Evelyne nuotava avanti e indietro per la sua cella.
Era piccola e stretta.
Si sentiva come un pesce in gabbia.
Era una bruttissima sensazione.
Una sensazione di debolezza.
La sensazione di non poter far nulla per salvare i suoi concittadini,quella di non poter far nulla per salvare i suoi figli.
Sì,Evelyne sapeva della profezia.
Tutto il Regno Sommerso sapeva.
Ma,soprattutto,Atunus sapeva.
E avrebbe fatto di tutto pur di rimanere sul trono di Atlantide.
Trovare la Perla di Luce era già per sé un compito rischioso,figurarsi se a mettere i bastoni tra le ruote c'erano anche i servitori dell'usurpatore!
La principessa ripensò a quando Atunus era arrivato a palazzo.
I cittadini avevano subito riconosciuto la tetra luce della Perla Oscura,racchiusa nello scettro,e si erano subito rifugiati in casa,sperando,forse,in un miracolo.
L'esercito del re aveva tentato di fermarlo,ma era stato sterminato.
Oh,sì,le Perle avevano un potere immerso.
L'uomo era riuscito ad entrare facilmente nella sala del trono.
Nillase era lì,seduto sul trono,e al suo fianco c'era Ingrid.
Nessun altro...se non fosse stato per Evelyne,che ascoltava dalla porta socchiusa,sbirciando il padre e l'uomo che era entrato.
-Nillase!-tuonò-Mi presento,sono Atunus,figlio dell'esiliato Aron.
Pronunciò tutto con rabbia e con una punta di sarcasmo.
-Sono qui per prendere ciò che mi spetta-continuò.
-Io non ho fatto nulla a tuo padre,Atunus! Lui è stato esiliato!
-È stato esiliato per colpa tua,vecchio!Io voglio il mio trono!-gridò.
Gli occhi gli si erano accesi di una strana luce rossa.
-Mai!-urlò Nillase.
-Ho detto:io voglio il mio trono!-ripeté più forte.
Puntò lo scettro contro il re e la regina,la quale si era avvicinata a lui come per proteggerlo.
Una nera luce investì Nillase ed Ingrid,che si trasformarono in polvere,dissolvendosi in una nuvola color pece.
Evelyne aveva gridato,piano,molto piano,ma nel silenzio della sala Atunus l'aveva sentita.
Puntò lo scettro contro la porta,la quale si aprì,mostrando una bellissima sirena dalla coda argentea.
-Chi abbiamo qui?Chi sei,dolcezza,la figlia di Nillase,vero? La principessina di Atlantide?
Lei non rispose.
-Sai-continuò-ora mi sento molto generoso,e non ti ucciderò. Nelle segrete!-urlò.
Con grande sorpresa e terrore di Evelyne,due grossi squali entrarono,trascinandola nelle prigioni dei sotterranei.
Pianse?Parecchio.
Per suo padre?No,non era mai stata legata a lui. Aveva abbandonato sua madre e aveva costretto lei a lasciare i gemelli.
Durante la sua prigionia vedeva solo un silenzioso squalo che veniva a portarle qualche alga.
Non sapeva che fine avevano fatto gli abitanti,il suo fedele delfino Seader,i suoi amati gemelli.