Capitolo 16 = Il falco
La mattina successiva è un sabato di fine ottobre, con un tempo da dimenticare.
Mi alzai alle otto in punto e scesi a fare colazione, incontrando Aelita nel giardino. È accompagnata da Ulrich e Jeremy, i quali sono piuttosto divertiti da qualcosa.
-Ciao Mary! Come stai?-, mi chiese.
-Bene, grazie-, risposi io.
-Allora, com'è andata la serata amorosa fra te e Odd?-, chiese Ulrich ridacchiando.
Alzai lo sguardo e lo guardai storcendo un sopracciglio. Jeremy non osò aprir bocca, rimase zitto e attese che io rispondessi.
-Ehm... bene, credo. Odd è un tipo... Eccentrico-, balbettai io.
-Davvero? Aspetta di sentire la puzza dei suoi piedi-, commentò Ulrich a bassa voce.
L'arrivo improvviso di Yumi ci fece sobbalzare. Mi limitai a salutarla con una mano, poi sorpassai il gruppetto e mi diressi in mensa.
La fila era già abbastanza lunga, così non persi tempo a mettermi in coda. Quando fu il mio turno presi dello yogurt e una mela, poi mi andai a sedere in un tavolo a caso, dimenticandomi che "quel tavolo" era il solito di Odd e gli altri.
Infatti, dopo tre minuti, erano già là, seduti al mio fianco.
Ma Odd non c'era.
-Dì un po', il tuo nuovo ragazzo non si fa vedere in giro questa mattina?-.
Era la voce di Elizabeth Delmass, una stupida ragazzina viziata.
-Ma da che pulpito te ne esci con queste domande personali?-, chiesi io con aria da sfida.
Sissi mi guardò e sogghignò.
-In quanto figlia del preside e futura modella ho il dovere di sapere tutto, tesoro-.
-Ah sì? Anche che tu sei la ragazza numero trentotto nella graduatoria de "le ragazze più famose del Kadic"?-.
Era Odd! Odd era arrivato e aveva fra le mani una copia del giornalino scolastico. Sissi glielo strappò di mano e cercò freneticamente l'articolo.
-Cosa? Solo trentottesima? Chi è la prima...-.
Nemmeno il tempo di terminare la frase che alzò lo sguardo e mi fissò amara.
-Mary Shay Montgomery!-, gridò.
Tutti si girarono a guardarla ed io arrossii, ma non mi feci mettere i piedi in testa da lei.
-Sì? Devi dirmi qualcosa?-, chiesi beffarda.
-Solo... SPARISCI DA QUESTA SCUOLA!-.
I professori si alzarono e vennero verso di noi con aria minacciosa.
-Elizabeth, vieni in sala insegnanti-, mormorò suo padre.
Sissi piagnucolò poi si mosse lentamente verso di lui e uscì.
Guardai il mio vassoio e gli tirai una gran manata. Poi uscii sbattendo la porta dietro di me. M'infilai le mani in tasca, gettando la testa avanti e con uno sguardo rabbioso continuai a pensare a quella cretina, quando ad un tratto sentii una voce.
Era profonda, dolce, ti faceva sorridere anche se eri arrabbiato nero.
Era la sua voce.
Mi voltai sorridendo con l'intenzione di abbracciarlo e mi tuffai su di lui.
-Ehi, piccola, ti sono mancato eh?-, domandò spettinandomi.
-Eh già, e tanto anche!-, mormorai io.
Mi cinse la schiena con le sue braccia e poi mi baciò lentamente. Sorrisi e soffocai una risatina, poi lo baciai ancora e gli accarezzai una guancia.
Mi staccai e lo strinsi più forte.
-Ma guarda! Pensavo che Odd fosse il tuo ragazzo!-, esclamò Sissi.
-Mi sembrava di averti detto che non ero fidanzata con lui-, sospirai esasperata.
-Posso confermare. Io e Mary stiamo insieme da tre anni-, esclamò lui.
-Da tre anni?-.
La sua voce non era la stessa di sempre: era più rabbiosa, meno calma...
-Odd capiti al momento giusto! Ti presento il ragazzo di Mary!-, s'intromise Sissi.
Odd mi guardò con la bocca spalancata. Immaginavo cosa stava pensando, ovvero che l'avevo preso in giro, ma in realtà io non gli avevo mai detto che ero innamorata di lui, Odd solo me l'aveva confessato.
-Piacere, sono Ben Hastings, il ragazzo di Mary-, esclamò ad un tratto.
Ma che caspita dici Ben?
-Odd Della Robbia, amico di Mary-, mormorò a denti stretti. -Loro sono: Yumi, Ulrich, Jeremy e Aelita-.
-Ben... mia madre vorrà sicuramente incontrarti! Vieni andiamo nella sua aula!-, esclamai io per farlo allontanare.
Ben annuì e così ci dirigemmo nel laboratorio.
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