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Capitolo 32

Matt's pov

Passo la palla ad Evan, mi libero dagli avversari e corro verso la zona d'attacco.
Con la coda dell'occhio lo vedo avanzare velocemente palleggiando verso di me.
Non c'è nemmeno bisogno che io gli faccia cenno, che la palla mi arriva subito tra le mani, in un passaggio perfetto.
La nostra intesa sul campo è ottima. Oggi più del solito, forse perché la sfida finale è alle porte.

Prendo lo slancio e schiaccio. Ed è subito canestro.

<<Sei canestri di fila! Sei grande amico. Il bacio di prima ti ha dato proprio la carica>> Dice alludendo ad un'ora prima quando ho baciato Madeline di fronte a tutta la mensa.
Non so che diavolo mi è preso.
Ma non riuscivo ad andarmene senza baciarla.
Per un momento mi ero dimenticato di trovarmi in mensa, poi ho pensato che fosse una buona occasione per sottolineare il fatto che lei è mia.

<<Come hai potuto tenermi nascosta una cosa così importante? Da quanto state insieme? Cazzo, sapevo che c'era qualcosa sotto, dato che in questi ultimi giorni eri piuttosto strano. E con strano intendendo dire che eri allegro e più sorridente del solito, non eri del tutto concentrato agli allenamenti e canticchiavi sotto la doccia!>> Sembra una donna quando parla in questo modo.

"Parla proprio quello che arrossisce e canticchia sotto la doccia! Io e la tua virilità ci prendiamo le ferie, ti avviso!"

<<Punto uno: Non stiamo ancora insieme, ci stiamo frequentando. Punto due: Io non canto sotto la doccia! E punto tre: Non per forza deve c'entrare lei con il mio stato d'animo.>>

<<Beh le varianti erano due: O lei o la droga. Ma non ho visto buchi nel tuo braccio quindi c'entrava per forza lei!>> E lo dice come se avesse un senso la sua teoria.

<<Quanto sei coglione!>>

<<Okay, ragazzi per oggi basta cosi, potete andare a lavarvi!>> Dice il coach sistemandosi il berretto sulla fronte. <<E tu Matt, se giochi cosi anche nella partita di sabato,avrai buone probabilità di essere selezionato per la squadra di Boston>> Aggiunge richiudendosi poi nel suo ufficio.

Entro nello spogliatoio, mi libero dalla divisa e corro sotto il getto bollente della doccia lasciando fluire i pensieri.
Il Boston era il mio obiettivo.
Ma ora non ne sono più tanto sicuro.
Voglio puntare più in alto.

Chiudo gli occhi e mi rilasso.
Il calore avvolge il mio corpo ed inevitabilmente, come ogni volta il mio pensiero va a lei. Ormai non faccio altro, è un punto fisso e costante, come se avesse preso radici nei miei pensieri e fiorisse piano piano, scatenando in me sentimenti sempre più difficili da ignorare.

Quando sto per chiudere il rubinetto della doccia, all'improvviso sento due braccia circondarmi i fianchi.
Appoggia il petto nudo contro la mia schiena e trattengo il fiato.
Mi deposita piccoli baci lungo tutta la spina dorsale per poi risalire mordicchiandomi  il lobo dell'orecchio.

In un primo momento credo di sognare ad occhi aperti, perché non è la prima volta che immagino Madeline con me sotto la doccia.

"Non che la cosa mi dispiaccia, ma se quella ragazza scoprisse quanti film mentali ti fai al giorno, scapperebbe a gambe levate."

Ma poi le sue mani diventano più audaci, graffiano ed esplorano ogni centimetro del mio corpo, e mi rendo conto che non è una finzione.
È tutto reale!

<<Madeline...>> Sussurro il suo nome. 
Mi giro lentamente e sobbalzo quando scopro che in realtà è Hellen e non lei.

<<E tu che cazzo ci fai qui?>> Chiedo furioso. Afferro un asciugamano, me lo lego intorno alla vita ed esco sedendomi su una delle panche in legno.
Mi passo una mano tra i capelli fradici sistemandomeli all'indietro mentre lei se ne sta immobile, completamente nuda guardandomi maliziosa.

