Mamma chioccia e la sua nerd
"Che succede?" le chiese Yoongi, non appena Caterina rientrò in sala con il viso pallido e chiaramente stressata.
La ragazza lo guardò per qualche istante con lo sguardo perso e il telefono stretto nella mano sinistra.
"Liliana ha scoperto dell'incidente. Atterra dopodomani ad Incheon."
Il rapper era rimasto un attimo perplesso dalla notizia, soprattutto perché Caterina sembrava più spaventata che felice.
Aveva poi deciso di non girare il coltello nella piaga e limitarsi ad annuire, per poi continuare a conversare con Hoseok, seduto alla sua sinistra.
L'italiana era stata in silenzio per il resto della serata, limitandosi a salutare Eunji che tornava a casa e a dare la buonanotte ai ragazzi, mentre si dirigeva nella camera del rapper, dove avrebbe dormito.
"Ok. Qual è il problema?" La incalzò Yoongi, non appena la porta della sua stanza si chiuse alle loro spalle.
Caterina lo guardò con un sopracciglio inarcato e si limitò a dire "Non c'è nessun problema", cosa che fece arrabbiare ancora di più il rapper.
"Chiaramente non è così. Da quando ti ha chiamata Liliana sei pensierosa e silenziosa."
Caterina alzò le spalle guardando il pavimento, mentre dava un leggero calcio al letto del giovane.
"Non vedo Lillis da quasi sei mesi Yoongi ... Quando sono partita pensavo non l'avrei più vista dal vivo. Quando me ne sono andata dall'Italia, l'ho fatto per proteggere tutti quelli che amavo da quel mostro che mi perseguitava. Liliana è stata messa sotto protezione poco tempo dopo la mia partenza, perché quel pazzo la seguiva ovunque e la teneva d'occhio costantemente. Mi sono sentita una merda per un sacco di tempo."
"Poi cosa è successo?" la incalzò Yoongi, quando la ragazza smise di parlare e il suo sguardo si fece vitreo.
"Liliana lo ha denunciato. Ancora una volta lui ha negato tutto e poi è sparito. Non c'erano prove per incastrarlo. Lei si è trasferita, ha cambiato numero di telefono, carte di credito, macchina e targa. Ha comprato un rilevatore di microspie perché ha paura che il pazzo la trovi e le riempia l'appartamento di cimici. Tutte le volte che mi chiama utilizza un software progettato da un suo amico ingegnere, che fa rimbalzare la chiamata in giro per il mondo."
Il rapper deglutì a vuoto e pensò che queste due ragazze dovevano aver avuto un gran fegato per resistere così tanto a tutte queste minacce alla loro incolumità.
"E la tua famiglia?"
"Ogni tanto contatto mia madre con un telefono che la madre di Lillis le ha spedito per posta. Contiene una scheda SIM intestata al loro giardiniere... Dio, è tutto così complicato! E ora Lillis verrà qui e io sono terrorizzata che lo stronzo la stia ancora seguendo." Esclamò esasperata, sedendosi sul letto con un tonfo.
Yoongi la seguì poco dopo, per poi costringerla a sdraiarsi tra le sue braccia, con le quali la strinse al petto.
"Spero soltanto che prenda un volo con numerosi scali. Non voglio mettere a repentaglio la tua vita o quella della signora Choi." Sussurrò la ragazza sottovoce.
Il rapper le afferrò il mento tra le dita e la costrinse ad inarcarsi verso l'alto, dove le sue soffici labbra incontrarono quelle rosee della giovane e le intrappolarono in un bacio lungo e silenzioso.
"Non succederà ok? In ogni caso io sono costantemente circondato da bodyguard e posso organizzare un sistema di sorveglianza anche per la signora Choi. I soldi non mi mancano, Caterina." Cercò di rassicurarla il giovane, mentre le accarezzava una guancia.
