16 "Un fastello di contraddizioni"
Se i miei genitori mi avessero vietato di uscire per un po' di tempo solo qualche mese prima non avrei mosso obiezioni ma adesso,dopo aver conosciuto Ugo mi sembrava una punizione esagerata.
La farfalla aveva finalmente imparato a volare ma qualcuno aveva deciso di tarpare quelle sue variopinte ali.
L'aspetto positivo della reclusione era che avevo più tempo a disposizione per leggere.L'unico conforto che potessi avere erano i miei fantastici amici di carta e d'inchiostro,di parole che mi rimbalzavano addosso tessendo un'armatura che mi difendeva dal mondo reale.Un'armatura sprovvista di scudo.
Mi proteggeva dalla realtà , ma allo stesso tempo rappresentava una finestra che si affacciava sul mondo,che potevo scegliere di lasciare aperta o chiusa.
L'aria nella stanza in quel periodo mi sembrava sempre poca e la finestra restava spalancata per ore e ore.
Una sensazione bellissima, di armonia e felicità.
Leggevo,viaggiavo con la mente e acquisivo nuove conoscenze senza spostarmi concretamente.
Quando la punizione fu definitivamente scontata fui travolta dalla paura di rivedere Ugo, quella settimana lontana da lui mi aveva fatto comprendere che forse mi stavo illudendo sulla natura del nostro rapporto.Forse stavo fraintendendo tutto.
Avevamo sigillato un patto, ci stavamo conoscendo,l'uno aiutava l'altro a vivere in modo diverso,ad assaporare con un nuovo gusto la realtà.
Avevo acquisito una nuova consapevolezza,avevo accettato quel bizzarro accordo perché mi ero sentita scrutare per la prima volta in modo diverso da un maschio. Mi aveva notato ed era stato questo il motivo che mi aveva fatto credere che forse fra di noi potesse nascere qualcosa superiore alla semplice amicizia.
Avevo avuto modo di riflettere abbondantemente su questo e i pensieri che erano nati erano quasi tutti negativi.
E se Ugo mi avesse proposto quel patto solo per una scommessa?
Che intenzioni aveva?Ingenue di una pura e semplice amicizia ?Voleva attenersi solo al patto oppure aveva altri secondi fini?
Ero così in ansia e timorosa di vederlo che decisi di organizzare un uscita a quattro anche per rasserenare mia madre.
☆☆☆☆
《Mamma,》le annunciai due settimane dopo il "gran casino "《Questo sabato posso uscire con Flora e un suo amico? 》
《Un suo o il tuo amico? 》aveva indagato lei alzando un sopracciglio.
《Nostro.Ernesto》
《Non pensavo che lo sentissi ancora》
《Ho provato a salvare qualche contatto ...》mi giustificai.《Alle medie Ernesto si è sempre comportato bene nei miei confronti.È un bravo ragazzo e mi piacerebbe rivederlo.》
《Sarete solo voi?》
《In verità pensavo di invitare anche Ugo》
Non ne sembrò affatto sorpresa.《Ma quanti anni ha questo ragazzo?》
《Due anni più grande di me》
《Quindi ne ha diciotto.Capisco.》sospirò 《E che scuola frequenta?O si è già diplomato?》
《Ultimo anno di Alberghiero 》
《Bene》si limitò a mormorare 《ma cosa ti piace in lui?》
《Mamma siamo solo amici.È un ragazzo simpatico, divertente e sembra anche intelligente. 》
《Ma come l'hai conosciuto?》
《In libreria.Ha accompagnato una sua amica ad acquistare un libro e nel mondo di prenderlo ha fatto cadere tutti i libri addosso a me...》
《Ah,un po' maldestro》
《Diciamo di sì 》
☆☆☆☆
"Allora per sabato?Possiamo uscire?"
16.30
-
Ginny,ho cominciato a leggere Harry potter e mi sta piacendo molto!
Appena ci vediamo commentiamo insieme.
