-Meggie!-Danny aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola.
O almeno credevo che fosse stato Danny,la voce sembrava la sua.
Intorno a me tutto era scuro,vedevo solo una piccola luce di fronte a me.
Capii che ero caduta in un buco profondissimo.
La luce era l'apertura del buco.
Dovevo solo andare in quella direzione.
Provai a nuotare verso l'alto.
A quel punto un pensiero mi balenò in mente:come facevo a essere caduta,se ero in acqua?
No,non ero caduta,qualcosa mi stringeva la coda,trascinandomi giù,sempre più giù,verso le profondità del buco.
Sentii qualcosa strisciarmi sul petto,per poi arrivare alle braccia,immobilizzandomele.
Oh,no.
Quel qualcosa mi stava arrivando alla gola.
Tra non molto mi sarei ritrovata strangolata con chissà che cosa.
Ecco,tutto finito.
Addio,missione.
Addio,Atlatide.
Addio,mamma.
La città avrebbe dovuto cercarsi altri due gemelli a metà,oppure avrebbe dovuto accontentarsi di uno solo.
No,i gemelli della profezia eravamo noi.
La conclusione era che Atlantide sarebbe rimasta sotto il potere di Atunus,l'usurpatore che governa con la paura,con il terrore,con la morte.
"Scusami,Atlantide"pensai"Scusami mamma,scusami"
Missione fallita.
Le pareti si stavano restringendo,ormai le sentivo,mi sfioravano le braccia bloccate.
Erano dure,fredde,proprio come la morte che stavo per incontrare.
Tra poco tutto si sarebbe concluso.
Non mi sarei più preoccupata della sorte dei cittadini.
Ci avrebbero pensato loro.
"Non puoi abbandonarli,Meggie!"rimproverai me stessa"Lotta,lotta e non arrenderti mai.Vai sempre avanti,sempre."
Iniziai a muovermi,a scuotere la coda,ma il qualcosa non mollava la presa.
Sentivo voci lontane,sembrava chiamassero il mio nome.
In un libro avevo letto che le dame bianche venivano a prendere i moribondi,sussurrando il loro nome.
Le dame bianche,figlie e ancelle della Morte,con le loro dita ghiacciate...
Scossi la testa.
Non erano le dame bianche.
-Meggie!-ripeté urlando Seader.
Lui e Danny dovevano essere agitatissimi.
E come biasimarli?
Stavo per morire!
-Sto piuttosto bene!Per ora!
-Che succede lì sotto?Qui l'apertura si sta restringendo!-mi avvertì mio fratello.
Oh,no,anche questa.
-Qualcosa mi stringe e mi trascina giù!Non riesco a muovermi!
-Qualcosa che stringe,qualcosa che stringe...che trascina...-rifletté il delfino.
-Che succede lì?-chiesi non sentendo più nulla.
-Sono alghe trascinatrici!-sentii,anche se ormai ero molto in profondità.
-Alghe trascinatrici?
-Sì,Meggie,alghe trascinatrici!Lunghissime e altrettanto robuste!
-E come faccio a liberarmi?-ormai le pareti mi stavano comprimendo.
-Stai calma!
-Ma se sto per morire! Come faccio a stare calma!
-È l'unico modo per liberarti,Meggie! Più ti agiti,più stringono!
Non avevo altre opzioni,perciò tentai con il metodo di Seader.
Rilassai i muscoli,lascia cadere le braccia sui fianchi.
La presa cominciò ad allentarsi.
Chiusi gli occhi,cercando di pensare a cose belle e tranquille.
Quando andavamo in spiaggia con papà,i felici compleanni in giardini,circondati dall'affetto di parenti e amici.
Le alghe mollarono la presa,scivolando via da me e ritirandosi verso le profondità.
Ero salva!
A quel punto sentii le fredde pareti sulla pelle:il buco si stava chiudendo,me ne ero dimenticata.
Istintivamente cominciai a salire verso l'alto,nuotando il più velocemente possibile verso la luce,che ormai non si vedeva quasi più,tanto ero lontana dall'apertura.
-Meggie!Meggie,tutto bene?-urlò Danny.
Oh,il mio fratellino.
Quanto avrebbe sofferto se non ce l'avessi fatta?
E papà?
E mamma,che non avevo mai visto?
E i cittadini di Atlantide?
Se fossi morta l'unico ad esultare sarebbe stato Atunus.
La mia morte avrebbe provocato un'intero oceano di lacrime,dolore,sofferenza,disperazione e morte.
Un'oceano di lacrime in cui affogare.
Ironico,dato che le sirene e i tritoni non possono affogare,dato che respirano sott'acqua.
"Sveglia,Meggie"
-Tutto bene?-ripeté Danny.
-Ehm,sì,ora devo solo arrivare all'apertura prima che si chiuda!-risposi senza smettere di nuotare.
Le pareti mi stavano schiacciando.
"Lotta".
Forse ci riesco.
"Lotta e non arrenderti mai".
Sì,ci riesco.
"Vai sempre avanti".
Ci sono quasi.
"Sempre".
Sbucai fuori dall'apertura.
Il buco si chiuse appena l'estremità della coda si posò sul fondale sabbioso.
Cominciai a tossire,squadrando Danny e Seader,sollevati.
Mi sentivo stana,avevo la testa pesante,ero distrutta.
E svenni.
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SpazioAutrice:
Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Spero vi sia piaciuto!
Se vi va commentate e votate,e ditemi che cosa ne pensate!
Vi saluto,a presto,SariMack