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Il lutto

Il freddo mi pervade il corpo fino a farmi aprire gli occhi, è quasi l'alba e ancora dormono tutti, sono in mezzo a mamma e papà e al mio fianco c'è Hoxy. Eppure, il poco vento che proviene da fuori, mi ha svegliato. È strano per me vedere il sole sorgere, guardarmi intorno, e vedere mamma e papà ancora a dormire nella tana al nostro fianco. Sopratutto quest'ultimo con il quale, ormai, sembra che abbiamo perso ogni tipo di contatto. Mi alzo e mi stiracchio, mi avvicino alla mamma e la scuoto per svegliarla. Provo più volte ma non si muove nè mugola qualcosa. Non credo abbia il sonno così profondo... chiamo Hoxy, lei borbotta e apre gli occhi.

"Dezel..." Sussurra. "È l'alba." Sbadiglia.

"Lo so, ma la mamma non si sveglia..."

A quelle parole lei si alza e si avvicina con me. Entrambi la scuotiamo, io resto al suo fianco, Hoxy va davanti a lei e abbassa il muso fino al suo. Si blocca e le sue orecchie si abbassano di colpo.

"Hoxy, che succede?" Non risponde ma non voglio alzare la voce e svegliare papà. "Hoxy!" La richiamo sempre con lo stesso tono.

Alza i suoi occhi su di me, sono lucidi. "La mamma... lei...." Lascia cadere le lacrime. "Non respira più..."

A quel punto mi avvicino. "Ma che stai dicendo?!" Il mio tono si fa più alto.

"Che è... morta..."

Scuoto il muso più volte. "No... no... no... NO!" Urlo. "Non è possibile!" Mi avvicino. "Mamma... ti prego! Mamma!" Piango.

Papà si sveglia di colpo a causa delle mie urla, si avvicina subito a noi. "Dezel, Hoxy, che succede?"

Hoxy non dice nulla, si sposta con le lacrime agli occhi. Io resto vicino alla mamma, non voglio muovermi neanche di un passo. Papà si abbassa verso di lei, non vedo nessuna emozione nei suoi occhi. Non si fanno lucidi nè lascia scendere qualche lacrima. Mi alzo in piedi, non posso  accettarlo! Guardo Hoxy.

"Fa qualcosa! Ti ha insegnato la magia! Aiutala..." Mi fermo a causa delle lacrime. "AIUTALA!!!"

Lei mi guarda e abbassa la testa. "Non posso riportare in vita i morti... la mamma ce lo disse. Ricordi?"

Mi volto e poggio il mio muso su quello della mamma, non riesco a fermare le lacrime. Non è giusto! Perchè?! Perchè è morta?! Lei ci amava, ci voleva bene, non doveva essere portata via da noi! Piango ancora, papà si allontana e esce dalla tana. Probabilmente va a... scavare la fossa per la mamma. Inizio a singhiozzare a causa delle lacrime, non ce la faccio. Lei per me è sempre stata tutto, non mi ha mai trattato diversamente neanche dopo aver scoperto del mio occhio... lei mi capiva.

Hoxy:
Resto in silenzio e guardo papà uscire dalla tana, non ha versato neanche una lacrima. Come fa a resistere? Io mi sento distrutta. Sento Dezel singhiozzare, mi dispiace non poter fare nulla, vorrei che la mia magia fosse in grado di fare qualcosa ma... è impossibile. Le mie lacrime continuano a scendere, mi sento esattamente come lui, so cosa prova. La mamma ci è sempre stata vicina, in ogni circostanza, anche quando si sentiva davvero male e ora... non ce l'ha fatta. Mi avvicino a Dezel e abbasso anche io il mio muso poggiandolo su quello della mamma vicino al suo. Lui si avvicina di più a me, gli alzo il muso con il mio fino a tornare dritti, lo abbraccio forte, porta la sua testa nel mio pelo e io faccio lo stesso. Restiamo per un pò così a confortarci e piangere tutte le lacrime che sono dentro di noi, a far uscire tutto il dolore che ci opprime.

"Dezel..." Sussurro leggermente.

Lui si stacca di poco. "Dimmi..." Tira su col naso.

"Ti ricordi quando andammo alla tribù dei Dalaran cosa stavano facendo?"

Annuisce. "Si... erano in lutto."

"Galdor disse che quelle parole che recitarono servivano a tenere unita la famiglia con il caro defunto."

"Tu pensi che funzioni?..."

"Non lo so... però mi piacerebbe pensare che sia così..." Sussurro.

Lui si mette in piedi, faccio lo stesso. Ha accettato la mia proposta, forse ciò ci farà sentire meglio e aiuteremo la mamma a restare al nostro fianco. Spero davvero che, in qualche modo, ciò funzioni. Mi manca già tanto.

"Ecco, là vedo nostra madre." Dico iniziando per prima mentre Dezel tocca la sua testa. "Ecco, là vedo mio padre. Ora vediamo tutti i nostri congiunti dall'inizio fino alla fine dei tempi." Tocca il suo petto. "Ecco, ora chiamano noi..." Tocca il suo ventre. "Ci invitano a seguirli nelle praterie dell'aldilà, dove potremo stare insieme per sempre... per sempre... e sempre..."

