Stringo  tra le braccia mia sorella Clarissa che,ormai ha quasi  due anni.
Ha sonno ma si rifiuta di chiudere gli occhi, provo a cantare una canzoncina ma non funziona.
Lei si addormenta solo con il suo orsacchiotto ma in questo momento non riesco a trovarlo.
C'è troppa confusione.Mamma si lamenterebbe  sicuramente di questo caos ma lei non è  qui.
Clarissa piange e io cerco di cullarla《Ti racconto una storia? 》
La bambina annuisce e io le comincio  a narrare la sua storia,trascurando alcuni aneddoti spiacevoli.
Si rassicura quando le parlo dei suoi genitori.Clary  sorride e  finalmente  si  lascia sopraffare dal sonno.
So che dovrei  metterla nella culla ma voglio assicurarmi che stia bene.Voglio imprimermi questa scena per sempre nella mia mente perché so che presto Clarissa crescerà e non sarà più  una bambina.Le sue domande non saranno più  tanto innocenti  e chiederà sempre di più  spingendomi a spiegare  alcune cose che ho paura di dirle.
Vorrei che serbasse  per sempre  l'innocenza ma so che è impossibile.
È  giusto così, lei crescerà e assomiglierà  sempre di più alla mamma.
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Papà tramava nell'ombra da molto tempo ma il suo piano fu  reso visibile a tutti  solo all'ultimo.
Mi aveva ingannata.
Ero stata così ingenua da credere che le persone potessero cambiare, che mio padre potesse davvero amare qualcuno senza opprimerlo.
Lui era egoista.Non si accontentava di una rosa,lui le voleva tutte.
Il problema era che non sapeva trattarle e così si appassivano.
Non era colpa sua.Nessuno gli aveva insegnato a prendersi cura di qualcuno.Era il primogenito di sette fratelli e non aveva ricevuto molto amore.
Nessuno gli aveva mai detto "Ti voglio bene" o lo aveva rassicurato quando aveva paura del temporale.
Suo padre era un tipo taciturno, dedito solo a lavoro,troppo indaffarato pee occuparsi della famiglia e sua madre con tutti quei figli da crescere non riusciva a dedicargli troppe attenzioni.
Così era cresciuto avido come  un lupo.
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Mio padre aveva architettato tutto nei minimi dettagli.
Era perfettamente lucido quando ci aveva sottratto la villa a mare.
《Tanto non vi serve.》aveva risposto sbrigativamente a me  e mia sorella.
《Non è vero! 》avevo strillato.
《Non posso credere che tu ci stia facendo questo! GIUDA! 》
《Virginia,pensavo che tu avessi compreso...》
《No,sei tu che non hai capito niente  di noi! 》gridò.
《Fate annullare le nozze e io vi restituisco la villa .》aveva sussurrato.
《È una minaccia?》aveva urlato Virginia .
《Ti stai comportando come un bambino a cui hanno negato l'acquisto di un giocattolo.
Hai rinunciato tu alla mamma e non puoi averla indietro.
Non ha senso rivendicare ciò che non ti è mai appartenuto.
Lei non è un oggetto.È una persona e non puoi trattarla così.
Devi  fartene una ragione papà, la mamma sposerà Giovanni e tu non farai più parte della sua vita.》
《Probabilmente neanche della nostra.》aveva mormorato Virgina aprendo la porta di casa.
《Dove vai?》aveva chiesto mio padre.
《Vado dalla zia!》
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Zia Annalisa si era precipitata immediatamente dal fratello.Era un codice rosso.
Presto lui,sarebbe andato in escandescenza.
《Virginia mi ha raccontato tutto 》aveva iniziato 《Che cos' è questa storia Marcello? La vuoi finire di irrompere nella vita di Aida?Non è più tua moglie  da quattro anni e devi lasciarla in pace una volta per tutte.》
Zia Annalisa aveva trascorso un pomeriggio intero cercando di farlo ragionare e pensava davvero di essere riuscita nel suo intento.
Era l'unica a cui mio padre desse ascolto.
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Giovanni,aveva proposto a mia madre di sposarlo quando lei gli aveva annunciato di aspettare un bambino.
