"KHATAI"
SOFIA
Eravamo tutti riuniti nel dungeon.
Avevo raccontato tutto ciò che avevo vissuto quella notte a ognuno di loro, compreso il prof che si era scusato almeno trecento miliardi di volte per non esserci stato accanto, e noi gli avremmo risposto almeno trecento miliardi di volte che non faceva niente e che non era stata assolutamente colpa sua.
Nessuno comprendeva il motivo per cui fosse tornato tutto come prima fino a quando il prof non parlò...
<<Ragazzi mi dispiace molto per avervi lasciati da soli...>> trecento miliardi e uno.
<< Non riesco a capacitarmi del fatto di aver dimenticato tutto. Completamente. Nonostante ciò ieri sera ho sognato Lung... >> eravamo tutti sulle spine, il prof non parlava più, era in silenzio e studiava le nostre facce.
Avevo paura. Un sentimento sibillino mi si propagò dal basso del ventre.
Cosa aveva sognato il prof?
Perché a me Lung non aveva detto niente?
Cosa stava succedendo ?
<<Lung mi ha parlato e mi ha spiegato la situazione. Nidhoggr è scappato dalla sua prigione a Draconia ma non è tornato sulla Terra. Perché? Perché non può, è ancora troppo debole per trovare un corpo. Si è nascosto da qualche parte e lo stanno cercando insistentemente... ma lui è introvabile. È già entrato in azione poiché Lui fisicamente non può tornare sulla Terra, ma delle sue emanazioni sì...>>
C'era un silenzio di tomba, nessuno parlava, tra poco nessuno respirava. <<Cosa?...>> sussurrò Lidja.
Il prof sospirò e continuò il suo discorso << Nidhoggr è finito in una specie di limbo, un limbo tra la vita sulla Terra e la vita a Draconia. Da lì lui sta programmando il suo modo di fuggire e prendere il controllo della Terra e dei suoi abitanti... e anche il modo per sconfiggerci definitivamente. Lung mi ha riferito che sarà più forte di prima e senza pietà, ha un obbiettivo ben preciso e la sua rabbia e la sua voglia di vendetta sono così grandi che la sua potenza aumenterà a dismisura, alimentata da quei due fattori. Lung ha detto che dobbiamo tornare al lavoro... il prima possibile>>
<<Prof ma io non sento il mio drago!>> disse Ewan preoccupato
<<Neanche io !>> esclamò Karl
Il prof riprese il controllo della situazione <<Lung ha detto anche che ci vorrà del tempo prima che i draghi tornino ad abitare in voi, perché devono ricreare quel rapporto che loro stessi hanno tranciato.>>
<<Quindi torneranno?>> chiese Chloe
<<Non se ne sono mai andati veramente>> rispose con fermezza Lidja
<<C'è un'altra cosa ragazzi...>> disse il prof con il suo solito tono misterioso.
Aveva un'espressione preoccupata, sapevo che non stava per darci una buona notizia.
<<Vi racconterò una leggenda...>> ci mettemmo tutti in ascolto. Eravamo disposti a semicerchio davanti a lui, seduti sul marmo gelido del dungeon.
<< Si narra che durante la guerra tra draghi e viverne qualcuno aiutò i draghi.
Si racconta che questo fosse un drago mai visto, il drago del fulmine e della tempesta; era talmente potente che con un solo fulmine distrusse le prime due file dell'esercito delle viverne.
I draghi erano in una posizione di stallo, le viverne ebbero per un attimo il sopravvento ma velocissimo, durante uno dei soliti assalti delle viverne per distruggere la città, accanto a Thuban e Rastaban comparve un drago maestoso che, come ho già detto, fece fuori la prima e la seconda linea dell'esercito delle viverne e poi veloce come era arrivato se ne andò.
Nessuno ricorda come fosse questo drago, tranne i guardiani ai quali si era presentato il giorno dopo con una pergamena. Su codesta era rappresentata una strategia ingegnosa, i guardiani la guardarono a lungo sgomenti per quell'intuizione e quando rialzarono gli occhi per congratularsi e chiedere chi fosse lo stratega sconosciuto, il drago se ne era già andato.
Questo drago aiutò di gran lunga i Guardiani e l'ultima settimana di battaglia scese in campo e combatté al loro fianco, fu leale e fiero.
Ma l'ultimo giorno, per salvare Thuban che stava combattendo contro Nidhoggr deviò un lampo nero che era indirizzato al Guardiano, gli ci si impose davanti.
Era un lampo mortale. Grazie a lui i draghi non hanno perso la guerra. Morì fieramente.
Si narra però che anche lui avesse trasportato la sua anima in un umano e che questa sia passata di millenni e millenni fino a oggi.
Nidhoggr lo temeva molto perché gli aveva dato del filo da torcere. Fu un guerriero valido e Lung gli fece costruire un tempio in suo onore, nascosto chissà dove.>>
<<Wow...>> fece Ewan pensieroso.
<<E cosa c'entra con tutto ciò?>> chiese Fabio
<<Dobbiamo trovare il nostro settimo draconiano. Quello che ha in sè Khatai.>>
LIDJA
Non ci potevo credere.
Un'altra o altro draconiano ?
Come avremmo fatto a trovarlo ora? Come avevamo fatto con gli altri, certamente... ma non sentivamo i nostri draghi!
Magari il prof sarebbe riuscito a trovarlo... ma se le emanazioni di Nidhoggr fossero state più forti di Ratatoskr e Nida ? Non saremmo mai riusciti a farcela... no, invece dovevamo farcela!
Dovevo stimolare tutti... dai Lidja,dai Lidja, dai Lidja...
