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Capitolo 28

<<La tua ragazza?>> Chiedo guardandolo come se fosse pazzo.

"Ma come? Non ti ricordi? Alla cameriera hai detto che lui è il tuo ragazzo."'
Oh merda! Ora ricordo.

<<M-ma quello l'ho detto perché...io non volevo insinuare che...
oh accidenti! Scusami davvero...>>

<<A me non dispiace che tu lo abbia detto Madeline, anzi! Io vorrei davvero che...>>

<<Andiamo a mangiare questo gelato allora?>> Lo interrompo bruscamente.

<<Si, Certo...>> Dice infine guardandomi in modo strano.
Allacciamo la cintura di sicurezza e finalmente ci avviamo verso il Central Park, che non è nemmeno lontano dal punto in cui ci troviamo ora.

Dopo circa venti minuti arriviamo a destinazione.

<<Intanto che parcheggi io vado a prendere i gelati okay?>> Dico scendendo dalla macchina senza nemmeno aspettare la risposta.
Lo sto facendo di nuovo cavolo, sto scappando ancora. Ma da cosa? È soprattutto perché?
Perché quando mi trovo alle strette scappo sempre?

"Non stai bene con la testa, ecco perché!"

Entro nella gelateria e mi guardo intorno con gli occhi a forma di cuore.

"Lo sai che è una cosa scientificamente impossibile vero?
Zitta, era per spiegare che sono finita in paradiso.

Ad ogni modo, ci sono cosi tanti gusti che non so nemmeno cosa scegliere.
Ecco, vedete? Sono in difficoltà persino a scegliere un gelato!
Figuriamoci per altro.
Figuriamoci in una relazione con Matt Taylor, il ragazzo più ambito della scuola.

"Dimentichi ex migliore amico, che ti conosce meglio di chiunque altro, che saprebbe dirti pure il colore delle mutande che indossi!"
Tu si che sai come sollevarmi il morale!

"Quello che voglio dire è che lui sa esattamente come sei fatta, ti conosce da praticamente una vita! E malgrado questo gli piaci comunque. Quindi dove diavolo è il problema?"

Ehi! Che cosa vorresti dire con "malgrado questo gli piaci comunque"?

"Diamoci la verità: Sei completamente fuori di testa, già dal fatto che stai qui a parlare con me, ovvero con te stessa invece di ordinare questo benedetto gelato! Oltre a questo non sei per niente femminile ne graziosa! Hai il carattere di un uomo nel corpo di una donna e sei fottutamente maldestra! Tralasciando il fatto che ti comporti come una ragazzina e che sei anche sfigata con zero vita sociale. Quindi Madeline dovresti seriamente ringraziare Matt."

Alla faccia del ferire i sentimenti altrui.

<<Due coni per favore. Uno al gusto di fragola e yogurt e l'altro con menta e frutto della passione>> Ordina Matt alle mie spalle.

"Vedi? Lui sa sempre quello che vuole! E lo sa anche per te a quanto pare."

Ed io non faccio altro che pensare a che razza di abbinamento ha scelto!
Menta e frutto della passione? Jamais!

<<Perché proprio menta e frutto della passione?>> Gli chiedo gustando il mio gelato.

<<Perché mi piace sperimentare cose nuove>> Mi spiega.

<<E perché a me hai preso fragola e yogurt? Sai benissimo che i miei gusti preferiti sono...>>

<<Cioccolato e Amarena>> finisce la frase per me. <<Lo so bene Mads.>>

<<E allora perché...?>>

<<Perché ho scelto questi gusti? Perché tu hai paura di provare cose nuove Madeline>>

<<Non è vero...io non ho...>> Okay è vero.
Ogni volta che entro in gelateria sono decisa e disposta a cambiare gusto, nella mia testa faccio un sacco di combinazioni, giuro!
Ma quando mi pongono la fatidica domanda "che gusto vuole?" Il panico s'impadronisce di me, mille domande del tipo "E se non mi piace?"
"E se poi mi pento?"
Mi invadono il cervello e cosi finisco sempre con l'ordinare i soliti gusti che mi accompagnano da una vita.

<<Ah no? Okay,allora dimmi qual era la tua scelta iniziale.>>

<<Fior di latte e gianduia >> Rispondo senza esitare.

<<E se non fossi arrivato io, cosa avresti preso?>> Mi sembra tanto di giocare a "Chi vuol essere milionario"
Spero tanto di vincere un milione di dollari rispondendo a questa domanda.

<<Fior di latte e gianduia?>>

<<La verità Madeline.>> Mi fulmina con lo sguardo e dico addio al mio milione.

<<Uffa e va bene! Avrei scelto il
Solito. Cioccolato e Amarena, contento?>> Svuoto il sacco sbuffando.

<<Non ancora. Ora dimmi, questo nuovo gusto ti piace?>> Ma doveva voleva arrivare?

<<Si, mi piace, è veramente buono!>> Ammetto. Potrebbe diventare il mio nuovo gusto preferito.

<<Quindi qual'è la morale della favola?>> Ah, perché c'è una morale?

<<Lasciarti prendere il gelato anche per me?>>

"Quanto sei stupida da uno a dieci? Cento."

<<Sono allibito! Io cerco di farti un discorso serio e tu te ne esci con certe frasi. Cosa devo fare con te?>> Dice fingendosi offeso.

"Io un'idea ce l'avrei!"

<<Okay, okay, la smetto. Qual'è la morale?>>

<<La morale è che nella vita bisogna correre il rischio di rimanere delusi.
Che vale la pena provare cose nuove, ignorando a volte la ragione, perché la scelta che hai fatto potrebbe sorprenderti piacevolmente. Come il gelato in questo caso.>> Bello, sportivo e anche intelligente. Cosa si può volere di più dalla vita?

<<Perché ho la sensazione che non stai parlando solo del gelato?>> Gli chiedo sedendomi su una panchina. E lui per tutta risposta mi sorride enigmatico.
Se voleva farmi sentire stupida e ignorante ci è riuscito.

<<Giochiamo al gioco delle dieci verità?>> Chiede ad un tratto.

<<Che cosa sarebbe?>>

<<Io ti faccio dieci domande e tu mi devi rispondere sinceramente ad ognuna di esse>> Mi spiega allungando un braccio sullo schienale della panchina.
È un invito? Devo sedermi più vicina o appoggiare la testa sulla sua spalla?
Nel dubbio faccio entrambe le cose.
Scivolo sulla panchina e appoggio la testa sulla spalla mentre lui mi accarezza il braccio, lentamente.

<<Okay, ci sto! Ma devi rispondere anche tu.>>

<<Perfetto! Dunque prima domanda: L'episodio più bello della tua adolescenza, qual'è stata?>> Ed il gelato mi si scioglie magicamente tra le mani.
Cominciamo bene!

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