Virginia era sdraiata a pancia in giù  sul letto annoiata.
《Facciamo qualcosa di divertente?》
Ero intenta a leggere l'ultimo capitolo del libro perciò non sentii quello che mia sorella mi stava dicendo . Ero immersa nel mio mondo, un mondo impenetrabile agli altri,un mondo solo mio, un mondo solo di parole.
Virginia si mosse silenziosamente dal letto per avvicinarsi a me 《Ginny!》mi chiamò ancora ma la ignorai volutamente .Ero giunta all'ultima frase, dovevo voltare pagina per concludere il capitolo ma Virginia per catturare la mia attenzione mi strappò con la forza il libro dalle mani.
《Virginia!》la rimproverai 《Così strapperai le pagine!》
《È il solo modo che conosco per avere la tua attenzione.》
《Che vuoi?》domandai innervosita.
《Mi avevi promesso qualcosa se non sbaglio.》
《Sono le dieci di mattina più tardi penserò a qualche attività da proporti.》risposi pensando di liquidarla.
《Ma io mi sto annoiando adesso!》
《E io voglio leggere adesso!》ribattei con le braccia incrociate.
《Tu, vuoi leggere sempre. Sei egoista!》
《Perché non dipingi un po'?》le chiesi con un tono pacato
《No, voglio fare qualcosa con te.》
《Adesso?》chiesi riprendendomi il libro.
《Ora!》esclamò lei imbronciata.
《Allora facciamo così :io finisco di leggere questo capitolo e tu prepari le biciclette così ci facciamo un bel giro nel quartiere. Che ne pensi?》
《Perfetto!!!》disse felicissima precipitandosi in garage per svolgere il compito che le avevo appena dato.
》☆☆☆☆☆☆《
Era una giornata di metà agosto particolarmente calda. Per le strade di San Martino i ragazzi giocavano a pallone o andavano in bicicletta proprio come noi .Avevo raccolto la lunga chioma bionda in una treccia e indossavo una semplice tuta blu,senza trucco e con le scarpe da ginnastica. Non avevo un aspetto molto curato e del resto non avevo trascorso molto tempo davanti lo specchio. In fondo stavo uscendo di casa solo per un' innocua passeggiata in bicicletta che massimo poteva durare mezz'ora.
Affacciai la testa dal portone di casa per vedere se in quel momento stessero passando macchine per strada.《Via libera. Possiamo attraversare .》
《Ma quella ragazza con i pantaloncini cortissimi non è Marianna?Non è la tua campagna di classe?》
Guardai nel punto indicato da mia sorella e potei osservare una figura in lontananza con una cascata di boccoli castani lasciati liberi, una maglietta che lasciava ben poca immaginazione nell'osservatore e un pantaloncino che le copriva appena il posteriore.
《Facciamo finta di non averla vista.》
《Perché? 》domandò incuriosita mia sorella .
《Perché non la trovo molto simpatica. 》ammisi riluttante.
《Perché?》domandò ancora .
《Perché? Perché? Quante domande!Siamo uscite per un giro in bici ,no?》le urlai 《Allora pedaliamo!Non voglio perdere altro tempo》
《Non sia mai!》esclamò lei con rabbia《Ti sto rubando il tuo prezioso tempo .Stai solo perdendo tempo,no?》
Abbassai gli occhi.Aveva centrato il bersaglio facendomi sentire in colpa per le parole che avevo pronunciato perché non volevo che si sentisse un peso .
《Virginia,a me piace trascorrere del tempo con te. Non è una perdita di tempo.》risposi diplomaticamente 《E adesso pedalare mia piccola lumachina.》
Sorrise divertita e mi superò con la sua mountain bike .
Come era bello vederla sorridere!
☆☆☆☆☆☆☆☆
Tornammo a casa un' ora dopo totalmente esauste e sudate.
《Non mi interessa!》sentii urlare da una voce che sembrava quella di mio padre 《La bolletta è esagerata! No,controllate meglio.Ci deve essere un errore. La cifra è troppo alta.Che cosa? Ma siete dei ladri!》borbotto' con furore riaganciando.
《Ma stiamo scherzando?!Se continua così cambio gestore.》dichiarò con voce tremante di rabbia papà alla mamma.
《Effettivamente per questo mese la bolletta è un po' cara ma non prendere decisioni senza considerarmi. 》
《Ma hai letto la bolletta? Hai visto quanto sto pagando?I soldi sono miei e decido io come utilizzarli! 》
《Facciamo sempre i soliti discorsi inutili.I soldi sono tuoi, la casa è tua,la macchina è tua e io cosa sono?La mantenuta o la schiava? 》domandò la mamma con voce carica di risentimento.
《Se potessi tornare indietro giuro che non commetterei l'errore di sposarti!》gli sputò arrabbiata con le mani intorno ai fianchi.
Ecco,eravamo tornate alla normalità. A casa...