Esmeralda apre gli occhi, intorno a lei il buio la sovrasta.
Si guarda attorno, e delle candele vi sono rimaste solo le cere sciolte.
I polsi le bruciano e si rende conto che è ancora legata. Tira uno strattone, e le catene che prima sembravano tanto forti, ora risultano deboli come lo scottex.
Meravigliata si mette a sedere e con suo grande stupore, il dolore atroce che provava fino a poco prima, scompare, e dove prima vi erano ferite, ora vi è una pelle perfetta e olivastra.
Ho passato il trattamento o sono semplicemente morta? E da quanto sono qui? Prova ad alzarsi ma le gira la testa.
<<Dovresti riposare ancora un pò! Ignis non sarà felice che la sua umana ha passato il trattamento.>>
Si volta verso quella voce inconfondibile, che la guarda con occhi tristi.
Quasi le leggesse nella mente, le fa cenno con un dito di stare zitta.
<<Sono Alessandro! Io insegno a voi novizi cosa facciamo in questo luogo. Ora sei una di noi: Una Vittoriosa.>>
Lei lo guarda interrogativa, ma non pronuncia parola.
<< Vieni, appoggiati al mio braccio mentre andiamo nella sala d'ingresso>>
Ma lei non resiste e gli chiede
<<Dove sono i miei genitori? E Anna?>>
Alessandro guarda verso l' alto e le alza il mento con due dita.
<<Ora come ora, non puoi vedere i tuoi genitori, se non li vuoi uccidere con le tue stesse mani>>
Ma prima che lei possa fare altre domande, sente un forte odore di sangue. Un istinto prende sopravvento e si mette a inseguire quel profumo inconfondibile, fino a raggiungere gli essere umani nella palestra. No!! Cosa sto facendo? Perché ho voglia di ucciderli? Devo stare calma. Ora capisco perché non vogliano farmi vedere i miei cari.
Fa un lungo sospiro e si allontana dalla palestra. Alessandro, stupito da questo comportamento, le applaude. <<Incredibile! Di solito per smuovervi ci metto almeno 5 giorni! Mentre te..>> Alessandro rimugina sulla storia che ha portato qui quella ragazza, e con la scruta meglio di sottecchi. La sua dedizione verso la famiglia è incredibile.
Poi osserva meglio quelle labbra carnose, perfette per quel viso, finché il suo sguardo scende sui seni pieni e semi- scoperti di lei.
Esmeralda, a disagio, arrossisce e si avvicina a lui, risvegliandolo dai suoi pensieri.
<<È meglio se andiamo via di qui. Usciamo fuori!>>
Escono dalla porta principale.
Fuori è notte.
<<Te sai chi siamo di preciso?>>
La ragazza scuote la testa.
<<Siamo i Vittoriosi, durante la Grande Guerra Chimica siamo sopravvissuti. Questo è dovuto al fatto che non possiamo ammalarci. Il nostro primo antenato Victorius aveva fatto la scoperta più importante della storia. Ma l'ha pagata a caro prezzo: una cura.
Una cura che guarisce tutti i mali e non ci fa invecchiare! Non so di preciso il motivo, ma quando il mio antenato l' assunse aveva 30 anni, così come sua moglie. Da allora tutti i loro figli e figli dei figli, fermano la propria crescita a 30 anni. Ma come ti ho già detto il prezzo è caro.
Ci dà un istinto a mangiare la nostra stessa specie, senza rancore.- fa una smorfia- ciò che non sapeva è che una volta che mangi la carne della tua stessa specie attiva una molecola che ti fa cessare la produzione di melanina e in questo modo attiva ulteriori processi che non ci permettono di stare alla luce del sole.>>
Esmeralda resta sorpresa da quella notizia. Capisce come mai hanno voluto lei come novizia e non suo padre.
<< E allora perché invece di trasformare me e tanti altri come te, non scegliete persone del tuo popolo che non mangeranno a vita quelli della propria specie?>> chiede titubante.
Lui le sorride tristemente << Perché se dopo un mese non mangi gli umani, muori. I bambini invece possono sopravvivere fino ai 15 anni dalla loro nascita, all' esposizione al sole.
Per questo motivo ti abbiamo trasformato; ma la cura non funziona su tutti. La moglie di uno dei figli di Victorius morì dopo il trattamento. E ogni anno che passa, sempre meno persone sono in grado di sopportarlo.>>
Detto ciò, l' attacca all'improvviso. Lei incredula si sposta il più velocemente possibile, ma finisce sdraiata a terra.
