Continuai a stringere Alex tra le braccia, mentre lui tentava di rincuorarmi in tutti i modi.

<<Coraggio Andrea... non c'è molto tempo, devi andare. Restando qui stai mettendo a serio rischio la tua vita...>> mi incitò l'uomo, dandomi qualche pacca sulla schiena.

Mi allontanai lentamente da lui, sospirando profondamente e cercando di rallentare il mio respiro.
La lacrime scorrevano ancora, ma erano silenziose. Per quanto tentassi di fermarle, mi era impossibile.

<<Devi affrontare ancora molte avventure... non puoi crollare ora.>>

Alex tentò di sorridermi, pur sapendo che le sue parole non mi stessero aiutando.

<<Senza Giovanni... sarà tutto così diverso...>> mugugnai, passandomi una mano sul volto e sospirando.

<<Lo so Andrea... lo so. Ma devi ancora superare due dimensioni prima di tornare al tuo mondo, e non sarà per nulla facile. Devi affrontarle con determinazione, non puoi deprimenti...>> tentennò l'uomo, sperando che quelle parole non mi infastidissero.

Come poteva dirmi di non dovermi deprimere? Lui non poteva capire tutto ciò che io stessi provando...non poteva comprendere il mio dolore...

Fortunatamente per lui, ero troppo sfinito anche per essere arrabbiato.
E poi, sapevo che in fin dei conti avesse ragione.
Se volevo davvero uscire da qui, dovevo usare tutte le mie forze per farlo.

Dopo un profondo sospiro, cercai di ottenere più informazioni su quello a cui stavo andando in contro.

<<Due altre dimensioni vorrebbe dire due altri videogiochi?>> chiesi, anche sapendo che la risposta sarebbe stata ovvia.

<<Si. Ma io, naturalmente, non ho idea di quali siano. Non sono mai uscito da questa dimensione.>> spiegò <<Ma sono certo che dall'altro lato del portale troverai qualcuno che saprà aiutarti ad orientarti nel gioco.>>

Annuii, afferrando poi la mappa che avevo preso precedentemente da Giovanni per osservare dove si trovasse il portale.

Appena vidi la cartina, però, mi si formò immediatamente un nodo alla gola. Il pezzo di carta era completamente imbrattato di sangue che, essendo ancora fresco, gocciava dagli angoli del foglio. Strizzai gli occhi, cercando di ricacciare indietro la sensazione di vomito.
La mia unica fortuna era che la strada per il portale si vedesse ancora.

<<Vado...>> esordii, riaprendo le palpebre e spostando subito lo sguardo alla strada davanti a me.

<<Buona fortuna Andrea!>> esclamò Alex, sorridendomi.

<<Grazie di tutto, davvero.>> risposi, ricambiando il sorriso.

Lui si limitò ad annuire, allungando poi un braccio verso di me.

<<Addio Alex.>> lo salutai, stringendogli la mano con forza.

Quando lasciai il suo palmo, mi abbassai accanto a Giovanni. Poggiai una mano sul suo petto, all'altezza del cuore.

<<...addio amico mio.>> sussurrai, sorridendogli e tornando lentamente in piedi.

Rivolgendo un'ultima volta un sorriso all'uomo che fino ad ora mi aveva aiutato, mi incamminai verso il portale.

Vivere questa avventura da solo non era la stessa cosa, ma se volevo tornare a casa dovevo sopportare anche la solitudine.

Fortunatamente non ci fu nessun intralcio nel tragitto, arrivai al portale in meno di un ora e senza incontrare nessun avversario.

Quando giunsi alla mia meta lo vidi...

Uno squarcio identico a quello da cui tutto era iniziato.