13. Capitolo.
Elen.
Sento una presa salda sul mio fianco e apro gli occhi, dopo qualche secondo realizzo che nel letto con me c'è Derek, allungo la mano verso il comodino per afferrare il telefono ma lo sforzo è invano, non ci riesco, il suo braccio possente sembra non aver intenzione di lasciarmi.
<< Derek -sussurro, per cercare di svegliarlo tranquillamente, ma lui non muove un dito- Derek!! Mi puoi lasciare cortesemente?>> urlo questa volta e ottengo il risultato sperato. Allenta la presa su di me e finalmente riesco a muovermi, prendo il telefono e quando leggo l'orario mi si gela il sangue: 9 am.
<< Derek alzati sono le 9 am, siamo in ritardo a lavoro, Mark ci farà il culo!!>> parlo a manetta mentre lo scuoto per farlo alzare.
<< Elen ma porca puttana oggi è domenica, vuoi dormire?>> risponde con voce impastata per via del sonno.
<< Ah..oggi è domenica..okay me ne torno a dormire.>> sussurro imbarazzata per poi coricarmi sotto le coperte di nuovo e il braccio di Derek torna a stringermi.
Dopo qualche minuto percepisco qualcosa di duro a contatto con il mio lato B.
<< Derek tieni lontano il tuo amichetto da me.>> esclamo.
<< Cosa vuoi? Hai svegliato anche lui!>> se la ride sotto i baffi.
<< Mi alzo prima che ti prenda una crisi ormonale, vado a preparare la colazione.>> mi alzo dal letto con il suo sguardo che ispeziona ogni centimetro del mio corpo.
<< Prima che mi prenda a me o a te?>> mi chiede con malizia, mi sta provocando e non penso gli convenga, io adoro le provocazioni per cui se vuole giocare a chi è il più forte gli mostrerò che una donna può comandare un uomo a bacchetta.
Non ho mai avuto un ragazzo, non sono mai stata innamorata ma so cosa piace agli uomini.
La suoneria del telefono mi distoglie dai miei pensieri, afferro velocemente l'aggeggio e con mia sorpresa vedo che è Kim, non la sento da un po', tra il tirocinio e altre cose mi sono distaccata, l'ammetto.
<< Ienaaa.>> esclamo con entusiasmo.
<< Serpe.>> risponde lei, ma dal tono di voce percepisco che il suo stato d'animo non sia dei migliori.
<< Che succede?>> le chiedo con preoccupazione, vedo Derek osservarmi curioso.
<< Posso passare da te? Ho bisogno di vederti.>> quasi mi implora.
<< Oh sì...ti mando la posizione su whatsapp, ti aspetto.>> riattacco la telefonate e le mando subito la posizione.
<< Elen non voglio che porti ragazzi in casa mia!>> dice severo Derek, sembra quasi geloso.
<< Se per ragazzi intendi Kim, beh con lei puoi fare un'eccezione!>> rispondo sarcastica prima di uscire dalla camera.
*******
Apparecchio con cura la tavola per la colazione, sembro una mogliettina premurosa se non fosse che sono felicemente single.
Il suono del campanello mi rimette in riga, in un secondo mi trovo davanti la porta d'ingresso e appena la apro vengo travolta dall'abbraccio di Kim che ricambio immediatamente.
<< Mi sei mancata te e il tuo profumo al cocco.!>> sospira come per liberazione.
<< Anche tu e il tuo profumo di fogna.>> rido e in sincronizzazione con me lo fa anche lei.
<< Beh, non mi presenti gli ospiti, Elen?>> la voce roca di Derek fa sobbalzare entrambe. Resto impietrita quando lo vedo a torso nudo e come da copione i miei ormoni ballano la macarena.
<< Piacere Kim, amica di fiducia di Elen. Scusala è maleducata e altezzosa avvolte.>> si presenta lei con occhi languidi, mi sarei stupita del contrario.
<< Il piacere è mio.>> le risponde Derek, baciandole il dorso della mano e di nuovo quel fastidio allo stomaco si impossessa di me.
<< Ok, vi siete presentati ora andiamo a fare colazione, ho preparato i pancake.>> dico con nervosismo.
******
Dopo aver parlato del più e del meno Derek ci lascia da sole.
<< Allora cosa è successo?>> le chiedo notando nei suoi occhi preoccupazione mista a timore.
<< Riguarda Damien, lui è cambiato...si sta mettendo nei casini, ha conosciuto gente poco raccomandabile e io sono preoccupata. Ogni volta che lo vedo sembra fatto, all'università l'altro giorno ha fatto a botte con Paul Tomson e gli ha fatto perdere i sensi per quanto violentemente l'ha colpito. C'è una cosa che so però, ieri gli ho preso il telefono e sul blocco schermo c'era un messaggio da parte di un certo Richard, sono riuscita a leggere solo l'inizio e c'era scritto "Domani alle 8pm al Diablo".>> conclude con le lacrime che gli solcano il viso e a me si mozza il respiro.
