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Capitolo 24

Matt's pov

Non ci credo.
Giuro che ancora non riesco a crederci.
Mi metterei a ballare dalla gioia.

Mi sento cosi felice.
Talmente felice da farmi schifo da solo.
Da quanto tempo non mi sentivo in questo modo?
Da tanto, tantissimo tempo.

Mi sento invincibile.
Sento che potrei fare qualunque cosa se c'è lei al mio fianco.

"Mi stai dando il voltastomaco. Poni fine alle mie sofferenze. Ora!"

La sua sola presenza riesce a riempire tutta questa casa.
La sua presenza riesce a riempire questo vuoto che piano piano si sta chiudendo.
Sono completamente in balia di questi sentimenti che ancora non so dove mi porteranno.

Ma voglio mettere in gioco tutto me stesso e puntare tutto su di lei, perché si sa, l'amore è un gioco d'azzardo e solo chi si mette in gioco fino alla fine ha probabilità di vincita.

Quindi si, voglio che sia la mia ragazza.
Voglio poter dire a tutti che lei è mia.

<<Mads?>> La chiamo appoggiando una mano sotto il mento.
Sono in questa posizione da almeno mezz'ora.
Indossa il grembiule rosso di mia madre e sta armeggiando tra i fornelli.
E lo ammetto questa visuale mi piace da morire visto che non faccio altro che fissarle il culo che ondeggia a ogni movimento che compie tagliando le verdure.

"Sembri un cane che sbava su un osso! Datti un contegno, animale!"

<<Mi hai chiamata?>> Chiede girandosi lentamente verso di me.
Quanto cazzo è bella?

Indossa un paio di jeans neri con qualche strappo sulle ginocchia che le fascia le gambe e il sedere alla perfezione.
Maglione color beige con una scolatura a V ed i capelli leggermente ondulati sulle punte.
Non ha nemmeno un filo di trucco in faccia ed è semplicemente meravigliosa.

<<Senti...mi stavo chiedendo...ti andrebbe di uscire con me una di queste sere?>> Domando grattandomi la nuca nervoso.

Vi sorprenderete, ma io non ho mai chiesto a nessuna ragazza di uscire, lei è la prima.
Di solito non le corteggio nemmeno.
Mi basta uno sguardo, un sorriso e fanno tutto loro.
Non lo dico per vantarmi, ma solo per farvi capire quant'è importante per me.

<<U-uscire con te?>> Ripete sconvolta.
Manco le avessi chiesto di riprodurci.

"La corte non ha nessuna obiezione. Anzi la corte approva eccome!"

<<Mi piacerebbe portarti a cena fuori e...fare tutte quelle cose che si, insomma...fanno le persone che si piacciono!>> Spiego un filino imbarazzato.

"Mi sembra di stare alle elementari, giuro!"

<<C-che tipo di cose intendi esattamente?>> Dice balbettando e gli viene immediatamente un attacco di tosse.
Oddio, non avrà pensato che...

<<Oddio, no! Intendevo cose del tipo tenerci per mano, andare al cinema e cose di questo tipo! Non intendevo...>> Mi affrettato a spiegarle e lei arrossisce di colpo.
Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e riprende a tagliare le verdure.

<<Si, va bene.>> Dice infine.

<<Va bene cosa?>>

<<Mi piacerebbe uscire con te, Matt.>> Dio, quanto amo il suono del mio nome sulle sue labbra.

<<Davvero?>> Dico avvicinandomi alle sue spalle.
Le circondo la vita con le braccia e le sfioro il collo con le labbra.
Amo il profumo della sua pelle.
Riesce a mandare in tilt tutti i miei sensi.

<<Matt...>> Sussurra girandosi verso di me.
Mi scontro con i suoi occhi verdi e rimango senza respiro.
Mi guarda con così tanto... amore?
Non so dirlo.
Ma qualsiasi cosa sia, mi fa letteralmente perdere la testa.

"Stai diventando uno sdolcinato di merda Matt, sappilo!"

Lo so, e non me ne frega un cazzo. Sono felice.

La sollevo da terra e la metto sul bancone della cucina e finalmente la bacio.

La bacio con trasporto, con necessità, come se ne dipendesse della mia vita.

La sentito gemere contro la mia bocca e non capisco più niente.
Spengo il cervello.
Spengo i pensieri che al momento mi sembrano soltanto rumori molesti e mi concentro su di lei.
Sulla nostre labbra che combaciano alla perfezione.
Sulle nostre lingue che si muovono come se fossero una cosa sola.

<<Cristo...se gemi ancora cosi io...>> Le sussurro tra un bacio e l'altro.
Arrossisce in risposta e curva gli angoli in un sorriso malizioso, come se volesse provocarmi.
Ed io al momento sono serissimo, cazzo!

Per fortuna c'e il bancone della cucina a separarci.
E non può accorgersi dell'effetto che ha su di me, anche soltanto a baciarla.

"Dell'effetto che ti provoca nei pantaloni, vuoi dire!"

Grazie per averlo specificato, insomma.

Mi stacco da lei prima che sia troppo tardi.

E mi allontano mentre tieni ancora gli occhi chiusi.
Non appena gli apre io corro già su per le scale.

<<Dove stai andando?>> Mi urla dietro.

<<A farmi una doccia!>>

Possibilmente fredda.
Molto fredda.

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