Wonder Egg Priority
Tizio A: Oh, dev'esser un anime super leggero! Guarda com'è colorato e come sono pucciose le protagoniste.
Five minutes later: (e così per il resto della serie) horror psicologico.
Twenty minutes later: asociali e gente che si suicida.
One hour later: persone violentate.
Three hours later: autolesionismo.
Ten hours later: omicidi e mutilazioni.
Ultimo episodio.
Tizio A: Ma porca ******* ***** ********
Gli anime e i manga. Proprio non ce la fanno a non violentare i nostri cervelli. Ma forse è il motivo del loro successo. Raccontare qualcosa di estremamente negativo ed anteporlo ad un'allegria adorabile e contagiosa (non sempre ovviamente), ti fa avvicinare al pubblico. Crei empatia e di conseguenza, forse potresti riuscire a lasciare qualcosa... stai attento però a non sputtanare tutto con il finale.
Promesso?
Premessa
Come al solito sarò vago o avviserò in caso di spoiler grossi (scriverò "spoiler" e "fine spoiler" a delimitare la parte incriminata). Se siete interessati alla serie e non volete anticipazioni vi basterà saltare la parte in questione.
Che dire di Wonder Egg? Vorrebbe essere un pugno nello stomaco. Una di quelle opere che mostrano realtà scomode o dolorose e lo fanno senza troppi problemi. Beh almeno ci prova.
Un anime molto giovanile, a volte leggero che tratta i temi con la dovuta delicatezza (quasi sempre) e che se la cava molto bene per la maggior parte del tempo. Non è forte e potente come altri anime, fa molti inciampi e ingenuità, ma i temi di cui si fa portatrice non sono semplici da trattare e la serie ce la mette davvero tutta per trasmetterli.
Primo episodio: bello l'asfodelo, eh?
Ai Ohto (la tizietta coccolosissima e pacioccosa della locandina sopra) è una quattordicenne che si comporta in maniera timida e schiva, parla sempre a bassa voce o si limita a tacere ed ha timore di avvicinare o essere avvicinata dai compagni: se può li evita.
Ai ha una splendida eterocromia, ma il suo fare remissivo e timido mescolato all'essere diversa in un paese dove il non essere conformi è praticamente un crimine, la rendono una facile vittima di scherno e bullismo. E nascondere l'occhio sinistro non cambia nulla: reprimere qualcosa di lei non la farà accettare. (e poi i bulli non hanno bisogno di motivazioni, se non ne trovano le inventano).
Un bel giorno una ragazza nuova, Nagase Koito (ma che nome interessante, soprattutto per noi italiani!) si avvicina a lei e riesce a ridarle il sorriso.
Ai non esce dal suo guscio, è Koito che vi si intrufola (nonfarebattutenonfarebattutenonfarebattute): viene a crearsi un rapporto palliativo per i problemi della protagonista, ma sufficiente a darle speranza. Meglio che niente!
Spoiler
Insorge un solo problemino quando Koito si suicida, saltando dal tetto della scuola.
Perché?
Incapace di capire cosa l'abbia spinta a farlo, traumatizzata dalla vista dell'amica morta e completamente terrorizzata dall'idea di andare a scuola da sola, Ai diventa una hikikomori (reclusi che evitano completamente la vita sociale, un fenomeno sociale diffusissimo in Giappone ma anche in molti altri stati industrializzati).
Ai non ama isolarsi, vi si vede semplicemente costretta, e di notte esce a camminare per svagarsi, protetta dal suo maglione giallo (per nulla appariscente).
Durante una delle sue camminate notturne, ad Ai viene donato uno strano uovo, impossibile da rompere. È uno di tanti, un uovo dei sogni (Humpty Dumpty spostati).
Addormentandosi, la ragazzina fa dei sogni lucidi durante i quali può rompere l'uovo e farne uscire un'altra ragazza.
Non fatevi domande.
Da ogni Wonder Egg esce una coetanea diversa, una sorta di spirito che torna a vivere attraverso le uova, intrappolato in un limbo. Ogni ragazza-uovo ha una cosa in comune con le altre: è morta suicidandosi.
Non... fatevi... domande.
Esseri mostruosi e vagamente disturbanti vagano nel sogno, cercando di fare la pelle alle varie ragazze uovo: Ai, insieme a tre nuove amiche, dovrà sconfiggere i demoni delle morte suicide. Ripetendo il processo per un numero imprecisato di volte, potrà riportare in vita la sua Koito. L'anime si concentrerà su questa sua missione.
Logico.
Ok, ora potete fare una sola domanda.
Molte grazie: MA CHE È STA CAFONATA?
Fine spoiler
Una splendida perla, ma anche una serie monca
Non vi mentirò, Wonder Egg Priority è un anime strano. Non per la questione delle uova o dei sogni, quello (che ve lo dico a fare?) è un pretesto per raccontare le storie delle quattro ragazze di cui parla questa serie. Certo, il fattore (low) fantasy c'è ed è il motore della trama, ma i problemi personali e sociali che affrontano Ai e le sue amiche sono il carburante.
La stranezza di WEP sta nella sua discontinuità. Ha una grafica adorabile e accattivante, ma le animazioni passano da una cinematografica a quella di un anime degli anni 80. Troviamo dettagli e finezze ovunque, e poi dei mostri abbastanza banali. Ok, la stranezza dei sogni ecc... Ma questi sono incubi che hanno spinto delle ragazze a suicidarsi: non dovrebbero far ridere.
