8 "Scrivere "
Rammento che quell'estate andai per la prima volta da uno psicologo e fu proprio lui a consigliarmi di scrivere.
Elaborare una trama per me non era difficile poiché sono sempre stata una ragazza molto fantasiosa. Mi piace inventare nuovi mondi,nuovi personaggi, nuove realtà e soprattutto mi piace sognare di viverle.
Fu così che un pomeriggio di agosto cominciai a tessere la trama per il mio primo romanzo fantasy .
Non dissi a nessuno del mio progetto ambizioso e chiusa in camera mia cominciai a riempire un quaderno di parole.
Avevo completato il primo capitolo da poco ed ero fiera del risultato ottenuto e volli condividere la mia gioia con Virginia.
《Sto scrivendo un libro》le dissi saltando a sedere nel letto al suo fianco.
《Ah,bello》commentò senza entusiasmo.
《Lo leggerai quando sarà finito?》domandai pur sapendo che non amava per niente leggere .
《No》rispose seccamente lanciandomi un'occhiata come se fossi diventata matta.
《Magari posso leggerti quello che ho scritto.》
《Va bene》acconsentì annoiata.
Devo ammetterlo, mi sarebbe piaciuto rivivere più volte quel momento perché mia sorella mi parve molto orgogliosa di me 《Sarai una grande scrittrice un giorno!》dichiarò abbracciandomi 《E ora continua》
☆☆☆☆
Leggevo sempre più frequentemente in macchina e a casa scrivevo. Adoravo e adoro tuttora impugnare la penna e far diventare le immagini che avevo e che ho in testa in parole anche se a volte l'operazione risulta difficile perché quello che abbiamo in testa è un vero intrico di cose e non è semplice sbrogliare l'insieme e riuscire a mettere tutto su carta.
Mi arrabbiavo ,appolottolavo il foglio e una volta raccolti i pensieri riprovavo .
☆☆☆☆
I miei genitori non litigarono per più di un mese.Un vero record .Mi ero abituata a questo.Pensavo che fra loro dopo tanti anni di matrimonio le cose avessero cominciato ad andare per il verso giusto ma evidentemente prima o poi qualcosa si deve inclinare per forza.
Precipitò tutto un giovedì sera o forse un mercoledì ma dopo tutto il giorno non importa. Accadde che mio padre aveva avuto una giornata storta a lavoro e di conseguenza tornò a casa di pessimo umore.Non ricordo neanche il motivo della lite ma sicuramente qualcosa di sciocco.
Come al solito io e mia sorella ci frapponemmo fra mamma e papà e naturalmente stavamo dalla sua parte anche se io cercavo sempre di essere obiettiva ma non era semplice.Virgina aveva esagerato con le parole (come tutti ) mancando di rispetto a mio padre e lui infuriato l'aveva presa per le spalle sbattendola ripetutamente al mobile della tv.Fu una delle rare volte che scorsi delle lacrime sul viso di mia sorella che con rabbia ripeté 《Tu sei pazzo!》
Mamma per strappare papà da mia sorella fu spinta a terra e io corsi ad aiutarla accusando con gli occhi mio padre che come un vile era fuggito via.
Guardai mia madre e poi mia sorella e non seppi dire chi delle due sembrava più fragile .Non ce la facevo. Non potevo assistere a quella scena e soprattutto non potevo sopportare il rumore dei singhiozzi di mia madre.Era davvero straziante.
Rincorsi mio padre per le scale e quando mi ritrovai davanti lo afferrai per il colletto della polo《Come hai potuto? !》gli gridai consapevole di stare per piangere.
Papà mi guardò con i suoi grandi occhi grigi e non seppe rispondermi. 《Perché fai così? 》continuai a strillare 《Dove pensi che ci condurrà questo tuo comportamento violento?Dove?Per quanto tempo deve continuare questa storia?Siamo tutti stanchi!Devi finirla!》
La mia voce sembrava un lamento ma ero disperata. 《Papà si parla con la bocca non con le mani...
Papà devi ascoltarmi...》
《Ginny smettila di piangere.》
《Sei tu che mi fai piangere!》
《Sali sopra》mi ordinò
《Sai cosa penso?》e senza attendere una risposta continuai 《Penso che il vostro matrimonio sia solo un immenso errore.Penso che non avreste mai dovuto sposarvi.Penso che dovreste divorziare. 》
《Non dire queste cose. ..》
《Papà tempo fa ti feci una domanda, pensi di sapermi dare una risposta?》
Silenzio.
《Ami la mamma?l'hai mai amata? 》
《Certo》rispose senza convinzione.
《No che non è vero altrimenti non le faresti così male...
Tu non la meriti》e prima di tornare a casa mi rivolsi nuovamente verso di lui 《Pensa alle mie parole.》
Annuì con la testa.
《Promettimelo!》singhiozzai 《Promettimelo.》
☆☆☆☆
《Ginny che libri ti devi portare?》domandò mamma quando chiusi la porta di ingresso.
《Perché? 》le chiesi di rimando.
《Perché io e Virginia dormiamo per un po' nel villino al mare》spiegò concisa 《Se vuoi puoi anche restare qua...》si precipitò ad aggiungere.
《Vengo con te...》risposi ancora stordita.
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