<<Forza ragazzi non dobbiamo perderci d'animo, dobbimo superare questa difficoltà proprio come abbiamo superato tutte le altre! >>
Sofia mise un mano in centro al cerchio che si era formato e disse <<Lidja ha ragione, dobbiamo lottare. Io ci sto! >>
<<Io anche >> Karl .
<<Certamente>> dissi.
<<Sicuro>> Fabio.
<<Come sempre >> Ewan.
<<Sempre pronta>> Chloe.
<<Per voi ci sono sempre ragazzi>> Il prof.
SOFIA
Il prof iniziò le ricerche sul draconiano e noi iniziammo ad allenarci. Eravamo un pò fuori forma ma dopo poco tempo riuscimmo a tornare ad essere reattivi e veloci come un tempo, come se con noi ci fossero i nostri draghi...
Le settimane passavano inesorabili. Il prof quasi non dormiva per cercare questo maledetto draconiano.
Ma una sera, eravamo tutti seduti al tavolo, stavamo mangiando il pollo arrosto che io adoravo.
Il prof aveva una strana espressione in viso, quasi di gioia mista a sollievo, che voleva nascondere ma io lo conoscevo troppo bene per non accorgermi della lieve ruga che aveva sulla fronte, la quale compariva solo quando era contento.
<<Ho trovato qualche indizio...>> disse e ci guardò uno a uno.
Rimasi con la forchetta a mezz'aria.
<<Dai prof racconta non lasciarci sulle spine>> disse Lidja sbuffando.
<<Okay... è una ragazza>>sospirò. Era evidentemente stremato e le occhiaie nere sotto gli occhi ne erano la prova .
<<Vive in una cittadina chiamata Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Ha quattordici anni, tra poco quindici. Proprio come voi.
Non so come sia fatta fisicamente, su questo non ho trovato nulla. Ho scoperto che ha una famiglia, compresa una sorella più piccola della quale ignoro il nome. La draconiana, invece, si chiama Adele.>>
<<Io direi di andarla a cercare subito!>>esclamò Chloe esaltata dalla notizia.
<<E' quello che volevo fare! Certamente! Fate le valige che domani si parte!>> esclamò il prof battendo le mani.
Corremmo tutti alle nostre camere per preparare i bagagli.
Prima di entrare nella mia stanza Lidja mi prese per un braccio e mi disse sottovoce.
<< Ho paura... >>
La guardai e mi venne da piangere perché avevo paura anch'io. L'abbracciai.
Le mie braccia stringevano le sue spalle minute e potevo sentire il suo odore di rose.
Mi cadde una lacrima sulla sua spalla.
<<Dobbiamo combattere come abbiamo sempre fatto...>> mi disse
<<Ce la faremo solo se rimarremo insieme>> sorrisi e sentivo che stava sorridendo anche lei.
Questa era la buonanotte più bella di tutte.
Entrai in camera. Ma non avevo voglia di fare la valigia in quel momento e certamente ero troppo agitata per dormire.
Aprii la finestra e una brezza fresca mi avvolse delicatamente. Misi un piede fuori dal cornicione, poi l'altro e dopo tutto il corpo.
Mi arrampicai nel posto segreto di me e Lidja.
Non avevo paura dell'altezza solo in quel posto.
Il mio posto.
Lì potevo parlare, piangere, ridere, leggere, rilassarmi, agitarmi... potevo fare tutto quello che volevo senza paura di essere scoperta e successivamente giudicata.
Pensai a Nidhoggr, alle sue emanazioni, a Fabio, al prof, a Lidja, ad Adele... mi immaginai la sua vita perfetta, con famiglia e amici, con scuola e passatempi tra risa e delusioni... tutto rovinato da questo. Io non avevo niente e questo mi aveva fatto rinascere, mi aveva fatto vivere. Ma per lei che poteva aveva tutto, quest'avventura poteva solo danneggiarla.
Piansi lacrime amare. Mi ricordai mia mamma ricoperta dagli assoggettati, aveva sacrificato la sua vita per salvare me e la missione e mi urlava " vai Sofia"... Le sue parole, i suoi gesti, i suoi occhi non me li sarei mai dimenticati. Il senso di colpa mi aveva logorato giorno dopo giorno.
Mi immaginai Adele che perdeva piano piano tutti i pezzi della sua vita, mi dispiaceva per lei, ma nessuno di noi avrebbe voluto soffrire. Tutti noi draconiani eravamo venuti da situazioni strazianti ma avevamo trovato il nostro equilibrio.
Ma avevo il timore che per Adele tutto ciò, avrebbe causato la distruzione del suo equilibrio.
Io non avrei voluto cambiare una virgola di quella vita.
Mi sembrava semplicemente perfetta.
Volevo accoglierla bene nel nostro gruppo e volevo farla sentire a casa.
Scesi dal tetto e iniziai a fare la valigia fischiettando.
Ci misi tutti i miei jeans e le mie magliette, i miei maglioni colorati e le tute larghe. Per precauzione presi anche il mio vestito preferito: era verde, con le spalline di pizzo bianco, era corto fino alle ginocchia e a Fabio piaceva molto. Forse era per quello che me lo mettevo spesso.
Sorrisi pensando a lui.
Mi misi il pigiama, spensi la luce e sognai una ragazza che studiava in biblioteca con le sue amiche e un mostro terribile la portava via, non facendola tornare più.
#angoloautrice:Ecco qua il secondo capitolo! Spero che vi piaccia... la storia sta prendendo forma ma il bello deve ancora venire. Come sarà la nuova draconiana ? Riusciranno a trovarla prima dei nemici ? Per scoprirlo continuate a leggere.
Ciaooo
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