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Capitolo 16

Mi sento la testa pesante e ho anche un lieve capogiro, però mi sto realmente divertendo.
Dopo quasi quattro anni riesco a divertirmi ad una festa, chi l'avrebbe mai detto?
Ballo sulle note di Ed Sheeran - Shape of you.

Amo questa canzone, quindi mi scateno assieme a Sophie ridendo a crepa pelle di Evan che è totalmente fuori tempo.

<<Guai in vista>> Dice ad un tratto Evan allontanandosi barcollando.
Guardo nel punto dove si ferma e intravedo Matt seduto con una birra in mano.
<<Balli con me bellezza?>> Dice ad tratto un tipo alle mie spalle.
Sto per rifiutare ma poi ci ripenso e gli dico di si.
Non so perché, forse è l'alcool che parla al posto mio.
O forse perché volevo che Matt mi vedesse ballare con questo tizio a cui non riesco nemmeno a vedere bene il viso.

"E meno male che non riesci vederlo"

La canzone viene rimpiazzata e viene sostituita da un lento.
Non me ne accorgo nemmeno di come io sia finita tra le braccia di questo tizio, ha una presa ferrea sui miei fianchi e la situazione mi sta dando parecchio fastidio.

Sto per mandarlo a quel paese, ma ecco che intercetto lo sguardo di Matt su di me, quindi faccio quello che non ho mai osato fare in tutta la mia vita.
Muovo i fianchi in modo deciso e sensuale seguendo il ritmo della musica, solo per farlo rosicare, lo ammetto.
Il ragazzo con cui sto ballando, probabilmente ha frainteso la situazione, visto che lo sento appoggiare la mano sul mio fondoschiena.
Mi irrigidisco all'istante e faccio una smorfia di disagio.
Ed in una frazione di secondo lo trovo a terra con Matt che gli inveisce contro.
Ma come diavolo ha fatto?
Ha la super velocità?

"Flash dei poveri!"

Dice una frase che a me pare incomprensibile e in risposta questo si alza e va via.
Al momento non so nemmeno su che pianeta vivo, quindi non chiedetemi cosa ha detto perché non saprei come rispondervi.

<<Ma sei impazzita? Metti che non ero nei paraggi, metti che ti succedeva qualcosa!>> Si rivolge a me, afferrandomi per un braccio.

<<Non è successo niente di grave! Smettila di farti gli affari miei chiaro?>> Rispondo un tantino tramortita ritirando bruscamente la mano e perdendo l'equilibrio. Ma prima di cadere a terra, mi ritrovo stretta contro il suo petto e mille sensazioni mi scoppiettano dentro come fuochi d'artificio.
Perché con lui non provo disagio?
Perché lui riesce a farmi sentire cosi pure con l'alcol che mi circola nel corpo?
Anzi, la sua vicinanza riesce a frastornarmi ed inebriarmi più dell'alcool.
Mi fa perdere completamente la testa.
Rimango immobile per un secondo e poi mi stacco di colpo.

<<Smettila di starmi addosso Matt! Non hai nient'altro da fare?
Che ne so stare con quelle tipe da cui eri circondato ad esempio oppure con la ragazza di cui sei innamorato!>> Sbotto.
Maledizione!
Perché non riesco a tenere a freno la lingua?

<<Che c'è Mads, sei gelosa?>> Chiede con un tono malizioso.

<<Io Gelosa di te?>> Rido isterica.
Lo sono davvero? <<Nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla terra>>.

<<Come al solito, non sei brava a mentire. I tuoi occhi ti tradiscono>> Mi dice accarezzandomi il viso con il pollice.
Ed io mi sento letteralmente andare a fuoco.
Ma non posso lasciarmi ingannare da lui, non posso...

<Lasciami in pace Matt, che cosa vuoi da me eh? Non ti è bastato umiliarmi due anni fa? Vuoi gridare ancora davanti a tutti quanti che non ti piace avermi intorno? Vuoi dire ancora a tutti quanti che mi sopporti soltanto per via delle nostre madri?>> Dico con cattiveria.
Non voglio che oltrepassi il confine che ho tracciato.
Lui mi scatena dentro emozioni che non sono in grado di gestire.
E ho paura.
Ho paura perché sto cominciando a guardarlo con occhi diversi.

<<Madeline ascolta..quella volta io..>>

<<No! Ascoltami tu Matt. E ascoltami bene, quella volta non sono riuscita a dire niente perché ancora non riuscivo a crederci.
Ma stavolta è diverso.
Sai quanto ho sofferto per quelle parole Matt? Sai quanto cazzo può fare male quelle parole dette dalla persona che reputavi speciale? No, non lo sai Matt.
Non lo sai perché io ti ho sempre trattato con il massimo rispetto. Anche quando stavi con quella troia di Jennifer. >> E finalmente riesco a dirgli quello che non sono mai riuscita a dirgli per tutto questo tempo.
Ho dato pure della troia a jennifer? Oddio.