"Ma io non voglio che tu debba spendere soldi per un problema legato ai miei casini!" esclamò la ragazza, divincolandosi dalla sua presa.
Lei lo guardò negli occhi con un'espressione arrabbiata e piena di rammarico, mentre lacrime non ancora colate, si ammassavano sulle lunghe ciglia nere.
"Non voglio che nessun altro soffra per qualcosa che IO ho causato! Non voglio che nessuno debba pagare colpe che dovrei pagare IO!"
Yoongi rimase pietrificato ad osservarla gesticolare con rabbia e si ritrovò a desiderare di non vederla più piangere in quel modo, di non doverla più guardare mentre si sgretolava lentamente tra emozioni negative.
"Io non ce la faccio più Yoongi ... " sussurò mentre scivolava lentamente verso il pavimento "Le persone non dovrebbero soffrire per le mie colpe. Questa 'pseudo relazione' che stiamo avendo non è giusta nei tuoi confronti. Io sono un pericolo per la tua incolumità e, come tale, dovrei starmene da sola." Spiegò poi con un tono più lieve, mentre le sue lacrime demolivano la rabbia, lasciando spazio alla malinconia e al dolore.
Il rapper rimase ad osservarla mentre si raggomitolava ai piedi del suo letto, incapace di reagire a tutto quel dolore.
Si diede dello stupido più volte, mentre, in quei cinque minuti di silenzio, rimase pietrificato sul suo materasso, mentre la sua Caterina singhiozzava abbracciata alle ginocchia.
"I-io non t-ti m-erito Y-Yoongi"
Era bastato quel sussurro singhiozzato a farlo reagire.
In mezzo secondo era in ginocchio sul pavimento duro della sua camera, con il viso di quella straniera, che tanto adorava, tra le mani, e nel cuore la voglia scalpitante di prenderle la mano e non lasciarla mai più.
"No Caterina" sussurrò, osservando quegli occhi nocciola arrossati da lacrime vane, "Tu non mi meriti. Ti meriti molto di più di me. Ti meriti la vita che ti è stata rubata e ti meriti la giustizia che ti è stata negata. Ti meriti di essere libera di tornare a ballare e ti meriti tutto l'amore che questo mondo corrotto può ancora concedere. Ti meriti molto, troppo, di più di questo rapper sgangherato ... ma purtroppo sono troppo avido per lasciarti andare."
"M-ma" cercò di intromettersi la giovane, ma Yoongi le posò un dito sulle labbra umide.
"E se per tenerti al mio fianco dovrò combattere una guerra, allora preparerò la mia armatura."
*******
Erano rimasti sdraiati per gran parte del giorno successivo in quel letto pieno del profumo di Yoongi, alternando momenti di dormiveglia a carezze e baci leggeri come farfalle.
Il rapper, esausto a causa delle emozioni e del concerto della sera prima, aveva imprigionato l'italiana tra le sue braccia, lasciandola uscire dalle coperte solo per andare in bagno o a rubare qualcosa da mangiare nel frigorifero.
Si erano alzati solo quando Jin, nel pomeriggio inoltrato, era arrivato a comunicare a Yoongi una riunione straordinaria organizzata da BangPD.
Il rapper aveva sbuffato contrariato ma poi si era alzato ed aveva seguito Caterina in bagno, dove si erano concessi gli ultimi momenti insieme e si erano preparati ad uscire.
Yoongi l'aveva poi riportata a casa e le aveva promesso che sarebbe tornato per la notte.
La ragazza non aveva nemmeno tentato di protestare e si era limitata a lasciargli un bacio sulle labbra e a correre in casa.
Qui aveva sistemato il salotto e poi si era concentrata sulla lavatrice, svuotando la cesta del bucato, che ormai strabordava di vestiti da lavare.
Fu proprio mentre caricava una macchinata, che il suo cellulare squillò.
"Ciao nerd" sussurrò Liliana, con un tono triste.