<<Allora, sei rimasta sorda? Che cazzo ci fai qui?>> Sono seriamente incazzato, questa ragazza è completamente andata! Sembra una fottuta psicopatica.

<<Perché sei così arrabbiato? Pensavo  ti facesse piacere...>>

<<Hai pensato male Hellen! E per l'amor di Dio mettiti qualcosa addosso e va subito fuori di qui prima che perda la pazienza!>>

<< Shhh, non fare il cattivo con me...che ne dici di finire quello che abbiamo iniziato nella doccia? So per certo che non ti sono indifferente, il tuo corpo continua a volermi, sei tu che ti ostini a negarlo...>> Sussurra ad un centimetro dalle mie labbra. 
Se pensa che io sia ancora attratto da lei, si sbaglia di grosso.

<<Hellen, va via prima che perda del tutto la pazienza. Lo vuoi capire per una buona volta che non voglio avere niente a che fare con te?>> Sbuffo sonoramente e mi allontano verso gli armadietti.

<<Lascia che ti mostri che ti stai sbagliando...>> E mi bacia prendendomi alla sprovvista.
Rimango stordito per circa tre secondi poi la allontano bruscamente.

<<Ma sei impazzita? Prova a baciarmi ancora e giuro che dimentico che sei una ragazza!>> Sussurro a denti stretti stringendo i pugni.

<<È per via di quella troia che hai baciato in mensa vero? Per questo non mi vuoi più!>> Urla isterica.

<<Non ti ho mai voluta Hellen, fatene una ragione.>> Mi sta portando all'esasperazione. Giuro.  <<Ah, e se la chiami ancora troia ti assicuro che avrai a che fare con me!>> Aggiungo sbattendo l'armadietto con un po' troppa forza.

<<Osi anche difenderla davanti a me! Come cazzo ti permetti!>> Ma chi cazzo si crede di essere questa qui?

<<Certo che la difendo. È la mia ragazza.>> L'ho detto davvero?

<<L-la tua ragazza?>> Ripete balbettando <<Ma io pensavo che noi..>>

<<Noi che cosa? Ti ho ripetuto un milione di volte che non m'interessi. Che sei stata solo una scopata di cui mi sto pentendo amaramente e se vuoi te lo ripeto ancora se non riesci a comprenderlo affondo!>>

"Veramente sono due le volte che te la sei portata a letto!"
Vuoi continuare tu il discorso per caso?

"No, sbrigatela da solo. Avvisami quando questa pazza isterica ha finito cosi la rispedisco allo zoo, da dov'è scappata!

<<Stai mentendo, non ti sono del tutto indifferente, nella doccia hai reagito al mio tocco!>>

<<Sto mentendo dici?>> Dico afferrando l'asciugamano che ho ancora intorno ai fianchi e lo butto per terra rimanendo completamento nudo sotto il suo sguardo. <<Vedi l'effetto che mi fai Hellen?>> Le domando ma non ricevo nessuna risposta.
Fa per aprire bocca come per dire qualcosa ma poi la richiude.

<<Ora va via prima che ti butti fuori con la forza>>.

<<Non finirà qui Matt! Pagherai la mia umiliazione fosse l'ultima cosa che faccio. Te lo posso giurare! >> Raccoglie i suoi vestiti sparsi in un angolo e se ne va sbattendo i tacchi sul pavimento in legno
Mai vista una ragazza più svitata di lei, ve lo posso assicurare!

Esco dalla palestra ormai completamente vuota.
Madeline ha finito i corsi da un pezzo ed io sono piuttosto in ritardo.

Attraverso il cortile di corsa, e non appena arrivo nel parcheggio, la vedo seduta sul cofano della mia auto con le braccia incrociate al petto e la faccia incazzata

<<Scusa, ci ho messo più del previsto!>> Tento di giustificarmi.

<<Oh, lo so benissimo. Ho visto Hellen uscire dal tuo stesso spogliatoio completamente nuda.>>
Ed il tono della sua voce non promette nulla di buono.

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