Capitolo 3 = William Dunbar
A pranzo, Yumi ed Aelita mi portarono al tavolo dove incontrai quel maleducato di Odd. Come ipotizzai, lui era già seduto con Ulrich Stern e sghignazzavano continuamente.
Mi misi in fila al self-service e appena vidi la carne un conato di vomito mi si bloccò in gola. Chiusi gli occhi e cercai di mantenere la calma.
-È tutto okay, Mary?-, mi chiese Aelita.
-Tutto a posto, grazie-, risposi io.
Le rivolsi un sorriso poi presi una ciotola di insalata e le seguii al tavolo. Mi sedetti al solito posto, ignorando il fatto che Odd mi stesse fissando.
-Odd hai la bava alla bocca!-, sussurrò Ulrich ad un tratto.
Alzai lo sguardo e magicamente i nostri occhi presero la stessa direzione...
-Scu... scusa-, mormorai io arrossendo.
-Non è successo nulla-, replicò lui.
Sorrisi, cercando il più possibile di sembrare disinvolta, ma non superai molto bene l'esame.
A fine pranzo mi alzai dirigendomi verso i cestini. Fu in un lampo... Mi ritrovai a terra quasi per caso, con la maglietta sporca e i pantaloni bagnati. Scossi la testa e improvvisamente sentii tante risate..
-È tutto a posto? Mi dispiace... I miei amici mi hanno spinto e... beh, questa è più una scusa...-.
-Stai tranquillo, non è successo nulla, a parte per il fatto che mi sono sporcata tutta!-, esclamai io.
Lui sospirò. Aveva i capelli neri, disordinati e molto ribelli. Il suo sguardo dolce e curioso puntava dritto verso il mio e il suo sorriso era più acceso dei lampioni, la sera. Era un bel ragazzo e con lui le emozioni erano quasi le stesse di Ben.
-Hai lezioni oggi pomeriggio?-, mi chiese.
-Ehm... no! Ho finito prima di pranzo..e tu?-, domandai io.
-No. Ascolta, danno un bel film al cinema. "Life of SubDigitals", ti andrebbe di guardarlo con me?-.
-NON SE NE PARLA! LEI È GIÀ OCCUPATA!-, ringhiò Odd dietro di me.
Mi voltai e lo fissai con uno sguardo truce. Lui si corrucciò e fu in quel momento che sospirai dicendo:-Sono libera, questo pomeriggio. A che ora inizia il film?-.
-Alle quattro-, rispose il ragazzo.
-Passami a prendere alle tre e mezza nella stanza numero 17-, esclamai senza smettere di guardare Odd.
Il ragazzo annuì poi se ne andò. Chiusi gli occhi, sospirai e fissai a lungo Odd.
Non posso stare con lui, eppure c'è qualcosa che mi obbliga a stargli accanto. Perché? Che cosa mi sta succedendo?
-Devi smetterla di disturbare le mie conversazioni! Io e te non ci conosciamo e... non voglio conoscerti-.
Odd spalancò gli occhi e rimase sorpreso. Io sospirai e poi uscii dalla mensa. Sentii qualcuno correre dietro di me e poi udii la voce di Odd. Mi voltai e mi disse:-Se ti interessa sapere il nome del ragazzo con cui uscirai è William Dunbar. Lo conosco abbastanza bene-.
-Ah si? E perché?-.
-Ehm... abbiamo partecipato ad un corso di giochi al computer insieme, l'anno scorso-.
-Molto interessante. Ciao-.
-Aspetta!-.
Mi voltai. -Che c'è?-.
-Davvero non vuoi essere mia amica? Perché?-.
-Perché un attore di quel genere per il mio spettacolo teatrale ce l'ho già-.
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