<<Di giorno sorveglierai, mentre di notte ti allenerai con me. Frederik è il ragazzo che ti seguirà per la prossima settimana di giorno. Poi anche lui non potrà più restare e sarai sola. Non ci sono altri novizi e dovrai imparare on fretta a difenderti.>>
Difendermi? E da chi? Dagli uomini con gli occhi di ghiaccio? Loro non possono saltare così in alto.
Come se le leggesse nella mente continua <<Non dagli uomini di ghiaccio ma dai Ribelli, o Rifugiati, o Perdenti come li chiama il re. Vogliono rubare il Grande Libro Rosso e per noi è di fondamentale valore. Loro sono come noi, ma non vogliono seguire le leggi del re e sta a te difendere il libro. >>
Esmeralda si rialza e attacca quel ragazzo. Cerca di tirargli un punto sullo stomaco, ma lui si scansa in fretta e le prende un braccio, incrociandoglielo dietro la schiena.
<<Scoprirai di più, vivendo qui con m.. con noi.>> sembra a disagio, e si avvicina al suo orecchio scostando una ciocca di capelli<<Qui ci sono troppe orecchie, andremo ad allenarci lontano da qui>>.
Lei arrossisce mentre lui urla << Sei lenta>>
La allontana da sé, <<Conosci la storia degli uomini con gli occhi di ghiaccio? >> Lei annuisce e racconta la storia, secondo il punto di vista degli umani ma lui, subito la corregge.
<<Gli uomini cercavano la nostra cura, per diventare come noi, ma qualcosa andò storto. Chi era infetto inizio ad attaccare le persone stesse e presto la popolazione si decimò. Vivono di notte e di giorno si nascondono. Fortunatamente non sono molto intelligenti. Le famiglie più forti fecero alleanze con degli uomini più ricchi e crearono le città in cui viviamo.>> lui scuote la testa sbalordito da ciò che viene insegnato nelle scuole degli umani << Mi dispiace ma ti sbagli. In quegli anni i Vittoriosi convinsero alcuni umani a vivere sotto la loro protezione, a patto che ogni tanto offrano dei sacrifici e che al compimento dei 55 anni, gli uomini sarebbero stati sacrificati per il bene degli altri, e così fecero. Purtroppo non tutti quelli come me possono.. divertirsi con la caccia, quindi si sono create le fattorie. Ti ricordi dove ti trovavi da piccola? Lì li facciamo riprodurre e li vendiamo. Come voi e gli animali da macello.>>
Esmeralda è inorridita. Tutte queste informazioni la spiazzano
È questo che volevano fare con me e i miei genitori? È questo il segreto che mantiene ogni giorno mio padre nei confronti del popolo? Ora capisco perché voleva scappare.
Una lacrima scende sulle sue guance.
Alessandro si avvicina per asciugargliela, ma lei coglie l'occasione per prenderlo per le gambe e scaraventarlo a terra.
<< Bene hai capito come funziona con il nemico!>> Si fa serio e si rialza per allenarla ancora.
I loro corpi si sfidano sulle mure di cinta, come se si conoscessero da sempre, per tutta la notte.

<<Sta per sorgere il sole. Me ne devo andare-indica un punto- laggiù c'è Frederik chiedigli dove devi perlustrare.>>
Lei si volta <<Cosa contiene il libro?>> chiede.
Alessandro sembra indeciso su cosa rispondere <<Lo scoprirai dopo questo mese. Ti basta sapere che c'è la nostra storia. -gli indica un punto sulle mura di cinta- Nella cabina laggiù troverai dei vestiti adatti per una guardiana, quindi cambiati velocemente>> Detto ciò, se ne va.

Frederik è un ragazzo che si trovava nella fattoria, bruno, con nessuna particolare bellezza. È burbero nei confronti di Esmeralda e la manda al lato opposto del muro di cinta.
La giornata risulta lunga e noiosa. In lontananza, vede degli animali con le corna che corrono. È incredibile quanto è diventata più sensibile.
Annusa a fondo e le sembra di sentire l' odore della salsedine. Non sa a cosa è dovuto, ma ricorda dei racconti di suo padre che parlano di lunghe distese d' acqua che sanno di sale.
I colori del cielo iniziano a scemare e Frederik le si avvicina.
<<Sei stata fortunata come primo giorno da novizia. Io non ho mai visto i Perdenti. Chissà se sarai così fortunata in futuro.>>