Tyler ✨

Mentre danzava i suoi movimenti erano leggiadri, controllati ma delicati, era semplicemente perfetta. La osservavo muoversi sinuosamente lungo le note di quella canzone mai sentita prima ma che adesso per qualche strano motivo, mi piaceva fin troppo. Continuava a ballare e sembrava come se si fosse isolata dal mondo, come se si fosse rifugiata nella parte più sicura della sua mente mentre nel frattempo dava vita a dei passi coordinati fra loro, creando
scintille in ogni suo movimento. La osservo mentre le note della canzone iniziano a finire e sento come un vuoto dentro di me che vorrebbe non smettesse mai di ballare, ma che
invece continuasse per sempre, perché riesce a farti entrare nel suo mondo in cui tutto sembra perfetto ma che in realtà contiene numerose e spine. Ciò l’ha dimostrato quando prima, nel corridoio, osservava tutto quello che era attorno a lei con uno sguardo perso e soprattutto triste. Senza che me ne accorgessi la canzone era già finita e noto che tutti la stiamo fissando e questa cosa a dire il vero non mi piace per niente. Mi giro dal lato opposto e richiamo i miei compagni, che come me si erano bloccati e riprendiamo a giocare la partita che poco prima avevamo interrotto per una mini pausa, visto che è già da un’ora e mezza che giocavamo senza fermarci. Afferro la palla, piego le ginocchia e senza pensarci più di tanto tiro la palla nel canestro facendo come sempre punto.

“Ehi Capitano! Non sbagli mai un tiro eh?” dice uno dei miei compagni di squdra, Trevis.

“Per essere il migliore non puoi permetterti di sbagliare” affermo mentre recupero la palla dalla squadra avversaria e faccio un altro canestro.

“Oggi il Capitano è più in forma che mai” afferma scherzando Jacks.

In effetti ha ragione ma non posso certo dirgli che la giornata di oggi è stata molto pensante e che la mia mente non riesce a reggere tutto questo peso.

“Nah sono sempre il solito” replico io mentre faccio di nuovo canestro.

“Va bene ragazzi per oggi la lezione è finita, continuiamo domani.” dice il coach mentre io afferro la bottiglietta e bevo un lungo sorso d’acqua per tutta la fatica di questa giornata
strana.

“E non dimenticatevi di portare l’autorizzazione per la partita di sabato prossimo!” continua a
dire il coach mentre io sono già arrivato agli spogliatoi.

“Ehi amico tutto bene? Mi sembri strano oggi” mi chiede Jacks.

“Sì sto bene sono solo un po’ stanco” gli rispondo diretto verso le doccie.

“Lo sai che con me puoi parlare di tutto giusto?” continua lui, intenzionato a non mollare.

“Sì lo so, non preoccuparti Jacks va tutto bene.” cerco di rassicurarlo.

“Solo...non chiuderti in te stesso e poi esplodi tutto in una volta” ammette a testa bassa.

“Ti ho già detto che non c’è nulla di cui preoccuparsi perciò tranquillo.” ripeto stanco.

“Ok va bene” dice e se ne torna negli spogliatoi mentre io invece mi metto sotto la doccia, godendomi quella sensazione di freschezza sulla pelle che ti permette di rilassarti un po’
dopo una lunga giornata. Sospiro esausto e dopo aver finito di lavarmi afferro la tovaglia mentre la stringo per la vita e torno negli spogliatoi dove la maggior parte dei miei compagni
se n’è già andata. Apro l’armadietto e afferro i miei vestiti che, per cambiare, sono una felpa e dei jeans scuri. Prendo il borsone e me lo metto in spalla dirigendomi verso il campo
pronto per andarmene via, quando però, sento una voce femminile provenire dagli spalti. Mi giro verso di lei e noto che non è da sola bensì con Alisia. Sto per andarmene ma quando
sento un botto provenire da dove sono Alisia e quella bionda che per anni mi ha stalkerato senza pudore decido di restare fermo dove sono e sapere che cosa sta succedendo.

“Non mi importa cos’abbia detto la mia amica, ma tu non farai parte della squadra” dice la bionda.

“E perché mai?” le chiede Alisia con aria strafottente.

“Perché io non ti voglio nella mia squadra e se ci proverai ti rovinerò la vita. Ora ti è chiaro?” replica l’altra.

“Peccato che tu non possa fare niente, perché se la tua amica ha detto di sì io sarò qui a ogni lezione e non me ne frega niente se tu non mi vuoi nella squadra e se proverai a rovinarmi la vita fidati che non ti andrà bene. Ora ti è chiaro?” le domanda Alisia provocatoria.

“Non osare parlarmi così!” le urla addosso la bionda e sta per tirarle uno schiaffo ma senza rendermene conto sono davanti ad Alisia e ho afferrato il polso alla bionda che adesso mi
sta guardando sconvolta.

“Io...io non volevo...non era...” cerca di giustificarsi ma la interrompo subito.

“Non osare darle ancora fastidio o andrai in prigione per avermi stalkerato per anni, chiaro?” le chiedo duramente.

Mi fissa a occhi sgranati e alla fine va via correndo, permettendomi finalmente di respirare di
nuovo, lontano da quella vipera. Infine senza aspettare un altro secondo in più, vado via da lì, fingendo che non abbia appena salvato la mia peggior nemica.

E che dire, questo capitolo a quanto pare ci ha riservato molte sorprese✨. 
Abbiamo visto un po' i pensieri del nostro amato protagonista maschile e abbiamo scoperto anche novità sul suo conto che più avanti verranno approfondite... Direi che per oggi le sorprese sono finite ma non posso dire che presto non ce ne saranno altre e mooolto diversa da questa🔥. Ci tenevo anche a chiedervi se preferite che io aggiorni giovedì per halloween oppure direttamente sabato anche se per giovedì potrei farvi un piccolo scherzetto perciò..... a voi la scelta. Scrivete nei commenti cosa preferite e ci sentiamo presto mie piccole lunette🌝🎀.