli diciamo che va tutto bene e che possiamo riprendere il nostro cammino. Noi passiamo avanti, lui rimane fermo ancora un pò.
Passa ancora un altro mese, abbiamo camminato molto, siamo ormai vicino casa nostra ma mancano ancora molti giorni. Sento aria di casa... la nostalgia della mamma ora si fa sentire di più. Hoxy si é preoccupata di continuare a curare la mia ferita, é ancora aperta, crede che potrebbe rimanermi la cicatrice. Beh... avrò una ferita che mi ricorderà sempre di quella battaglia, scuoto il muso.
"Dezel, avanti, fermati!" Hoxy mi affianca.
"Che c'è?" La guardo.
"Sai che almeno una volta a settimana devo disinfettarti la ferita, per almeno un altro pò di tempo."
Sospiro. "Oggi non mi va, continuiamo a camminare."
Papà ci osserva senza dire nulla, questa scena si ripete quasi ogni settimana, ormai si è arreso anche lui. Hoxy si para davanti a me. "Fermati subito Dezel Ex Machina!"
Mi fermo, piego la testa e ridacchio leggermente. "Mi hai davvero chiamato con l'intero nome?"
"Beh, almeno ti sei fermato." Mi sorride.
"Per caso vuoi anche mettermi in punizione?" La prendo in giro.
"Potrei farlo." Ridacchia lei.
Alzo gli occhi al cielo e mi siedo. "Avanti, fa presto."
"Sai? Eri molto più consenziente da svenuto." Dice mentre inizia a impastare quello strano intruglio.
"Ah si? Perchè avevo modo di replicare?" La guardo con la coda dell'occhio e scuoto il muso.
"No, ma almeno non eri fastidioso." Ridacchia e mi passa l'intruglio sulla ferita.
Sorrido facendo finta di niente. "Strano... eppure, mentre ero incosciente mi è parso di sentire altro."
Lei continua a massaggiare ma drizza subito le orecchie. "Davvero?"
"Si." Giro la testa verso di lei. "Per caso ti mancavo tanto, sorellina?"
Lei finisce di medicarmi e mi guarda male. "Te lo sarai sognato, oppure il veleno ha fatto più danni del previsto."
Mi da le spalle. Mi alzo, le vado dietro e le mordo l'orecchio. "Mi sei mancata anche tu."
Le sussurro e le passo accanto, la vedo fare un mezzo sorriso e poi scuotere il muso e ridacchiare. Io porto i miei occhi su papà, si è disteso poco lontano da noi, ci guarda con un lieve sorriso. Mi è mancato tanto anche lui, ormai io e Hoxy ci siamo ripresi da quella conversazione e abbiamo nuovamente fiducia in lui. Non abbiamo visto né Bulgraf né Fydy per tutto questo tempo, è stata una pausa meritata. Abbiamo chiesto a papà chi fosse quella lupa che io ho sognato, da come avava reagito pensammo la conoscesse o che, almeno, l'avesse vista qualche volta, lui ha semplicemente risposto che non la conosce, ma io non ne sono così convinto. Siamo quasi arrivati quando sia io che Hoxy ci fermiamo di colpo, tra noi e la nostra casa si para un solo lupo. Fissa papà negli occhi, a noi non degna neanche di uno sguardo.
"Va da qualche parte, maestà?"
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