Ringrazio Odyssea_Owlshade per i consigli.

Aprii lentamente gli occhi,trovandomi davanti il grigio muso di Seader.
-Danny!Danny!Forza,bisogna cercarlo!In fretta Seader!-dissi alzandomi velocemente.
Mi guardai attorno.
Da che parte era andata quella mostruosa ed orribile piovra?
Oh,accidenti!
-Seader!-urlai-Da che parte è andata?
-Meggie-disse lui con calma-Non possiamo farci niente.
Che cosa ha appena detto?
-Ma come ti salta in mente!Dobbiamo cercarlo! E se lo uccidesse?
-Meggie non possiamo!-replicò alzando la voce-Non abbiamo la Perla di Luce. Ti ricordi? Perciò sarebbe tutto inutile contro Atunus e la Perla Oscura.-continuò calmandosi.
-D'accordo!Allora andiamo! Cerchiamo questa Perla!
-Non è così facile.Credo che il colpo in testa ti abbia fatto male.
Ma come...
Mio fratello era in grave pericolo e lui era così...così...pessimista,ecco!
-Ce la faremo! Come abbiamo sempre fatto!
-È difficile,difficile e pericoloso.
-Abbiamo già affrontato altri pericoli!
-Questi saranno più grandi.
Mi stava facendo arrabbiare,mi stava facendo infuriare.
-Smettila di essere così pessimista!
-Oh,Meggie!Non sono pessimista! Sono soltanto realista! Ed è ora che anche tu guardi in faccia la realtà!
Gli voltai le spalle,furiosa,e andai a sfogarmi vicino alla roccia.
Ero talmente arrabbiata.
Mio fratello!
Mio fratello!
Lo uccideranno,se non è già morto per il colpo di quell'orribile creatura traditrice del Regno!
No,ma il signorino Atunus doveva conquistare Atlantide e tutto il Regno Sommerso!
Certo!
Oh,inchinatevi davanti al potere della mia Perla Oscura e bla bla bla altrimenti vi ucciderò e bla bla bla...
Scossi la testa.
Stavo impazzendo.
"Rilassati,Meggie!"
Facile a dirsi,Danny forse morto o futuro morto e mamma imprigionata.
Mi sedetti per un attimo affianco ad un corallo.
Ne presi un pezzetto e cominciai a smangiucchiarlo.
A questo punto potevo lasciarmi andare.
Mi sdrai sul sabbioso fondale.
Lacrime di disperazione si mischiarono all'acqua salata intorno a me.
Chiusi gli occhi.
Desiderai ardemente di trovarmi a casa,stesa sul mio caldo e soffice letto blu mare.
Papà che mi chiamava per la colazione,Danny ad aspettarmi in cucina con davanti un piatto di deliziose brioche al cioccolato.
Danny era sano e salvo,il mio Danny stava bene...
Riaprii gli occhi di scatto.
Capii con tristezza che quello davanti a me non era l'azzurro del soffitto di camera mia.
Di certo lì non c'erano pesci multicolori che nuotavano frettolosamente.
Mi tirai a sedere.
La speranza che tutto fosse solo un tremendo incubo si dissolse del tutto quando vidi,non lontano da me,il mio amico steso sul fondale,tristissimo,probabilmente disperato quanto me.
Lo ammetto,forse avevo esagerato...
No,io non avevo esagerato!
La rabbia saliva,ribollendomi nelle vene.
Ero come un vulcano pronto ad esplodere.
Mi avvicinai alla roccia da cui era sbucata la piovra e comincia a prenderla a codate,tirando pugni alla superficie liscia,dura e fredda.
Non mi importava.
Anche se faceva male,non mi importava.
Il dolore che provavo dentro di me era di gran lunga superiore a quello che stavo sentendo ora alla coda e alle mani.
Ad un tratto,sentii un gemito.
Mi girai verso il mio amico.
Seader non aveva aperto bocca.
Smisi di torturare la roccia e mi misi in ascolto.
Un altro gemito.
Proveniva da dietro la roccia.
Afferrai il coltello che tenevo con me e mi avvicinai cautamente.
Rivivevo per la seconda volta la terribile esperienza del mio incontro con la piovra.
Sbircia dietro.
Non era un mostro.
E credo non fosse nemmeno cattivo.
Un ragazzo,che sembrava avesse la mia età,era steso a terra,sanguinante e con molte ferite aperte su coda,braccia e petto.
Gli ondulati capelli biondi accentuavano la sua pelle abbronzata.
Era davvero stupend...un ragazzo,era un ragazzo.
Sembrava senza vita.
"Hai perso un'occasione,Meggie"
Misi a tacere quel pensiero fuori luogo.
Dovevo cercare di capire se era ancora vivo.
Riposi il coltello e mi avvicinai a lui.
Il ragazzo alzò la testa,aprì gli occhi...prima che una mia involontaria codata di spavento lo stese di nuovo.