Prima di uscire dalla soglia della porta, prendo con me, arco e freccia e un pugnale.

Pronta ad uscire ancora elettrizzata di ciò.

ho sempre cacciato, piccoli e grandi animali sulla terra, per procurarmi, pelli per vestiti, e cibo sufficientemente per qualche sera.

sto per varcare la soglia quando, dietro di me sento delle pèiccole risate.

mi volto e li guardo esclamando solo una semlice domanda.

"che volete"?

"Pensi sul serio che arco, e freccia, ti serviranno qui?"

Guardo le mie armi, poi loro, nuovamente le mia armi, e nel frattempo i mie circuiti del cervello iniziano ad elaborare.

"Ahh; giusto mondo magico; magiche soluzioni"

Dissi esasperata.

Linian scoppia in una risata fragorosa per poi aggiungere.

"Ci sei arrivata".

Disse continuando a ridere.

Sbuffo9 per poi riposizionare le armi da dove le ho prese.

"Siete pronti?".

Esclama Arin mentre esce dalla soglia della porta, lasciandola socchiusa.

Quella donna non aspetterà mai nessuno.

penso fra me e me.

"Ma Pis e Jonny verrano anche loro?"
chiedo dubbiosa a Linian

"ci penserò io ad avvertirli, tu vai con Arin"

Disse Linian provando a spingermi fuori dalla porta di casa, dai mie talloni delle scarpe.

mi lascio scappare una risata, faccendo un cenno con la testa di affermazione uscendo dalla porta, ritrovandomi Arin lì ferma con la faccia inbrocciata.

Ma io mio domando non sorride mai ?.

penso scettica fra me me

"Sei pronta o dobbiamo aspettare l'inclinazione della terra".

dice sarcastica.

LI lancio un'occhiataccia e annuisco.

"Orobix, Edeka; Animil".

pronuncia queste parole che posso immaginare sia una formula, siccome dopo Arin si soleva dal suolo immersa in un palla di luce blu.
Rimango incantata
Si sono in un mondo che la magia.
Ma questa cosa non smetterà mai di sorprendermi, siccome ho passato tutta la mia vita in un mondo in cui nessuno credeva che la magia esistesse o almeno solamente una
-Endla-
Vengo riportata a galla dai mie pensiero da un guaito proveniente dalla palla di luce.
Ed eccola lì Arin trasformata nel suo animale guida, (Klins).
Assomigliante ad una aquila, ma centomila, ma che un milione più grande di essa.
L'unica cosa che la differenza è il colore nero pece, e una scia che penso sia magia di un colore blu.

Rimango ipnotizzata alla vista di quello che sto guardando, anche perché la prima volta avevo paura per soffermarmi a guardarla.

Arin guaisce nuovamente.
"Si, si sto arrivando"
Sto per salire in groppa, quando Arin
Si sposata, la guardo confusa e senza emettere un verso Ibiza a sbattere le sue enormi ali, scompigliandomi i capelli.

Arin guaisce nuovamente con più fermezza, guardo lei o almeno l'animale che è adesso e capisco tutto.
"Ma stai scherzando?".
"Non ci penso nemmeno a farmi trasportare come un pezzo di carne"
Aggiungo incrociando le braccia.

Arin guaisce nuovamente  con un battito di ciglia mi ritrovo già in aria appesa come un salame.

"Arin!" Gli dico urlando.
Lei guaisce ancora, ma questa volta per qualche minuto buono.
Ah si?
Ti stai prendendo gioco di me?
Penso fra me e me.
Perché tanto è inutile parlare con lei.
Lascio perdere e mi concentro sulla vista che mi trovo sotto i piedi.