~ Il nostro primo incontro ~
Mi ricordo perfettamente la prima volta che lo incontrai; mi ero avviato nel solito posto dove andavo quando bigiavo le attività scolastiche, ma era occupato da un ragazzo sconosciuto.
Ero già abbastanza irritato di mio, perché quel rompiballe di Nathaniel e quella palla al piede di sua sorella, Ambra, mi perseguitavano, e quel idiota dormiva nel mio posto.
Decisi di raggiungerlo ciò che mi irritava profondamente, era la sua bellezza: i suoi capelli argentati che avevano delle ciocche verdi e si muovevano leggeri nel vento, e ogni volta che si fermava cadevano dolcemente sulla sua fronte e una ciocca piu lunga scivolava sulla sua spalla.
Essi facevano risaltare la rilassatezza del suo viso, le sue ciglia sembravano seta da quanto erano sottili e lunghe, come quelle di una ragazza.
I suoi vestiti erano molto particolari, quel giorno indossava una camicia bianca, al collo aveva una cravatta verde per chiudere la camicia, una giacca nera e i calzoni che erano neri come le scarpe.
Più l'osservavo,più la mia irritazione cresceva in più mi sembrava uscito da un quadro antico; mi ricordava un conte.
E la cosa mi infastidiva molto perché quello strano ragazzo sconosciuto mi attirava più di una ragazza.
Allora mi avvicinai a passo veloce e lo scossi violentemente, per sfogarmi per l'effetto che mi aveva fatto, lui aprì gli occhi terrorizzato e con mio grande stupore vidi che erano di colori differenti uno giallo e uno verde; mi guardò allibito e spaventato ma poi, però, sorrise.
Mi esaminò, cosa mi disse non me lo ricordo, ma mi provoco un attimo di agitazione che nascosi, urlandogli addosso "Ehi, idiota, mi infastidisce la tua presenza, levati dalle scatole che questo è il mio posto", lui mi osservò al quanto sconcertato dal mio tono aggressivo ma poi mi sorrise e disse:"Buongiorno, scusa se ti ho infastidito e perdonami, ma non ricordo come ti chiami oppure non ci conosciamo ancora?".
Lo guardai allibito, ma mi riscossi subito e gli risposi:"No, non ci siamo mai visti io mi chiamo Castiel e tu chi diavolo sei?".
-Non dovevo comportarmi in questo modo - pensai - chiese né frega, adesso si leverà dalle scatole e potrò occupare il mio posto e schiacciare un pisolino.
E poi, sono abituato a essere solo - Pensai con tristezza.
Ma lui con mia grande sorpresa mi sorrise e disse " Piacere Castiel, spero che vorrai essere mio amico, io sono Lysandro." e allungò la mano per stringere la mia, io la guardai diffidente.
-Questo tipo è tutto matto - pensai cinicamente,-ma potrebbe essere divertente passare un po di tempo con lui -.
Ma testardo come al solito al posto di stringerla la colpì e gli urlai addosso"Ma chi vuole diventare tuo amico, voglio solo che ti levi dalle scatole fesso".
Lui mi guardò e si voltò di spalle, avviandosi verso l'uscita ma si bloccò e girandosi mi guardò sorridendomi e disse "tu mi sembri un tipo molto interessante Castiel ci vediamo domani" e dopo se nè andò. Io ero troppo allibito e gli urlai:"Ehi guarda che non ti voglio più vedere quindi e non osare cercarmi".
Ma lui se n'era gia andato.
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