"Sclerata" rispose Caterina, con una punta di rabbia.
"Senti ho capito! Ho esagerato ieri sera! Ma dimmi che non avresti fatto lo stesso se fosse successo a me!" sbottò la sua migliore amica, sibilando nel microfono.
Caterina buttò gli occhi al cielo e poi sbuffò contrariata.
"Ovvio che lo avrei fatto, ma forse sarei stata un po' più contenuta negli insulti!"
"Lo so, ho sbagliato! Ma lo sai benissimo che i miei istinti da mamma chioccia mi rendono una pazza isterica." Ribatté la bionda dall'altro capo del telefono.
"Scuse accettate. Comunque, sono contenta che tu stia migliorando .... Qualche mese fa saresti già stata alla mia porta. Per lo meno questa volta hai trattenuto l'istinto di volare dall'altro capo del mondo."
Qualche secondo di silenzio anomalo prese possesso della linea.
Poi una lampadina si accese nella mente di Caterina.
"Liliana..." sussurrò minacciosa la bruna.
"Senti. Io ci ho provato, ok? Ho bisogno di vederti nerd. Mi manca l'aria da quando sei partita." Cercò di spiegare la bionda, arrancando.
Un sentimento di malinconia e solitudine prese possesso del petto di Caterina, facendola sorridere leggermente.
"Anche tu mi sei mancata, imbecille" pensò disperata.
"Quando?"
"Domattina. Atterro alle nove, mi stanno imbarcando ora."
"Non ho parole De Santis!"
"PEEERDONAMIIIII NEEEERDDDD! Ti prometto che sono stata attenta e faccio addirittura due scali! In più i biglietti me li ha prenotati un amico che vive a Bari..." la pregò la bionda, usando una vocina supplichevole.
Caterina sospirò esasperata, ma un piccolo sorriso le si aprì sul volto teso.
"Ti voglio bene bionda..."
"Ti amo gnocca... Mandami l'indirizzo!"
"Va bene. A domani."
"A domani"
E la linea cadde.
*******
"Sei sicura che mi voglia incontrare?" le domandò, per l'ennesima volta, uno Yoongi in pigiama e con i capelli scompigliati.
Da quando Caterina gli aveva annunciato l'arrivo della sua amica bionda, il rapper era entrato in uno stato di paranoia e aveva cominciato a farle domande sulla sua migliore amica.
"Te lo prometto Yoongi. È da quando le ho parlato di te che vuole incontrarti. Sei una specie di miracolo per lei. Nessuno era mai riuscito, quoto, 'Ad entrare nel mio gelido cuore' e per questo lei ti considera una sorta di unicorno e ti vuole conoscere." Spiegò nuovamente la ragazza, mentre si alzava per raccogliere i piatti della colazione.
"Quindi non vuole uccidermi?"
Caterina scoppiò a ridere e la sua risata argentina riempì il cuore teso del rapper, che si era alzato per aiutarla a pulire.
"Ucciderti no, ma magari ti minaccerà con un forcone... Sai che a scuola la chiamavano 'La figlia di Satana'?"
"Non mi stai aiutando Caterina..." sibilò il rapper, avvicinandosi in maniera minacciosa.
La ragazza si sporse vero di lui e gli stampò un bacio veloce sulle labbra.
"Stai tranquillo. Solitamente è innocua e poi ,in ogni caso, lei parla inglese e non mi sembra che tu sia molto fluente. Il massimo di cui potrete discutere saranno i vostri colori preferiti." Ridacchiò divertita, voltandosi a lavare i piatti.
Yoongi le pizzicò un fianco indispettito e poi si voltò per andarsi a lavare.
"Un giorno me la pagherai ragazzina. Questo era un colpo basso."
"Va bene nonnetto, me lo segno."
*******
Il campanello spezzò il canticchiare sommesso di Caterina che, una volta essersi cambiata, si era messa a piegare la biancheria lavata il giorno prima, mentre Yoongi la aiutava con gli asciugamani.
