Sospirai e guardai amareggiata mia madre, la quale mi accarezzò una guancia poi se ne andò verso la mensa.

Mi diressi pure io verso la mensa, ma Odd mi afferrò un polso. Mi voltai e gli rivolsi un gran sorriso.

Istintivamente lo strinsi forte a me e a contatto col suo petto, percepii i nostri cuori battere nello stesso istante. Ci scostammo imbarazzati ed io chinai la testa evitando di fargli vedere che ero rossa in volto.

-Mi dispiace che tu l'abbia... Visto. Lui è mio padre, un uomo che per tre anni ha fatto le cose che ho elencato prima-.

-Mi dispiace. Sai, dovresti stare un po' con i miei... quei due non litigano mai!-.

-Sarebbe... interessante-.

-Quindi non ti dispiacerebbe?-.

Ci pensai su: Odd era un ragazzo fantastico, un mix tra dolcezza e stupidità, ma fra me e lui c'era stata subito affinità, per uno strano motivo.
Era il mio istinto interiore che lo voleva, mentre quello inferiore ne era solamente innamorato, forse.

-No, non mi dispiacerebbe-, risposi.

Odd mi guardò e mi sorrise dolcemente.

-Io sono un dongiovanni... lo sai che non dovresti fidarti di me-.

-Oh, lo so bene... ma con te è diverso... Mi fido ciecamente anche se non so nulla di te-.

-Errato, signorina Montgomery. Lei sa il mio nome, il mio cognome, sa chi sono i miei migliori amici, sa chi è mia cugina... Insomma, penso basti, non creda?-.

-Sì, ma... dammi del tu, odio dare del lei e farmi dare del lei-.

Odd annuì poi ridacchiando ricominciò a camminare. Io lo seguii ridendo e quando ci trovammo faccia a faccia con William, la mia espressione cambiò radicalmente.