Lo stesso giorno.
《Ho una notizia da darti. 》aveva detto mia madre.
《Spero che sia bella.》aveva risposto prendendo le chiavi della macchina.《Ho organizzato una cena a lume di candele in un ristorante molto carino.》
《Solo per noi?》aveva chiesto mia madre baciandolo con trasporto 《Riesci sempre a sorprendermi》
《Ho una bella sorpresa per te.》
《Pure io 》aveva detto lei.
Era tutto così perfetto.
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Giovanni quella sera,mi aveva dato il via libera per invitare Filippo a mangiare da noi.
Lui avrebbe avuto la sua  bellissima cena a lume di candele in un ristorante di lusso e io nella mia stanza.
Tanto più, che Virgina era ad un compleanno.
《C'è qualcosa che ti turba? 》
Perché le mie emozioni erano sempre così trasparenti?
《Ieri ho discusso con mio padre.》gli rivelai.
《Perché? 》
《Vuole vendere la villa a mare.》
《Ma non è di sua proprietà  o sbaglio? 》
《È sua e vuole venderla. 》
《Non puoi fare niente? 》
《Non mi ascolta.È così ottuso!Arrogante, prepotente e...》
《Perché i tuoi genitori hanno divorziato? 》chiese all'improvviso.
《Te l'ho già detto:Non andavano d'accordo.》
《Mi sembra che ci sia qualcosa di molto più grosso ma chissà perché non me ne parli.》
《Basta,parlare di mio padre.Sta rovinando la nostra serata...》
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Papà non era stato invitato al matrimonio di mamma e Giovanni.
E perché mai,mia madre avrebbe dovuto mandargli la partecipazione?
Lui gli ricordava il fallimento del suo matrimonio, lui era l'angoscia,il dolore e il passato e lei aveva bisogno di gioia, pace e amore.
Doveva essere un giorno meraviglioso.
Giovanni sarebbe andato in aeroporto a prendere sua sorella,il cognato e il figlio.
Nel frattempo sarebbe dovuta arrivare l'estetista e mia nonna l'avrebbe aiutata ad indossare un vestito bianco da principessa.
Mia nonna aveva provato a convicerla ad indossare un tailleur  nero ma  lei voleva un abito da sposa.
《Il mio primo matrimonio non è stato favoloso come lo immaginavo ma questo dovrà esserlo e io voglio l'abito bianco.》aveva spiegato mia madre.
Le avevo suggerito di apportare qualche modifica al suo  primo abito da sposa ma lei mi aveva guardato torva e aveva riso.《Sarebbe come sposare tuo padre una seconda volta.Voglio qualcosa di nuovo, che mi faccia sentire bene e in vena di ballare.Questa volta voglio divertirmi.Sarà un matrimonio meraviglioso .》
《Lo sarà!》l'avevo rassicurata. 《Come un sogno che si avvera  vivrai felice e contenta con Giovanni.》
Virgina aveva  riso 《Questo matrimonio sembra proprio un sogno in effetti.Andrai a Disneyland Paris come hai sempre sognato...》
《Sarebbe stato bello partire con voi. 》
《È la vostra Luna  di miele,è giusto così.  》
Mamma si era accarezzata la pancia e aveva sorriso.Sapeva che sarebbe andato tutto per il verso giusto.
La bambina sarebbe dovuta nascere fra meno di sei settimane e stava per sposare l'uomo dei suoi sogni.
Niente, poteva andare storto.
Nessuno avrebbe potuto portare via la sua felicità o comunque avrebbe dovuto...
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Papà aveva fatto irruzione durante la celebrazione del matrimonio.
《Non li sposi!》aveva gridato al segretario comunale.《Sotto gli  occhi di Dio questa donna è ancora mia moglie.》
《Ma questo non è un rito religioso 》aveva balbettato il celebrante.
《Non mi interessa! 》
Zia Annalisa,che per mamma era come una sorella,si era avvicinata al fratello convincendolo ad uscire  dal palazzo.
《Non finisce qui.》aveva ringhiato. 《Lei non  sarà mai tua! 》