Il rapper, udito il suono, si irrigidì notevolmente e la ragazza gli lasciò un bacio sulla guancia mentre si dirigeva al citofono.
"Stai tranquillo." Gli disse con tono tranquillo, mentre il suo cuore, emozionato, batteva all'impazzata.
"La mia Lillis è qui" pensò felice, mentre sganciava la cornetta.
"Chi è?" chiese con voce squillante.
"Il lattaio signò!" gli rispose Liliana, fingendo di essere un uomo con accento napoletano.
"Guardi, sono allergica al lattosio..."
"Imbecille, aprì la porta che qui la gente mi guarda come se fossi aliena" sbottò la bionda, chiaramente a disagio.
"Benvenuta in Corea" rispose Caterina, per poi aprire il cancello con un sorriso divertito.
Yoongi, appoggiato alla parete alle sue spalle, deglutì in ansia.
La sera precedente, quando la giovane gli aveva raccontato dell'arrivo della sua migliore amica, lui aveva cercato di svincolarsi e di inventarsi scuse per non incontrala, ma la ragazza, vedendo attraverso di lui, lo aveva smascherato subito.
Gli aveva raccontato della sua migliore amica per ore, spiegandogli ogni minimo dettaglio della ragazza con tanta precisione che Yoongi, ascoltando concentrato, si era fatto un'immagine precisa della bionda sconosciuta.
Ma la cosa non lo aveva rincuorato.
Era abituato ad incontrare gente nuova ogni giorno, ma non capitava spesso di incontrare qualcuno di così importante per la sua vita.
Liliana era una delle colonne portanti di Caterina ed era fondamentale che lui passasse il test, perché se la bionda lo avesse odiato, allora la sua relazione, già precaria, sarebbe crollata come un castello di carte.
Quindi no, non era per niente tranquillo.
Fu mentre cercava di schiacciare la sua ansia da prestazione, che vide Caterina spalancare la porta e lanciarsi tra le braccia di una figura minuta ed imbacuccata in un bomber color bronzo.
"MAMMA CHIOCCIAAA!" urlò la bruna, stritolando la ragazza dall'altra parte della porta.
"NEEEERDDD!" rispose l'altra, con una voce squillante.
Non capì cosa significassero quelle due parole, ma vedere Caterina così felice gli scaldò il cuore, facendogli aprire un sorriso sulle labbra sottili.
Le ragazze rimasero sulla porta svariati minuti, stringendosi con forza e sussurrando tra di loro parole a lui incomprensibili.
"Quindi è lui?" chiese Liliana, sbirciando il rapper da sopra la spalla dell'amica.
Caterina ridacchiò leggera e poi sussurrò un "Sì" leggero.
"Ammazza... hai capito la mia nerd... Che figo." rispose la bionda, schernendola.
"Piantala! E non essere cattiva con lui, è preoccupato di non piacerti. Quindi, se puoi, non mangiarlo."
"Guastafeste" sussurrò Liliana, staccandosi dall'amica e voltandosi verso il ragazzo.
"Please to meet you, Yoongi. I'm Liliana." Disse quindi, allungando la mano verso il rapper.
Yoongi, dal canto suo, deglutì leggermente e le afferrò la mano dalle unghie laccate di rosso.
"Nice to meet you" rispose con un forte accento coreano.
Quando il gelo calo sulla stanza, Caterina, che nel frattempo aveva chiuso la porta, si voltò verso gli altri due e sorrise divertita.
"Why don't we go into the kitchen? Let's drink some coffee together."
*******
Hello, my lovelies!
Piccolo aggiornamento di passaggio.
Spero vi piaccia anche se non è niente di che...
Ditemi cosa ne pensate dell'amicizia di Cate e Lillis.
Vi piacciono?
Se vi va lasciate un commentino e una stellina!
VVB,
C.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro