La regola del no è semplice: le distrazioni vanno sempre evitate, possibilmente con un no.

"Ti dispiace darmi una mano con i compiti?" No, a ognuno il suo.

"Ti va un caffettino?" No, niente caffeina.

"Vuoi uscire stasera?" No, devo dipingere.

In ventiquattro anni di vita ho lentamente imparato l'importanza di dire no e, più di ogni altra cosa, ho capito quanto sia fondamentale dirlo alle donne. Da piccola, dirlo ai maschietti della mia classe era stato semplice. Quando Chiara è venuta a confessarmi di avere una cotta per me, invece, e mi ha baciata a scuola, dietro un ulivo, non sono riuscita a dire di no.

Ed è stato un errore.

Chiara mi ha fatto perdere ben due anni di vita in un tira e molla infinito che si è concluso con la sua scelta di tornare a uscire con i maschietti. Io, di contro, sono rimasta a dannarmi dietro ad altre stronze. Federica, poi Cristina, e ancora dopo Mariachiara. A tutte avrei dovuto dire di no e, invece, a tutte ho detto sì nei momenti sbagliati. Invece di fare domanda all'accademia di belle arti, sono corsa a Modena da Cristina pregandola di riprendermi con sé. Lei era già tra le braccia di Maddalena, ma beh... Maddalena era proprio figa, che le si poteva dire? Quando ho avuto occasione di lasciare uno dei vari stage sottopagati nella comunicazione per dedicarmi all'arte a tempo pieno, poi, in ufficio è arrivata Mariachiara, e ho sprecato altri tre anni lasciando i miei sogni nel cassetto, chiusi a chiave, lontano dalla vita vera.

Mariachiara, alla fine, se n'è andata. Se n'è tornata da Francesco, e io ho giurato di cambiare.

Ho una semplice regola, da applicare ogni volta che le farfalle nello stomaco fanno troppo casino e minacciano di distrarmi dal mio obiettivo. Una regola che mi ha portata a lasciare il lavoro da copywriter e darmi alla passione, quella vera: dipingere.

La regola del no.

E ora sono qui, su un aereo in volo, che saluto la mia Milano e l'Italia per andare a riscattare una borsa di studio di un anno al Museo D'Orsay. Un anno dedicato all'arte, un anno per sfondare con i miei dipinti. Un anno per realizzare i miei sogni.

Un anno a Parigi.