-
Che hai fatto durante questa settimana?"
17.00
Che avevo fatto durante quella settimana a casa?Avevo recuperato alcune pagine da studiare di storia e avevo finito di leggere Il conte di Montecristo.
In quel periodo dell'anno ero particolarmente sensibile e demoralizzata.Per la prima volta nella mia carriera scolastica avevo preso un insufficienza grave.Prima di allora mi era capitato di prendere qualche insufficienza ma mai inferiore al cinque o al quattro e mezzo invece quella volta avevo preso un 3 in biologia.
Avevo cominciato perciò a coltivare un forte sentimento pessimista sulla realtà .Quel tre aveva rappresentato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.Ero insoddisfatta della mia vita;a scuola nonostante i miei sforzi non rendevo molto, la stesura del mio primo romanzo non mi entusiasmava abbastanza e inoltre ritenevo di non essere granché come scrittrice.
Stavo fallendo nei progetti a cui riponevo più aspettative e il crollo di queste mi stava portando a credere che nella vita non sarei riuscita a fare niente. Sarei riuscita a compiere un minuscolo passo verso la realizzazione di qualcosa ma non sarei mai riuscita a portarlo a compimento.
Per di più la visita dall'oculista mi aveva ulteriormente sconfortata:la miopia continuava a peggiorare e proseguendo così forse sarei diventata cieca ancor prima di riuscire a pubblicare il mio primo libro.
Questo pensiero mi terrorizzava,come avrei potuto leggere?E scrivere?La mia vita sarebbe diventata vuota e mi sarei sentita una fallita per il resto dei miei giorni.
Non potevo permetterlo.Dovevo impedirlo ed evitare di sforzare la vista.
☆☆☆☆
Fu meraviglioso vedere Flora ed Ernesto dopo tutto quel tempo.Flora aveva perso qualche chilo e adesso aveva un fisico invidiabile.
Era una bella ragazza e non le piaceva mostrarsi solo per farsi notare.Ernesto si era innamorato di lei proprio per la sua semplicità.
Non mi aspettavo che stessero insieme ma oltre ogni previsione erano una bella coppia.
Ernesto non era il tipico ragazzo di oggi che per seguire le tendenze perde la propria identità. Aveva un vecchio modello di smartphone e non sentiva l'esigenza di cambiarlo.Indossava un semplice maglioncino blu con dei jeans un po' strappati e detestava la nuova moda maschile che diffondeva un prototipo di ragazzo un po' troppo sfondato .Un look da ragazzo strafottente.
Ero davvero molto felice per loro perché avevano trovato il partner giusto,che corrispondesse alle proprie esigenze e con cui, soprattutto, condividere le stesse passioni come il cinema e l'amore per la lettura.Un tipo d'amore che speravo di trovare pure io un giorno.
Ugo quando mi vide sorrise. Un sorriso enigmatico,felice, sorpreso,strano.
《Divoralibri finalmente hai scontato la pena》fu il suo modo di attaccare discorso《Deve essere stata dura per te non vedermi per una settimana》
《Durissima》risposi con un tono di voce leggero e scherzoso.Ugo mi osservò divertito ma per un momento mi parve quasi ferito della mia risposta.
《Ginny,》disse afferrandomi il polso per obbligarmi a fermare il passo 《Mi sei mancata.Davvero.》
Era sincero?Il fatto che ci conoscessimo da così poco tempo mi portava a dubitare delle sue parole.
《Ginny,》ripeté ancora mentre Flora e Ernesto si baciavano a pochi passi da noi《Sono felice di averti conosciuta perché penso che mi sta cambiando 》poi notando il mio viso preoccupato aggiunse 《In positivo.Mi hai permesso di aprire una porta e di conoscere un nuovo mondo.Senza di te non avrei letto neanche un libro.Quindi devo ringraziare te di questo.》
《Abbiamo stretto un patto,ricordi?》
《Come potrei dimenticare.》
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