Tavish si volse spostandosi d'istinto davanti all'amica, lo sguardo ilare mutato istantaneamente in sospettoso.

- Potrei farti la stessa domanda! Io qui ci vengo sin da ragazzo! -

- Pure io, se è per questo... -

Il giovane guardò meglio la figura snella che gli stava di fronte, i bruni capelli arruffati che spiovevano con un folto ciuffo su due occhi verdi corrucciati. -

- Ma... tu sei Ronan? -

- TAVISH! - strillò all'improvviso un'acuta voce femminile alle spalle del giovane bruno. Un piccolo tornado dalle chiome corvine lo superò con tanta foga da rischiare di farlo precipitare in acqua, si lanciò sollevando una bordata di spruzzi e poi volò ad aggrapparsi al collo del ragazzo in un abbraccio entusiasta... almeno fino a quando non scorse la fanciulla alle sue spalle. - E tu chi saresti? -

- Mi chiamo Shamira - rispose lei con insolita freddezza. - E tu? -

- Questa piccola peste è Doran, sua sorella - fece le presentazioni Tavish sciogliendosi dalla sua presa. - Vedo che gli anni non ti hanno cambiata - la stuzzicò bonario.

- No, tutt'altro. È più impertinente di prima! - rise Ronan guadagnandosi la linguaccia della ragazzina. - Amico, sono davvero felice di rivederti! Con quella barba non ti avevo proprio riconosciuto! -

- Solo perché non sai guardare più in là del tuo naso! - lo rimbrottò la sorella.

- Vedi? Che ti dicevo? - sospirò il ragazzo rassegnato. - Dimmi piuttosto, da quanto sei tornato? -

- Pochi giorni in realtà. -

- Non sparirai di nuovo, voglio sperare! -

- Non ho intenzione di andare più in là di Dogo finché campo. -

- E la tua graziosa amica qui, non ce la presenti per bene? -

- Shamira è... mia sorella... più o meno. -

Ronan sollevò un sopracciglio perplesso.

- Che vorrebbe dire più o meno? O lo è o non lo è! E non mi risulta che tu ne abbia mai avuta una. -

- È... una lunga storia... - borbottò imbarazzato.

- Perfetto! A me piacciono moltissimo le storie! - si intromise Doran tutta contenta. - Forza, fratellone! Per una volta renditi utile e vai a raccogliere un po' di legna. Se congeleranno lì dentro non potranno raccontarci un bel niente. -

- Va bene, piccola peste! Ma non iniziate senza di me. -

Fu al calore scoppiettante di quel falò in riva al lago che tutto ebbe inizio.