Una volta che finiamo, poggiamo la testa sul petto della mamma. Sentiamo dei passi, papà è tornato, non dice nulla. Lo guardiamo facendo finta di non piangere ma teniamo gli occhi bassi. Ci fa segno di uscire e di andare vicino al luogo della sepoltura. Si avvicina per prenderla in spalla.

"Adesso sei libera. Ora passerai l'eternità con gli zii, mamma e papà. Anche... se noi ti vorremmo ancora qui."

Prende un lungo respiro. Noi usciamo fuori, la carica in spalla ed esce dalla tana, raggiungiamo la fossa dove fa scendere la mamma con gentilezza. Sia io che Dezel abbassiamo lo sguardo, non riusciamo a guardare mentre papà inizia a spostare la terra per seppellirla. L'idea che non la rivedremmo mai più ci sta facendo male. Finisce di seppellirla e si volta avvicinandosi a noi.

"Ascoltate..." Sospira. "Non c'é molto da dire. La mamma non vorrebbe vedervi piangere in questo modo. Lei... soffriva già da parecchio tempo, ora sta riposando in pace."

"Perché la mamma era malata? Perché non si é curata?" Gli domando.

"Ecco... la magia non é semplice da capire. In breve, può aiutare solo se sai cosa devi fare. La mamma non sapeva cosa le stava accadendo, non ha potuto fare nulla." Dezel tiene la testa bassa, papà si avvicina e gli alza il muso. "Dezel, tieni su la testa. Non devi mai abbassarla, intesi?"

Lo guarda negli occhi: il suo occhio destro cambia colore, da dorato diventa rosso. Distoglie lo sguardo e risponde. "Si, papà..."

Ritorniamo tutti alla tana, io e Dezel ci mettiamo al centro di essa dove era solita stare la mamma. Pensavamo entrambi che papà ci avrebbe lasciati soli come sempre, invece entra nella tana e va verso le prede. Ne prende un paio e ce le offre.

"Dovete mangiare, non dovete indebolirvi."

Dezel si avvicina alla preda in silenzio, io guardo papà. "Non hai nessuna ronda oggi?"

Lui mi guarda. "Il lutto va affrontato insieme alla propria famiglia. Non posso lasciarvi da soli."

Non dico altro, inizio a mangiare. Quando finiamo papà si stende vicino all'uscita e io mi siedo accanto a Dezel. Non ha detto una sola parola da quando siamo tornati. Appena mi vede gira la testa.

"Voglio restare solo..."

Scuoto il muso, mi stendo e poggio la testa sulla sua schiena. "Io non ti lascio solo..."

Si sposta e sospira. "Lasciami in pace!"

"Non stai male solo tu... manca anche a me!"

Non risponde. Sospiro e mi stendo dandogli le spalle, sta per farsi buio. Papà si è addormentato. Chiudo gli occhi. Provo a dormire ma quando sento qualcosa di caldo sulla mia schiena, apro gli occhi e vedo Dezel appoggiato su di me.

"Non volevo trattarti male oggi..." Sussurra. "Posso dormire vicino a te?..."

Mi giro verso di lui. Non posso tenergli il muso, so perfettamente come si sente. Annuisco e lascio che si corchi vicino a me, ci riscaldiamo a vicenda fino ad addormentarci. Arriva il mattino, sono la prima a svegliarmi seguita da Dezel. Papà è gia sveglio che osserva il sole fuori dalla tana. Guardo mio fratello, non abbiamo voglia di iniziare a correre in giro e giocare. Sembra che tutto si sia spento da ieri.

"Ho una notizia da darvi." Papà attira la nostra attenzione in questo modo. "Lasceremo queste terre alla ricerca di un altro luogo."

"Cosa? E dove andremo?" Chiede Dezel guardandogli le zampe.

"Cercheremo Radaluna. Io e vostra madre ne parlavamo qualche giorno fa. Non so dove sia o come ci arriveremo, ma dobbiamo trovarla."

Sono un pò incerta sulla sua decisione. "Come faremo a trovarla? Il mondo é... grande."

Sospira guardandosi intorno. "Ad Est." risponde. Ci guarda, abbiamo entrambi paura di viaggiare e di abbandonare alle nostre spalle queste terre, é la nostra casa. Non vogliamo perdere tutto. Papà si abbassa alla nostra altezza. "Lo so che un viaggio così inaspettato può farvi paura. Spaventa anche me, a dire il vero. Ma dobbiamo andare avanti e questo é il momento migliore per farlo. Siamo una famiglia, no? Dobbiamo restare uniti."

Gli sorridiamo anche se di poco. Non siamo del tutto convinti, il nostro sorriso serve più per rassicurarlo. Non sappiamo cosa ci attende in questo viaggio nè se torneremo mai a casa. Ma purtroppo, che ci piaccia o no, dobbiamo andare con lui. Partiamo la stessa mattina, sarà la nostra prima avventura e avremo papà molto più tempo con noi. Forse riusciremo a recuperare il rapporto perduto... mi piacerebbe tanto. Non abbiamo più nessuno, solo lui, e mi manca dirgli 'ti voglio bene'.

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