CAPITOLO 5
"Cosa è successo hai mie occhi ?"
Esclamo incredula per il riflesso che ho appena visto di me stessa.
" Ragazzi è ora, adesso tocca a me"
Continua Arin rivolgendosi a Pis.
Pis e Jonny si voltano verso di me, guardandomi, lasciandomi un lieve sorriso, per poi uscire dalla porta principale chiudendosela alle loro spalle.
"seguimi, è il momento che tu sappia la verità":
Esclama Arin per poi voltarsi, lasciandomi osservare la sua schiena esile diritta.
che poi cosi esile non è.
si incammina lungo il corridoio, fermandosi davanti alla porta della cucina, che stranamente è leggermente aperta.
Si volta verso di me ed esclamando.
"Ti vuoi muovere?, o preferisci restare lì".
aggiunge per poi scomparire dietro la porta
La verità ?
E' quello che ho sempre ostentato di voler sapere, da quando ho messo piede in questo mondo.
Faccio dei lunghi passi, da quando mi sono persa via ballando con l'atra gente della popolazione, mi sento rinata: più forte, più sveglia ma una cosa mi manca le mie emozioni ,
quelle le sento poco, come un eco da lontano.
mi alla porta della cucina, la spigo ed entro.
Davanti a me si porge sul tavolo due tazze, o meglio due tazze e un tappo?
di the fumante.
non curandomi del perché mi avvicino ad una seggiola disposta vicino al tavolo, tirandomela verso di me, per far spazio al mio corpo.
Mi siedo, pronta o almeno credo di essere pronta a scoprire la verità.
questa cosa che la mia vita è stata una menzogna, mi fa rodere il cuore, tanti, sacrifici, tati, pianti, tante delusioni, per cosa, per scoprire che non era quella mia vita?
Ma adesso voglio sapere tutta la verità
quella dannata verità tenutami nascosta per non so quale motivo.
Guardo Arin diritta negli occhi, ormai uguali ai mie, nero pece,
spalanco le mie orecchie a punta, pronta ad ascoltare ciò che mi vuole dire.
"Allora Kagea da dove vuoi che inizio ad raccontare?"
mi chiede afferrando anche lei il manico della sua tazza di thè fumante.
"posso raccontarti tutto io, se vuoi piccola mia, non è un caso che sono stato guardiano del libro delle mille anime".
questa voce la riconoscerei ovunque.
"Linian?".
dico con stupore che esce dalla mie parole.
"Già tesoro mio, sono proprio io".
Esclama.
cerco di trovare dove si sia nascosto con lo sguardo, e con le orecchie di capire i suoi piccoli passi.
Trovandolo nascosto in mezzo al cesto della frutta.
Gli regalo uno dei mie sorrisi migliori.
"E' da tanto che non ci vediamo, esattamente tre mesi".
Pronuncio allungando il braccio, stendendo la mano per farlo salire su.
Linian non se lo fa ripetere due volte.
"Ormai i mie cinquecento anni si fanno sentire":
Spalanco gli occhi, dopo aver sentito quanti anni possiede Linian.
"Che c'è mia cara, non te lo immaginavi, secondo te perché so tutto di tutti, nemmeno un mio rivale che possiede cento anni può battere la mia sapienza.
Dice posizionandosi sulla mia spalla.
ogni volta che cammina sul mio corpo mi lascia dei brividi così intensi che manca poco che scoppio a ridere.
"Bene,. bene ora iniziamo, perché è lunga la storia, mia cara è ora che tu sappia la TUA verità.
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