8^capitolo
Mio padre è sull'uscio con un trolley e uno zaino. Mi scocca un bacio sulla guancia e mi fa:
-Scusa se non sono stato il padre che avresti voluto.
E detto così mi supera ed esce, senza più voltarsi.
Io corro dalla mamma e la abbraccio, le lacrime rigano le mie e le sue guancie, e piangiamo, ridiamo, ci stringiamo forte per non perderci.
-Siamo libere!- esclamo fra le lacrime.
-Già!
-Mamma, ti voglio un mondo di bene!
-Io di più cucciola mia!- risponde con tono dolce
-È il giorno più bello della mia vita!
-Tesoro, quando sei felice tu ogni giorno per me è bellissimo!
E con quelle parole mi sciolgo. La tempesto di baci. Penso non le ho mai dimostrato il mio affetto come oggi.
-Ora mangiamo, su, dovessimo morire di fame!- fa lei ridendo. Mi fa bene vedere mia madre felice, finalmente libera di esprimersi. Mangiamo velocemente e lei mi fa:
-Ora per festeggiare si fa shopping insieme!
Usciamo subito e andiamo in centro. Devo ammettere che Pescara non è una città eccezionale, ma comunque è piacevole per fare passeggiate. Compro un paio di Jeans, una giacca di eco-pelle e un libro intitolato "La Fine Del Mare". La mamma invece compra un bellissimo talleir nero per il lavoro. Fa l'economista e va sempre in ufficio molto elegante.
Infine torniamo a casa. Mi metto a riflettere a ieri sera, quando stavo per suicidarmi. Come facevo a sapere cosa sarebbe accaduto oggi? Ora so per certo di aver fatto la scelta giusta, e ho la prova che non è mai tardi per sognare.
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