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Capitolo 40

Esistono due tipi di persone. Quelle che la mattina odiano parlare e le altre che invece odiano ascoltare e io purtroppo mi rivedo in entrambe. Se la mattina ti metti a parlare senza sosta e non mi lasci nemmeno il tempo di respirare stai certo che dopo due secondi ti ritrovi spiaccicato al muro. Non è colpa mia se la mattina ti metti a parlare di cose senza senso e io mi secco a risponderti mentre tu insisti ancora perché vuoi a tutti i costi che ti dica qualcosa. Scusate ma preferisco amputarmi una gamba piuttosto che fare una conversazione di primo mattino con delle persone che parlano a macchinetta. Mi alzo dal letto e mi chiudo subito in bagno mentre sento ancora le voci delle mie amiche che parlano senza sosta. Mi sciacquo il viso e cerco di non pensare a tutto quello che è successo ieri sera e che purtroppo temo che non riuscirò a dimenticare facilmente. Tutta la storia del bacio la posso anche accettare ma non riesco a non pensare al ragazzo di ieri sera che...

Qualche ora prima

Sto ballando in mezzo alla sala mentre cerco di scacciare via tutti i miei pensieri e che, per poco, io e Tyler non ci siamo baciati. Ballo e cerco di non pensare a Joshy che non ha mai risposto ai miei messaggi e alle mie chiamate e sto iniziando a preoccuparmi. Continuo a ballare e ignoro la ferita ancora aperta che mi ha inflitto Aurora e il sapere che la nostra amicizia era tutta una finzione e che nulla era vero. Ballo e penso alle informazioni che ho trovato sullo skiter e che ovviamente non mi hanno aiutato granché a capire dove si trovi. Sto continuando a ballare quando però un ragazzo mi arriva davanti e mi attira a sé senza lasciarmi il tempo di protestare.

“Lasciami andare immediatamente o ti stacco una per una le dita con cui mi stai toccando” lo minaccio apertamente e lui sogghigna.

“Allora avevano ragione riguardo al tuo caratteraccio. Pensavo che una principessa sarebbe stata più educata, ma evidentemente non è così.”

Cerco di non sembrare sconvolta per il fatto che sa chi sono e gli dico:

“Credo proprio che tu ti stia confondendo con qualcun altro."

“E invece so che non è così quindi è inutile fingere di essere chi non sei.” mi contraddice lui.

“Cosa vuoi da me?” gli chiedo freddamente mentre sento il bisogno impellente di allontanarmi da lui.

“So chi sei e so cosa cerchi perciò smettila con le tue ricerche e lasciaci prendere lo skiter.”

“Ma di che diamine stai parlando?” gli domando confusa anche se so perfettamente di cosa parla.

“Non fingere di non sapere e cerca di stare attenta d’ora in poi perché se continuerai a cercare non finirà bene.”

Cerco di divincolarmi dalla sua stretta ma sento i miei poteri spegnersi e ridursi ogni secondo che passa. Non riesco ad accedere alla mia forza e agli altri poteri dentro di me come se ci fosse un muro che mi divide da loro.

“È inutile cercare di liberarti non ci riuscirai mai” afferma mentre io mi indebolisco ogni secondo di più.

Non capisco come sia possibile tutto questo e come io non riesca ad usare i miei poteri. Forse è tutta colpa dell’alcool che ho bevuto e che non mi permette di concentrarmi e usare i miei poteri. Sto ancora cercando di liberarmi quando il ragazzo viene buttato a terra e Tyler si mette davanti a me e gli ringhia addosso:

“Non provare mai più ad avvicinarti a lei o giuro che ti rompo ogni osso del tuo corpo chiaro?”

Il ragazzo prova a rialzarsi ma senza successo perché Tyler lo spinge a terra in un batter d’occhio. Tyler continua a parlare e finalmente il ragazzo va via ma io rimango lì, in cerca di assimilare cosa sta succedendo senza risultati perché la mia mente ormai si è persa dentro di me. Non riesco a capire più niente e tutto diventa ancora più confuso di prima quando realizzo che se il ragazzo sapeva chi sono e che stavo cercando lo sticker allora siamo in grave pericolo.

Oggi.

Soltanto a pensarci mi vengono i brividi. Asciugo la faccia e mi fisso allo specchio mentre cerco di capire se tutto questo è un incubo o è semplicemente la mia vita che sta andando a rotoli. Attivo il potere del fuoco e osservo la fiamma sul mio dito, felice di avere ancora i poteri e che il problema per cui ieri non sono riuscita a usarli era che avevo bevuto e io non l’avevo mai fatto in vita mia perciò...

“Alisia ci sei? Sbrigati dobbiamo andare! Ti aspettiamo qua fuori!” esclama Camille e dopo pochi istanti sento la porta d’ingresso chiudersi.

Aspetto alcuni secondi per essere certa che non c’è più nessuno in camera e infine esco dal bagno cercando velocemente qualcosa da poter mettere. A quanto pare oggi faremo un piccolo tour della città e domani mattina torneremo a Washington. Allaccio le scarpe, prendo la borsa e il telefono e mi dirigo verso la porta quando però il telefono vibra, segno che mi è appena arrivato un messaggio. Accendo lo schermo e appena vedo che è un messaggio di Joshy tutta l’ansia dei giorni precedenti finalmente scompare.

Scusa se non ti ho risposto prima ma stavo cercando un modo per venire lì. Purtroppo però non riesco a venire perché i taxi sono ancora fuori servizio quindi ci vediamo direttamente domani ;).

Rileggo il messaggio più volte per assicurarmi di non stare sognando e per mia fortuna non è così. Gli rispondo con un “ok” e apro la porta dove Camille e le altre mi stavano aspettando e finalmente mi sento pronta ad iniziare la giornata di oggi.








Ed eccoci qui con il nuovo capitolo di oggi! Lo so che non è molto lungo rispetto agli altri capitoli ma ciò non vuol dire che è meno importante ✨. Anzi avrà un ruolo importante nella storia che sono sicura non vi aspetterete mai 👀. Adesso vi saluto mie piccole lunette e ci sentiamo sabato prossimo con un nuovo capitolo molto interessante✌️.

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