Capitolo 40
Siamo seduti nella sala da pranzo.
Sento tutti gli occhi puntati addosso è la colpa è di Matt, che a proposito si sta comportando come se non fosse successo assolutamente niente.
È tutto felice e sorridente mentre chiacchiera con il padre.
Solo io sono a disagio qui?
Io e il mio di padre,che non fa altro che lanciargli occhiate mortali.
E questa volta mi unisco volentieri a lui.
<<Allora, da quanto va avanti questa storia?>> dice improvvisamente cogliendoci tutti di sorpresa.
<<Caro...ne abbiamo già parlato >> lo ammonisce mia madre.
<<No Emily. Madeline è già stata male una volta per lui.Voglio sapere che intenzioni ha con mia figlia!>>
<<Papà...>> Dico tra i denti sentendomi in imbarazzo.
<<Credi davvero che non ce ne eravamo accorti? Tu non avresti mai lasciato New York senza un motivo. Poi quando ho visto le lettere che ti spediva Matt nella spazzatura ho collegato tutto quanto!>> Risponde spavaldo.
<<Non avresti dovuto esagerare con il vino, lo sai che non reggi l'alcol!>> Lo rimprovera mia madre.
Tutto questo sotto lo sguardo dei Taylor che se la ridono sotto i baffi.
<<Beh, ora sappiamo da chi hai preso>> Mi sussurra Matt all'orecchio, ed io in risposta lo colpisco sotto il tavolo con un calcio.
<<Allora Matt che intenzioni hai con mia figlia?>> Riparte all'attacco.
<<Su figliolo rispondi a Derek>> Lo sollecita il padre ridendo insieme alla moglie.
<<Si Matt, rispondi ai nostri genitori.>> Mi unisco a loro dipingendomi un sorriso malefico in faccia.
Mentre lui si trova chiaramente in difficoltà.
Voglio proprio vedere cosa risponde.
Matt's pov
Penserà sicuramente che mi trovo in difficoltà e invece non è assolutamente così.
Non ho motivo di nascondere i miei sentimenti di fronte ai suoi e ai miei genitori.
Anche perché è evidente, lo è sempre stato.
<<Signor O'Brien...>> Comincio a dire <<Se pensa che mi prenda gioco di sua figlia si sbaglia di grosso. Non è mia intenzione farlo. Le posso assicurare che sono molto serio nei suoi confronti, e per quanto riguarda la nostra relazione...>> Faccio una piccola pausa per guardarla negli occhi mentre lei se è possibile, diventa ancora più rossa <<Voglio soltanto lei. È lei quella che ho sempre voluto.>> Concludo con il padre che annuisce a ogni parola che ho detto.
<<Ben detto figliolo!>>aggiunge mio padre dandomi una pacca affettuosa sulla schiena.
<<Io ed Emily l'abbiamo sempre saputo>> Dice fiera mia madre <<Sin da quando eravate piccoli, abbiamo visto quel legame, quella intesa che solo poche persone riescono a creare. Bastava uno sguardo o un gesto e Madeline lo capiva al volo, anche più di me che sono sua madre>> Spiega con gli occhi lucidi.
<<Hai proprio ragione!>> aggiunge sua madre asciugandosi gli occhi mentre lei sorride timidamente.
<<È l'unica figlia che ho Matt, trattala male e sei finito!>> Mi minaccia il padre sbattendo il bicchiere di vino sul tavolo rovesciandone metà.
<<Gelosone! Madeline ha vent'anni ormai, non è più una bambina. E poi Matt è un bravissimo ragazzo, è cresciuto sotto i nostri occhi. Falla finita e smettila con quel vino accidenti!>> Lo rimprovera la moglie per la terza volta.
La famiglia O'Brien è uno spasso, starei in loro compagnia per ore senza mai annoiarmi.
Con loro la risata è assicurata è uno dei motivi per cui la mia famiglia gli adora, si completano a vicenda.
<<Siamo cosi fieri di te, tra una settimana partirai e realizzerai il tuo sogno, ancora non riusciamo a crederci. >> Continua a dire mia madre mentre mio padre sorride fiero alle sue parole.
Sono molto orgoglioso della mia famiglia, senza il loro appoggio non sarei riuscito a realizzare niente.
Mi hanno sempre dato la forza e il sostegno per fare qualunque cosa.
E poi c'è lei, che è più importante di qualsiasi altra cosa.
Se mi dicesse "resta non partire" lo farei senza nemmeno pensarci.
Ma so che non lo farà.
Per questo ho intenzione di chiederle di venire via con me.
Solo che non so come chiederglielo.
Qui ha la sua famiglia, la sua vita.
Sono un'egoista a volerla solo per me, ma ho bisogno di lei come l'aria che respiro.
Non so quando sono diventato dipendente da lei, ma non riesco a stargli lontano.
Due anni sono lunghi, so che ho parlato della cazzata di vederci negli week-end o su Skype ma ero preso dall'euforia del momento.
La verità è che non riesco a stargli lontano, nemmeno per un secondo.
E la cosa mi spaventa non poco.
<<Più tardi devo assolutamente parlarti, devo dirti una cosa importante >> Le sussurro all'orecchio e lei annuisce.
<<Anche io devo assolutamente parlarti>>
Le prendo la mano e ne bacio il dorso.
<<Ti ho mai detto che sei bellissima?>> Le dico serio.
<<Matt Taylor, stai per caso flirtando con me?>> Mi chiede scoppiando a ridere.
<<Può essere, ma sto dicendo la verità. In più sto morendo dalla voglia di baciarti.>>
<<Beh non farlo, altrimenti mio padre ti sbrana vivo.>> E lancia uno sguardo nella sua direzione.
<<E dire che mi conosce da una vita, pensavo fosse felice per noi.>>
<< A lui non interessa che sei Matt Taylor, sbrana chiunque mi si avvicini. Pensa che una volta mi ha detto che vorrebbe che mi sposassi verso i quarant'anni.>> Confessa scoppiando a ridere.
<<E tu che gli hai risposto?>>
<<Che non mi sposerò mai, ovvio.>>
<<Ah, quindi se io un giorno volessi sposarti mi diresti di no?>> Fa finta di pensarci su e poi sorride.
<<Ti direi che non mi dispiacerebbe diventare una Taylor ma che non posso farlo perché darei un dispiacere a mio padre>>
<<Ah si? Va bene. Allora sarai una di quelle vecchie zitelle circondata da gatti, perché se non ti sposo io, non lo farà nessuno>> Dico fingendomi offeso.
<<E chi lo dice? Magari mentre sarai via a Londra conoscerò un ragazzo bellissimo con cui mettere su famiglia.>> Se ne esce. Ed io non so se sta scherzando o se sta dicendo il vero.
Ma la sua frase mi fa parecchio incazzare.
<<No, se ti porto via con me>> Dico infine mentre quello che sta bevendo le va di traverso. Come al solito.
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