Danny
Poteva eccome...continuavo a ripetermelo nella mente.
Se Adrian fosse davvero al servizio di Atunus? E se fosse venuto per spiarci?
Se,trovata la Perla di Luce, mi...cioè, ci avrebbe tradito? Sarei morta per colpa sua?
-Meggie! Sbrigati!-urlò Seader.
Mi accorsi in quel momento di essere parecchi metri dietro al delfino e al mio...no,non era il mio,ragazzo.
-Arrivo,calmati!-urlai io,più acidamente di quanto mi aspettassi.
-A stavi pensando?-mi chiese Adrian,con un dolcissimo sorriso stampato in volto.
Non potevo dirgli la verità,ovvio che non potevo.
-A...ehm..a...quanto fossero buone le alghe che ho mangiato prima!-risposi,arrossendo.
Ok,lo ammetto,non ero brava a mentire,e di certo quest'avventura non mi rese migliore in quel campo.
Fin da piccola avevo sempre detto la verità,anche su cose che non avevano alcuna importanza e quando mio fratello tentava di fare un piccolo scherzo a papà.
Già,ecco perché ormai Danny si ero arreso ad avermi come complice nelle sue marachelle e perché papà contava sempre su di me per scoprire l'inganno.
-Meggie,guarda lì! Meggie!
Nuotai velocemente fino ai miei amici,che di nuovo mi avevano superato di alcuni metri a causa del mio fantasticare e ricordare.
Mi avvicinai in fretta,curiosa e agitata allo stesso tempo. Atunus? Squali?
-Dove?-domandai preoccupata.
-L...lì...guarda!-mi indicò Adrian.
Guardai nella direzione indicata dal suo dito.
Quei capelli,il contorno del viso che riuscivo a intravedere,ma non del tutto a distinguere,a causa della distanza,quella coda,di quel colore,la stessa che per giorni mi aveva accompagnata,rimanendomi al fianco...
-Danny! Oh,Danny!
Mi misi a nuotare,veloce,sempre più veloce,molto più di quanto facevo di solito durante le gare di atletica sulla terra ferma.
Sentii Adrian gridare qualcosa dietro di me,sul fatto che non fosse possibile,di fermarmi.
Non mi interessava ciò che diceva,non lo ascoltavo nemmeno,mio fratello era molto,molto più importante di qualunque cosa avesse mai da dirmi quel ragazzo.
Ero sempre più vicina,ora lo vedevo chiaramente:lo vedevo immobile,che mi guardava,con un sorriso stampato in viso e gli occhi sgranati.
Perché non mi veniva incontro,perché non mi abbracciava,perché se ne stava lì,imbambolato,con quello stupido sorriso in faccia,con quello stupido ghigno in...
-Ma cos...
Fu un attimo:sentii ancora Adrian urlare,con Seader che mugolava sommessamente vicino a lui, e mi ritrovai sbalzata indietro,per via del forte colpo dovuto allo schianto con la lastra di vetro che divideva me e Dan...
Quell'essere violaceo che un secondo prima aveva le sembianze di mio fratello.
Mi voltai,e notai che un grande scatola di vetro mi stava imprigionando,che Adrian era stato rinchiuso con me.
Mi sentii invasa dal terrore e dall'esasperazione,ma non ebbi il tempo di formulare per bene le mie emozioni e i miei pensieri,che vorticosamente mi giravano nella testa.
Fortunatamente,Seader era fuori e non era rimasto bloccato,avrebbe potuto aiutarci,non eravamo spacciati.
Mi guardai intorno,leggermente sollevata dal fatto di avere ancora un amico in salvo,e lo vidi,con il muso schiacciato alla parete della nostra prigione...che rideva.
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SpazioAutrice
CI SONO RIUSCITA. HO PUBBLICATO. Ok,lo so,è brutto e corto,e mi dispiace per questo,ma ho davvero pochissimo tempo. Poi...ho una notizia,che forse potrebbe farvi piacere:sto segretamente lavorando ad una nuova storia,che pubblicherò probabilmente tra mesi e che verrà postata sul mio secondo profilo Mechisa .E...niente...ah,sì! Buone vacanze di Pasqua!
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