Cambiamenti
<<Wow Salem mi hai detto più cazzate in questi giorni che in tutta la tua vita>> dissi sarcastica, ma lui era serio.
<<Non sto mentendo Cleo, un giorno mi crederai. Penso che tu abbia letto troppo, non è ancora giunto il momento di sapere tutto. Ti dico solo una cosa, studia la storia egizia. Ti servirà. Notte>> mi spinge fuori dalla camera. <<Sei deliziosa quando sei arrabbiata.>> mi da un bacio sulla fronte e chiude la porta prima di notare il mio rossore.
"Idiota" penso e me ne torno in camera mia e finalmente riesco a dormire.
La mattina, la parte della giornata che odio di più. Mi sono decisa, esco dalla stanza. Mancano ancora tre settimane per poter andarmene, i libri che mi mancano: quello sull'angelo rosso, quello sulle pozioni e incantesimi, quello sulla fondazione dei settori e uno che ancora non ho capito di che parla. Non posso portarli con me perchè appartengono a questa casa, ma posso chiedere a mia madre di fare un piccolo incantesimo per insabbiare questa piccola regola..
<<Signorina Cleo, il signorino Benjamin la sta aspettando in soggiorno.>> alzo la testa di scatto <<Ben? Benjamin Cooper?>> chiedo speranzosa, Ben è il mio migliore amico e solo lui può aiutarmi. <<Si signorina Cleo.>> <<Grazie Meredith, non finisco la colazione la puoi portare via>> mi alzo e corro verso il salone, ho come l'impressione che Salem mi stia guardando male, è veramente strano quel ragazzo. Finalmente lo raggiungo.
<<Ben!>> esclamo, lui si gira. Ha dei bellissimi capelli tra il biondo scuro e il castano chiaro e quegli occhi verdi che.. Ma cosa sto dicendo? È Ben cavolo! Un po' di contegno!.. Mi sembro mia madre.. <<Cleo! Allora qual'è il tuo posto?>> mi chiede sfoderando il suo bel sorriso angelico.. Okay, ora basta!
<<Sono un angelo, e tu?>> spero vivamente che lo sia anche lui.. Perchè non voglio separarmici, perchè ci conosciamo da una vita! Non per altro! <<Beh anche io, una madre strega e un padre lupo e.. Un angelo.. Mi mancherà molto Evelyn..>> <<Sono sicura che se la caverà.. Ma quindi, lasci il settore?>> chiedo speranzosa <<Beh si, tu no?>> <<Ovvio! Facciamo un giro?>>
<<Dopo di lei, signorina Steavens>> dice aprendomi la porta <<Grazie, signorino Cooper>> dico sorridendogli.
Usciamo alla luce del mattino, le strade sono semivuote e ci siamo solo noi. Come sempre, come se nulla fosse cambiato da quella fatidica notte del primo luglio di 3 anni fa..
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