*Flashback*
Cinque anni prima

<< Senti Matt, ma tu conosci quella ragazza? >> mi chiese Jonathan, il mio compagno di classe indicando
Madeline.

<< È la mia vicina di casa e migliore amica, ma perché me lo chiedi?>> chiesi sospettoso.

<< È veramente molto carina. Me la presenti? >>.

"Assolutamente no!" Avrei voluto dirgli, ma non lo feci.

<<Ehi, Mads!>> la chiamai un pò esitante.
Appena sentì la mia voce, si girò nella mia direzione e mi regalò uno di quei splendidi sorrisi, che riservava solo a me.

<<Ho detto veramente carina? Mi correggo. È veramente molto bella!>> Aggiunse sotto voce Jonathan dandomi una gomitata nel fianco, mentre Madeline, si stava avvicinando a piccoli passi verso di noi.

Jonathan aveva ragione.
Madeline era la ragazza più bella di questo liceo.
Anche se non osavo ammetterlo a voce alta o con gli altri.

Ed oggi lo era ancora di più.
Indossava un vestito lungo bianco che si intonava perfettamente al suo viso
Pallido.
I suoi lunghi capelli neri che solitamente teneva legati, erano sciolti e le incorniciavano delicatamente il viso.
Sembrava un Angelo.

<<Ciao Matt! >> Disse allegra scuotendomi dai miei pensieri.

<<Ciao Mads, vorrei presentarti...>>

<<Jonathan, piacere di conoscerti!>> S'intromise, senza nemmeno lasciarmi il tempo di finire la frase.

<<Madeline, piacere mio!>> rispose lei un po' intimidita.

<<Matt mi ha parlato cosi tanto di te che non vedevo l'ora di conoscerti!>> Aggiunse subito accennando quel fastidiosissimo sorriso che solitamente usava per catturare l'attenzione delle altre.
Ma che stronzate stava dicendo?
Figuriamoci!

Non avrei mai parlato di Madeline ai miei amici! Figuriamo a lui.

Lei arrossì visibilmente e si arrotolò una ciocca di capelli sul dito.
Lo faceva ogni volta che era nervosa.

<<Sei ancora più bella di quanto mi aspettassi >> Continuò questo prendendo tra le mani una ciocca dei suoi capelli.

<< G-Grazie, sei molto gentile >> Rispose balbettando per poi abbassare lo sguardo sul pavimento.

Cos'erano queste reazioni esagerate?
Io le facevo i complimenti sempre, e con me non ha mai fatto cosi!
La cosa m'infastidì molto.

<< Senti, che ne dici se un giorno di questi, ti invito a mangiare un gelato? >> Chiese infine senza troppi giri di parole.
Eh no, ora stava davvero esagerando.

Mi venne voglia di cancellargli quel sorriso da ebete che si era dipinto in faccia con un bel pugno.

<<Ecco, io non...>> rispose lei guardandomi come se stesse cercando la mia approvazione.

<<Non può!>> Dissi bruscamente <<Su Madeline mi sono ricordato di quella cosa che dovevo assolutamente mostrarti. >> Decisi finalmente di intromettermi.

L'afferrai per una mano e la trascinai poco più lontano.
Vicino ad un albero dove stava appesa una vecchia altalena.

<< Si può sapere cosa ti è preso prima? >> Chiesi veramente infastidito.

<<Che cosa intendi?>> Mi domandò come se non capisse davvero di che cosa stessi parlando.

<<Non fare finta di non capire! Jonathan ci stava provando con te e tu ci stavi alla grande! >> L'accusai passandomi furiosamente la mano tra i capelli.

<<CHE COSA?! Non è assolutamente vero! Cercavo solamente di essere gentile visto che è un tuo amico!>> Si arrabbiò.

Incrociò le braccia al petto e appoggiò la schiena contro il tronco dell'albero.

Amico? Jonathan? Da oggi poteva solamente sognarselo.

<<Non è assolutamente vero eh? Allora quel "g-grazie sei molto gentile" che cosa voleva dire?>> dissi imitando la sua voce, ovviamente storpiandola.

<< Prima di tutto io non parlo cosi! E seconda cosa mi ha fatto un complimento! L'ho solamente ringraziato. >>.

<< Anche io ti faccio i complimenti, però con me non hai mai balbettato né arrossito!>> Dissi infine, pentendomi subito di averlo detto.

<< AH! Quindi è questo il problema! Sei geloso!>> Rispose, mentre un sorriso divertito le dipinse il volto.

Io geloso?
Di lei?
Sciocchezze.

<<Io non sono geloso!>>.

<<Il tuo atteggiamento dice il contrario! >> Esclama con il tono di chi la sa lunga.

<<Ti stai sbagliando di grosso! Non potrei mai essere geloso di te. >> Dissi cercando di convincere più me che lei.

<< Ah no? Va bene. Allora vado da Jonathan e gli dico che accetto volentieri il suo invito di andare a prendere il gelato con lui. Poi magari chissà, forse mi bacerà anche!>> Mi provocò facendo due passi in avanti come se stesse per andare davvero da lui.
Mi stava facendo innervosire di
Proposito.
Cosa che non era assolutamente da lei, da dove proveniva improvvisamente tutta questa audacia?

Rimasi impalato per non so quanti secondi, poi senza nemmeno volerlo, le mie gambe si mossero da sole.
Ed in un attimo, mi ritrovai davanti a lei imprigionandola con le braccia contro l'albero.

<< Non dire mai più una cosa del genere! >> Dissi minaccioso a circa due centimetri dalle sue labbra.

<< A...ltrimenti? >> disse con voce spezzata. Mentre io, pericolosamente, mi feci più vicino.

Talmente vicino che riuscii a sentire il suo respiro solleticarmi la faccia.

<< Fidati Mads, è meglio che tu non lo sappia >> Le sussurrai cambiando traiettoria verso il suo orecchio.

Le posai infine un bacio sulla fronte prendendola alla sprovvista e
mi allontanai maledicendomi.

Dimostrando cosi non solo a lei, ma anche a me stesso di essere davvero geloso.

Che cosa mi stava accadendo?