La signora Lampipualline entrò in classe seguita dai miei genitori e dalla sottoscritta.
《Ginevra vai a sederti》mi ordinò con voce ferma e autoritaria.
Il mio posto però era occupato da Gaetano che stava discutendo animatamente con un gruppo di compagni tra cui Marianna e quelle due oche di Amelia e Serena.
《Qual è il tuo posto?》chiese mia madre notando il mio disorientamento.
《Quello là!》Le indicai con le dita.《È occupato 》aggiunsi con la voce ridotta ad un bisbiglio.
《Beh,chiedi al tuo compagno di alzarsi.》disse 《È il tuo posto,no?》
Annuì con la testa e mi mossi verso il mio posto.Mi schiarii la voce e balbettai a Gaetano di sedersi al suo posto.《Perché?Qui non c'è scritto il tuo nome.》
《Ma è il mio posto dall'inizio dell'anno》feci notare.
《E quindi?Non si può cambiare?Nella vita ci vuole dinamicità! 》esclamò vivacemente.
《Ma no a scuola.》si intromise la prof 《Ognuno al suo posto.Vi devo parlare di una certa cosa che è appena emersa.》
Gaetano mi inceneri' con lo sguardo e mugugnando qualcosa tornò nel suo banco.
Flora,la mia compagna di banco,mi strinse forte la mano come a dirmi:Non sei sola.
"Grazie" mimai con la bocca mentre la professoressa cominciava la sua ramanzina.
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《Che maturità!》tuonò Marianna al suono della campanella che segnava l'inizio della ricreazione.
《Ginevra che bisogno c'era di parlarne ai tuoi genitori? 》domandò Amalia.
《È una bambina non lo capite?È solo un inutile...》Serena si interuppe notando l'occhiataccia di Amalia 《Smettila》scandi' a voce alta 《Vorrà che con Ginevra non scherzeremo più !》
《Dovreste semplicemente smetterla di giocare con i punti deboli delle persone.Dovreste smetterla di deridere la gente .Non mi sembra così difficile》dichiarò Flora.
《Questi discorsi mi sembrano totalmente inutili come tra l'altro la sua presenza in questa classe》disse con cattiveria Gaetano.
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Cosa pensavo di risolvere chiamando a difendermi i miei genitori?Perché cavolo avevo accondisceso?
I miei compagni erano stati così buoni da darmi una tregua di un giorno.Che illusa!
Avevo davvero pensato che l'incubo fosse finito? Così facilmente poi...
No,no...io ero la loro preda favorita non potevano interrompere la caccia.
È difficile smettere di giocare proprio quando il divertimento si fa più inteso.
Non si può interrompere il gioco così all'improvviso,è troppo facile ...
La preda prima deve essere catturata,il giocattolo rotto e solo allora forse si può mettere fine.
Continuavano a sparlarmi,a coniare nuovi nomi divertenti, e nascondermi gli oggetti come il diario o lo zaino.Io ero stanca...
Ero arrivata al limite della sopportazione.
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Era un sabato qualunque,stavo leggendo un libro, mia sorella giocava con la fotocamera ,mio padre era al volante.
《Mi ha chiamata tua sorella oggi》disse ad un certo punto la mamma.
《Che voleva?》domandò lui.
《Ci ha invitati a mangiare da lei stasera》
《Ah》sospirò 《A che ora?》
《Le otto》rispose osservando papà negli occhi 《Cosa portiamo?》
《Nel frigo dovremo avere del pollo...》
《Pollo?》ripeté la mamma.
《Abbiamo quattro fette di pollo in frezeer.》
《A chi devi fare ridere?》
《Perché non ti vanno bene?》domandò papà agitato.
《Siamo più di quattro.Pensavo di portare dei dolci.》
《E perché non preparavi una torta stamattina anziché non fare niente? 》
《Eri con me stammattina per parlare così? 》
《No.》
《Allora zitto.》
《Le portiamo quello che ho detto》
《Non mi sembra consono.》
《Allora cosa vuoi portarle?》
《Non puoi comprare un vassoio di dolci in pasticceria?》
《Di figlia è chiuso.》
《Ce ne sono altre.》
《Portiamo la carne.》
《Ti ho detto che non va bene.》
《Ma perché si deve fare come dici tu?Sei splendida.》
Papà pronunciò quell'ultima parola con un tono amaro.Parole pronuciate con disprezzo.
Freno' all'improvviso .Ebbi paura come tutti a bordo.
《Che stai facendo? 》domandò mamma.
《Perché fai così? 》chiese afferandole il polso.
《È quello che mi chiedo io di te!》sputo' aspramente quelle parole.《Smettila,mi fai male.》
Papà riprese a guidare e io cercai di leggere .Era inutile.Il portale non voleva aprirsi.Non riuscivo ad estraniarmi dal contesto in cui mi trovavo .Ero in trappola.Nessuna via di fuga.
Papà e mamma continuavano a scambiarsi battute aspre.Il discorso aveva preso una brutta piega.Stava sfociando in qualcosa di più grosso.
Papà afferro' con la mano sinistra il viso di mamma e glielo strinse forte.
《Pensa a guidare!》Le urlò lei .
Papà segnò una guancia di mia mamma con una grossa mano.
Cominciai a singhiozzare .Mamma girò il volto verso i sedili posteriori.
《Ginevra sta piangendo.》annunciò.
《Ma perché è così piagnucolona questa bambina?》
《Prova ad indovinare》fu la risposta di mia madre.

👉Nessaspace👈
È la prima volta che dedico una parte del brano al commento personale.
Volevo invitarvi alla riflessione sul tema che affronto in questo racconto :La violenza.
Violenza psicologia e fisica.
Ancora nel 21°secolo si parla di ciò ...
Il bullismo ma anche la violenza dentro le mura domestiche sono fenomeni attualissimi...sempre più .
Ricevere un vostro commento sarebbe molto gratificante ma mi piacerebbe aprire un dibattito proprio sul tema della violenza per capire cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo.
Miriam.