Capitolo 17
Matt's pov
Baciarla mi provoca sensazioni che non sono nemmeno in grado di spiegare.
Mi sento come se giocassi a basket.
Mi sento come se schiacci al canestro.
Quei tre secondi di elevazione dal suolo che ti danno la sensazione di volare.
Mi sento allo stesso modo, mi sento come se avessi le ali ai piedi.
Mi sento come se avessi vinto la partita più importante delle mia vita.
E continuo a baciarla incurante della pioggia che ci ha resi ormai fradici.
Ci stacchiamo solo quando rimaniamo senza fiato, per poi ricominciare a baciarci di nuovo.
Nella mia vita ho baciato tante ragazze, ma nessuna, nessuna è mai riuscita a farmi sentire in questo modo.
Nessuna è mai riuscita a farmi sentire le farfalle nello stomaco, nessuna e mai riuscita a farmi battere il cuore nel modo in cui me lo fa battere lei.
Ci stacchiamo solo quando un'auto ci suona il clacson ripetutamente contro.
E l'incantesimo viene spezzato.
Torno con i piedi per terra.
Torno alla realtà e lei è ancora davanti a me con i vestiti fradici.
Con i capelli che le gocciolano sulla faccia, ma con il sorriso più bello che io abbia mai visto.
E la voglia di baciarla ancora è troppa.
Dio, sono già diventato dipendente dei suoi baci e delle sue labbra.
Fanculo le sigarette, i suoi baci saranno la mia dipendenza, il mio calmante.
<<Che cosa mi stai facendo Madeline?>> Le dico sussurrando.
Appoggio la fronte contro la sua e sorrido.
<<Che cosa mi stai facendo tu Matt, io...perché l'hai fatto?>>
<<Perché ho fatto cosa?>>.
<<Perché mi hai baciata?>>
<<Perché morivo dalla voglia di farlo>> Confesso guardandola negli occhi.
<<Non dire cosi...>> Dice arrossendo e abbassando lo sguardo sull'asfalto.
<<Madeline, guardami.>> le ordino sollevandole il mento cosi che mi guardi negli occhi. <<È la verità. Morivo dalla voglia di baciarti. Morivo dalla voglia di sentire il sapore delle tue labbra. Io...>>
<<Tu?>>
<<Penso che sia meglio andare a casa o ci prenderemmo un malanno.>> Dico cambiando argomento.
<<Okay...>>
<<Facciamoci una corsa fino alla mia macchina okay? L'ho parcheggiata qui vicino>> La prendo per mano e ci mettiamo a correre come due scemi pestando anche le pozzanghere.
Questa scena mi riporta alle mente un episodio di dieci anni fa, a scuola quando Madeline per sbaglio è caduta in una pozzanghera.
Tutta la scuola stava ridendo di lei, cosi per non farla sentire in imbarazzo mi ci buttai dentro anche io, ma non migliorai la situazione, anzi era ancora più imbarazzata di prima e mi tenne il broncio tutto il giorno.
Arriviamo alla macchina bagnati e sporchi di fango.
La mia auto farà una brutta fine ma non me ne importa molto.
Sono in uno stato di euforia, di benessere ed è bastato solo un bacio da parte sua a farmi sentire cosi.
Quanto potere ha su di me questa ragazza?
Quante sensazioni nuove riesce a farmi provare?
Ma soprattutto, da quando sono diventato uno sdolcinato del cazzo?
Metto in moto e partiamo.
Durante il viaggio non parliamo molto, forse è in imbarazzo.
Lei guarda fuori dalla finestra, concentrata sulle gocce d'acqua che s'infrangono sul vetro mentre io osservo il suo profilo.
I capelli che le gocciolano sulla pelle disegnando tutto il suo profilo.
Le ciglia lunghe e folte, le labbra rosee e piene e quei meravigliosi occhi verdi.
Dio, è cosi bella.
Scendo con lo sguardo lungo il suo collo scoperto, lungo le sue spalle ed inevitabilmente, i miei occhi si posano anche sul suo seno.
Mi ci soffermo solamente un secondo, ma abbastanza da notare che non indossa il reggiseno.
Deglutisco a fatica e mi concentro sulla strada.
Maledizione. Non dovevo spingermi oltre.
Perché diavolo non si è messa il reggiseno?
Accidenti.
Rivolgo lo sguardo verso di lei e stavolta mi soffermo sulle sue gambe nude lasciate scoperte dalla gonna che si è leggermente alzata.
E ho subito bisogno di una doccia fredda.
Non so è per il bacio di prima o perché ora sembra uscita da un dipinto.
Fatto sta che la trovo terribilmente sexy e mi sto sentendo un maniaco ad osservarla in questo modo.
"Ma tu sei un maniaco Matt! Smettila di sbavare e concentrati sulla strada"
Per fortuna, dopo neanche dieci minuti arriviamo a casa.
Parcheggio davanti al suo cancello e spengo il motore della macchina.
<<Eccoci arrivati>>.
<<Già...B-beh grazie del passaggio, ci vediamo!>> Dice fiondandosi fuori dalla macchina e corre verso casa.
È una mia sensazione o non vedeva l'ora di andarsene?
Sbuffo rumorosamente e vado verso casa mia.
Non appena entro in camera, mi cambio i vestiti bagnati buttandoli nella cesta e mi stendo sul letto fissando il soffitto.
Ultimamente non faccio altro.
Come mi dovrei comportare dopo quanto è successo?
È tutto cambiato tra di noi.
Voglio dire, ora non la vedo solo come la mia migliore amica.
E a dire il vero, ho smesso di vederla sotto questa vesta da un bel pò di tempo.
Credo che lei mi piaccia.
"Credi Matt?"
Cioè, ne sono sicuro.
Lei mi piace. Mi piace più di quanto pensassi, e il bacio di prima ne è stata la conferma.
Ma non so cosa provi lei per me.
Certo, ha ricambiato il bacio ma se si è pentita?
Oh, fanculo.
Se continuo a pensarci e basta non risolverò niente.
Devo sapere cosa prova per me e devo saperlo subito.
Mi vesto in fretta, attraverso la piccola stradina che porta a casa a sua ed eccomi sotto la sua finestra.
La alzo lentamente, senza far rumore ed entro nella sua stanza.
E sento come se fossi ritornato indietro nel tempo.
Mi sento il ragazzino di una volta che si arrampicava dalla sua finestra senza che nessuno lo sapesse, solo per stare affianco a lei, anche solo per un minuto.
Indossa solamente una maglietta lunga fino alle ginocchia e sta girata su un fianco.
Non dorme, sembra assorta nei suoi pensieri, visto che non si accorge nemmeno della mia presenza.
<<Madeline>> La chiamo e si gira lentamente, come se l'avessi appena riportata al presente.
<<Matt...Che ci fai qui?>>
<<Devo parlarti!>>
<<Ora? Non potevi aspettare domani?>> Chiede alzandosi dal letto.
<<Devo saperlo subito Madeline>>
<<Che cosa vuoi...sapere?>>
<<Che cosa provi per me?>> Le chiedo a bruciapelo.
<<Che...cosa provo per te?>> Ripete la domanda come non credesse alle sue orecchie.
<<Io ti piaccio?>>
<<Io...>> E si siede di colpo guardandomi confusa come non sapesse cosa rispondermi.
Fantastico, iniziamo bene!
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