<<Ma madre, non esistono gli angeli rossi..>> esistono solo gli angeli bianchi (o custodi) e gli angeli neri, i ripudiati, i non desiderati, i cattivi sfruttati.. Insomma gente carina.

<<Infatti. Ma tempo fa fu pronunciata una profezia, che annunciava l'ascesa di un angelo rosso, della cosiddetta Salvatrice. E quell'angelo sei tu.>> tutto questo non ha senso, non ha assolutamente senso! <<Ma come si fa a riconoscere questo angelo? Come..>> Mia madre mi zittisce con un cenno della mano ed io questa volta ubbidisco. <<Hai un mese per scoprirlo. Ti farò avere le chiavi del reparto proibito della biblioteca di casa. Basta domande, torniamo a casa.>>
Coooosa? Io non ci torno a casa! Qui non mi puoi mentire ed io ho troppe cose da chiederti! Delle ciocche di capelli si sono posate sulla mia spalla e vedo che stanno ridiventando rosse, devo controllarmi.

Appena arriviamo a casa mi fiondo in biblioteca e dopo qualche ora di ricerca nei reparti normali (dove ho solo confermato quello che già sapevo) arriva Gustav che mi porta delle chiavi dorate. <<Grazie Gustav.>> ho il fiatone, appena ho sentito dei passi mi sono messa a correre, solo dopo mi sono accorta che stava scendendo ancora il primo piano.
<<Prego signora Cleo.>> la sua voce melensa mi fa venire il voltastomaco, per non parlare dei suoi capelli unti.. Bleah!

Mi tremano le mani. Infilo la chiave nella serratura di ottone del reparto proibito, la porta cigola, tutto questo è inquietante. Mi ritrovo sommersa da libri, libri volano verso di me da tutte le direzioni. Quando uno mi colpisce nella milza non riesco a soffocare un gemito, poi uno mi colpisce il braccio, uno la schiena.. Avrò dei lividi, che bello..!

Mi chino per raccoglierli, sono 7 in tutto. E sono esattamente quelli che mi servono!.. Perchè sono così? Chi ha tracciato il mio destino? Ma io voglio veramente scoprire chi sono?
Prima pensavo di sì, ora non lo so più..

Prendo i libri e li porto in camera mia, dopo nemmeno aver letto il titolo suona la piccola campanella in camera mia. È ora di cena.

Non mi sono ancora tolta l'abito, e il ritardo non è tollerato. Me lo sfilo velocemente e indosso il primo vestito che trovo. È blu notte con le maniche corte e il corpetto stretto. Semplice. Ma corto.. Aspetta che? Perchè ho questo abito? Io... I miei pensieri vengono interrotti dal bussare alla porta, deve essere Salem. Mi do una spolverata al vestito e metto le ballerine blu.

Apro la porta e trovo Salem elegantissimo. È in giacca e cravatta, il completo è tutto nero a parte la cravatta rosso sangue. È.. È davvero bello.. Ma cosa sto pensando? È Salem lui non è niente per me! Se non solo una seccatura.. Giusto?
<<Stai davvero bene Salem.>> gli dico cercando di sorridere <<Anche tu, non ti avevo mai vista vestita di blu, anche se non c'è molta differenza dal nero.>> risponde ricambiando il sorriso.
<<Vogliamo andare?>> mi porge il braccio. <<Andiamo.>> gli prendo il braccio e ci avviamo verso la sala da pranzo. È una tortura reprimere il desiderio di scivolare per la ringhiera ma devo resistere, chissà se ci saranno scale nel palazzo residenziale degli angeli.. Forse loro volano sempre e non ne hanno bisogno.. Lo scoprirò presto.

Appena entriamo assistiamo ad una litigata tra i miei genitori, non li avevo mai visti così arrabbiati. Salem mi tira per un braccio e ci nascondiamo dietro la porta socchiusa.
<<Smettila lo scoprirà comunque! Non puoi fermare l'inevitabile!>> urla mia madre. <<Non voglio che ne sia la causa! Siamo sopravvissuti millenni! Si può ancora aspettare!>> urla di rimando mio padre. <<Vuoi fargli fare la fine di sua madre? Ormai sa la verità è solo questione di tempo, tu sei solo un ammasso di fumo! Lei non è eterna! Succederà entro il solstizio d'inverno è così che dice la profezia! Il giorno più oscuro dell'anno, dove i mostri si risveglieranno, la grande guerra guidata dalla bilancia si scatenerà e niente potrà fermarla se non..>> la voce di mamma si spegna piano piano. <<Se non la sua morte.>> conclude mio padre..