Cosa c'entra Damien con Richard e perché devono vedersi al Diablo?
Mi viene la pelle d'oca al solo pensiero che lui abbia a che fare con quella gentaglia.
<< Kim non preoccuparti cercherò di occuparmene subito, parlerò io con Damien, non pensarci troppo si risolverà tutto, non permetterò a nessuno di fargli del male.>> l'abbraccio forte come per darle forza, quella che un tempo a me non è stata data ma so che in determinate occasioni è necessaria.
<< Ora devo andare, sono indietro con lo studio e devo mettermi a pari con tutto. Spero che almeno a te dia retta, non sembra ma è un osso duro quel ragazzo. Grazie davvero.>> mi liquida così, varcando l'ingresso prima ancora che posso controbattere.
Mi sento logorare dentro da quella notizia, non può essere che il mio migliore amico sia immischiato con quella brodaglia, c'è una ragione a tutto ciò, ci deve essere.
Busso sulla porta della camera di Derek, senza nemmeno pensarci due volte, appena apre la porta mi fiondo tra le sue braccia e lui per un secondo rimane sorpreso da quel gesto e anch'io da me stessa.
Come può una persona che non tollero diventare il mio rifugio quando la mia testa fa troppo rumore? Non ho una risposta ben precisa come sempre, ma le sue braccia mi danno sicurezza e il suo corpo mi trasmette calore, lo stesso calore che io non avevo mai ricevuto nella mia vita, se non adesso.
<< Cosa succede mia dolce Elen?>> domanda con premura.
<< Damien, il mio migliore amico, si sta mettendo nei guai, Kim mi ha raccontato che ha letto un messaggio da parte di un certo Richard che diceva "Domani alle 8pm al Diablo." e Derek noi sappiamo chi è Richard e cosa fa..tutto questo mi fa male, lui è un bravo ragazzo con quella gente non c'entra nulla.>> parlo a macchinetta.
<< Shh, rilassati per un secondo. - dice posandomi un dito sulle labbra- Non far sì che il panico ti offuschi la mente, ragiona.>> dice consolandomi.
<<Lo so ma non puoi capire quanto ci stia male solo al pensiero di dover perdere un'altra persona..>> dico liberandomi dei miei pensieri.
<< Non lo perderai, mi hai detto che il messaggio Kim l'ha letto ieri, per cui il domani di Richard, è oggi giusto?-annuisco.- Okay...allora stasera andrò al Diablo per comprendere la situazione e ti informerò.>> afferma con decisione, non so il perché faccia questo per me, ma il suo preoccuparsi e aiutarmi mi fa sentire amata.
Lo abbraccio più forte, come per ringraziarlo poi mi stacco da quella presa e lo guardo trovandolo come sempre già impegnato a farlo.
<< Quanto vorrei baciarti...>> sussurra fissandomi le labbra.
<< Non farlo...io porto solo guai...chiunque io incontrerò sarà in pericolo e l'ultima cosa che voglio è condurti insieme a me verso la profondità del mio abisso...verso il buio.>> gli rispondo a bassa voce, come se qualcuno potesse sentirci.
<< Non ho paura di te o tantomeno di ciò che mi potrà accadere se ti sto vicino. Andrei anche all'inferno seduta stante pur di baciarti in questo momento.>> controbatte Derek, avvicinandosi ancora di più a me che di riflesso faccio un passo indietro.
Il cuore sembra star per esplodermi nel petto.
<< Tu non puoi capire...non ora, ma prima o poi lo farai e sono certa che prenderai la strada più veloce per fuggire. Non puoi baciarmi perché tu non mi conosci, non sono io ciò che vedi ma solo il riflesso di ciò che vorrei essere.>>
Le mie parole sembrano non averlo spaventato perché lui fa un altro passo verso me e io un altro indietro.
<< Non ho mai voluto una donna così tanto. Forse perché nessuno cercava di fuggire da me anzi non vedevano l'ora di togliermi le mutande.Tu sei diversa...>> dice per poi avanzare ancora e ancora verso me, io invece indietreggio finché non sbatto la schiena contro il muro, in quel momento capisco di non avere più scampo.
Lui afferra il mio viso con le sue mani grande e inchioda il suo sguardo con il mio.
Sfiora le sue labbra con le mie ma non le bacia.
<< Non ti bacerò finché non vorrai, voglio che sia un momento magico ma per esserlo devi lasciarti andare, senza aver paura...>> dice per poi posare un bacio sulla mia fronte.
<< Vado al Diablo resta qui mi raccomando, ci vediamo più tardi.>> conclude, sparendo dietro la porta.
Damien cosa centrerà con Richard e il clan?
Nessun capitolo è di passaggio.
-Nora🌻
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