<<Tu non immagini nemmeno le cose che mi ha fatto passare quella stronza, soltanto perché ti stavo accanto. Ma non te l'ho fatto mai pesare, non ti ho mai detto nulla a riguardo. Perché? Perché tu per me eri importante. Importante più di ogni altra cosa, per questo non m'importava cosa mi facesse o cosa mi dicesse. E quando...>> dico  con voce strozzata.
Ricordami tutti quei episodi non è facile. Ma lui deve saperlo.
Deve sapere quanto mi ha ferita.

<<E quando tu hai detto tutte quelle cose è stato come se avessi dato ragione a lei. È stato come se lei avesse avuto ragione per tutto il tempo.
Per questo mi hai ferita profondamente. Ma ora basta okay? Ora non mi devi più sopportare per via delle nostre madri ne per altro. Da oggi Madeline O'brien non esiste più per te>> Annuncio infine con un sorriso forzato.
Il suo viso si trasforma in una maschera di tristezza e sensi di colpa.
Mi fa male vederlo in questo stato,davvero.
Non è stato facile nemmeno per me dirgli tutte queste cose, ma non potevo più tenermele dentro.
E l'alcool mi ha dato il coraggio di farlo anche se dopo questa sera, penso che non toccherò mai più un goccio in tutta la mia vita.

<<Io me ne vado. Addio Matt>> Gli dico sperando che cosa?
Che mi fermi?
Che mi chieda scusa?
Non lo so.
Non so neppure io cosa voglio, so solo che non volevo stare un minuto di più in questo posto.
Mi faccio largo tra la massa di gente ed esco nel giardino e quando sto per uscire dal cancello, mi sento afferrare per un braccio.

<<Non posso lasciarti andare, non questa volta Madeline>>.

<<Matt, lasciami andare!>> Dico cercando di fargli mollare la presa ma lo stringe più forte, ma non forte abbastanza da farmi male.

<<No Madeline, finché non mi avrai ascoltato non ti lascerò andare>>

<<Io, non ti voglio ascoltare okay? Non ho più niente da darti! Quindi o mi lasci andare o mi metto a strillare!>> E avrei strillato sul serio perchè stava cominciando seriamente a farmi incazzare.

<<Ti metterai a strillare? Okay, fa pure!>> E detto questo mi carica in spalla come un sacco di patate e si avvia verso il cancello uscendo in strada, mentre io gli continuo a tempestare di pugni la schiena.

<<Mettimi giù! Subito o giuro che..>>

<<Che cosa? Mi prendi a calci? Non credo tu sia nella situazione adatta per farlo.>> dice divertito.
Quando finalmente si decide a mettermi giù sono già incazzata nera.

<<Brutto stronzo!>> gli dico cercando di mollargli uno schiaffo, ma che riesce ad evitare facilmente.

<<Smettila di fare la bambina, e ascoltami per una buona volta!>>

<<Sei un tale coglione!>> urlo.

<<Come mi hai chiamato?>>

<<Coglione! >> ripeto.

<<Prova a ripeterlo ancora se hai coraggio>> Dice serio.

<<Coglione e anche pezzo di merda, va bene?>>

<<Madeline, smettila sai che non mi piace quando...>>

<<E anche uno stupido puttaniere! Soprattutto putanniere ora che ci penso.>>

<<Oh fanculo, lo hai voluto tu!>> Esclama.

Mi attira a se e mi circonda la vita con le braccia.
Poi inclina leggermente la testa da un lato mentre io rimango immobile perdendomi nei suoi occhi, che ora mi ricordano due nuvole grigie.
Si avvicina lentamente fissandomi le labbra ed infine mi bacia.
Posa le sue labbra sulle mie e le preme leggermente poi rimane immobile, come se chiedesse il permesso di continuare.
Socchiudo leggermente le labbra mentre il mio cuore minaccia di uscirmi dal petto.
E finalmente comincia a muovere la  bocca sulla mia.
Lentamente, come se avesse a disposizione tutto il tempo del mondo.
Rimango immobile, completamente frastornata.
Mentre mille farfalle si depositano nel mio stomaco.
Ed eccola qui, la stessa sensazione che provai a dodici anni, solo più amplificata.

Gli circondo il collo con le braccia e finalmente rispondo al suo bacio.
E mi sento ubriaca.
Ubriaca del bacio che mi sta dando e della sensazione che provo in questo momento.
Non sento nemmeno la pioggia che sta bagnando i nostri corpi, non sento più nulla attorno me.
Ci siamo solo noi due, il suo tocco ed il sapore delle sue labbra di cui so già che non riuscirò più a farne a meno.
Continuiamo a baciarci come se non aspettassimo altro da una vita.
Continuiamo a baciarci con la pioggia che cade a dirotto intorno a noi.
Con l'odore della terra che si mescola col suo profumo e che da ora, ogni volta che pioverà il mio pensiero inevitabilmente andrà a lui, ricordandomi il suo profumo.

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