Vi faccio un esempio per spiegarmi. Pensate all'incantesimo riddikulus nella saga di Harry Potter: esorcizza le paure rendendo buffo qualcosa di terrificante. RENDENDO. È il confronto a fare la differenza, perché ci insegna a non demonizzare le paure.
Wonder Egg invece esagera e nel sue voler essere coloratissimo si dimentica del simbolismo che ne caratterizza le parti più serie.
Si nota molto la mancanza di un manga di riferimento per la serie che si trova ad avere una trama abbastanza scialba con piccole incoerenze, forzature e dei risvolti... ehm... discutibili
spoiler
(tipo un personaggio che si scopre essere un androide. Così, de botto, senza senso).
Fine spoiler
Oltre a ciò, WEP è estremamente progressista e ne parleremo dopo, ma ha qualche disastrosa caduta di stile.
Es:"Gli uomini si suicidano a causa dei loro obbiettivi mentre le donne spinte dalle emozioni".
Ma davvero? Bella questa generalizzazione di merda!
Mi fai un anime maturo e con un modo delicato e rispettoso di mostrare le tematiche e poi te ne esci con certe bestialità? Bravó.
Ultimo punto debole: il finale. Quaranta minuti, metà di riassunto e l'altra che si divide tra spiegoni, carne al fuoco che non verrà mai approfondita ed un ultima scena più vuota di Demon Slayer. Oltre alle caratterizzazioni dei personaggi che vanno a farsi un giro.
Dio in persona è dovuto venire a prendermi a ceffoni perché gli stavo decimando la schiera di santi a suon di bestemmie.
WEP è un bell'anime, nonostante i suoi difetti, ma il suo finale è una presa in giro di una tristezza infinita. Se non hai soldi e tempo, i metodi te li inventi (coff coff Evangelion), altrimenti tronchi la serie e fai una figura migliore.
Dettagli
Come ho detto, Wonder Egg ha un disturbo della personalità e per gran parte delle sue puntate fa un ottimo lavoro.
Pensate che l'asfodelo che appare nel sogno della protagonista (un fiore accostato alla morte) sia una chicca? Nope. Fiori, colori immagini, comportamenti e piccoli gesti non sono casuali, che si tratti di simbolismo o di verosimiglianza.
Dato che non voglio fare troppi spoiler mi concentrerò principalmente su Ai.
Maglione giallo e girasole, simbolo di positività, calore, energia. Occhio ambrato scoperto. Lo stesso colore delle iridi di sua madre. Coincidenze?
Il giallo rappresenta il modo di approcciarsi di Ai al mondo. Superata la sua timidezza grazie a Koito, la protagonista fa di tutto per diventare amica delle altre ragazze con cui condivide la missione: si mostra allegra e adorabile, è dolce e carina... ma è anche introversa, silenziosa, timida e quando ha troppa paura si rifugia nel suo letto ricoperto da una sorta di tendina blu. Lo stesso colore dell'occhio sinistro, quello che Ai nasconde: quella è la sua intimità, la parte che non vuole mostrare e che le causa problemi, ma che nonostante tutto ama. La dicotomia tra blu e giallo sarà presente per gran parte degli episodi a rappresentare proprio il conflitto interiore della nostra eroina. Non per nulla si scoprirà che l'animale guida di Ai è il camaleonte.
Anche le altre ragazze hanno una caratterizzazione fisica e psicologica molto buona, ma in questo caso mi sento di lodare la nostra kawa... simpatica protagonista. Un'ottima eroina e soprattutto un personaggio adolescente scritto bene. Qualche tocco di malizia appena accennata (dipende da persona a persona), infiniti problemi personali e scogli da superare, molto infantilismo e poca grazia.
Temi
Wonder Egg acchiappa anche (e soprattutto) per le forti tematiche rappresentate e in certi casi discusse:
• stupro;
• molestie ignorate o incoraggiate dai genitori (immergete queste persine nell'acido, fate con calma e partite dai piedi);
• hikikomori: una bella piaga sociale causata dalla società stessa. Da una parte la durezza del mondo esterno, dall'altra l'escapismo di una persona fragile e incapace;
• autolesionismo;
• eutanasia: non vi spoilero l'episodio, ma l'ho trovato interessante e privo di pregiudizi;
• personaggi transgender (che non si riconoscono nella loro sessualità clinica), travestiti [che si vestono come il sesso opposto senza essere necessariamente trans (sfera dell'identità di genere) o omosessuali (sessualità)] e queer.
Purtroppo ad annacquare il tutto c'è la spettacolarizzazione tipica di gran parte delle opere indirizzate ai ragazzi e non solo (magari accadesse solo per quelle) che spesso rende i temi un po' troppo blandi e la classica tendenza a mostrare le problematiche più scioccanti che riguardano le ragazze, ignorando quelle più sottili e complicate. Spoiler: lo stupro e le molestie sono solo la punta dell'iceberg (una punta disgustosa) di una serie enorme di comportamenti, stereotipi e convenzioni sociali. Ogni stato ci mette del suo per rincarare la dose.
Ubriacatevi, come diceva Baudelaire e poi un giorno passate oltre.
(O fate di peggio)
È l'amicizia che salva Ai, che la spinge a rompere le uova e la sostiene quando incontra le altre ragazze. Non è qualcosa di magico o speciale e alla fine tutte loro dovranno (quasi) sempre affrontare i problemi reali e onirici da sole. Che si tratti del confronto cogli altri o della solitudine, di un vuoto nella propria vita o di mostrarsi per ciò che si è senza timore... ognuna avrà la sua battaglia personale, ma almeno potrà combatterla col sostegno di una o più spalle amiche.
Io penso che il tema principale di WEP sia la crescita personale, l'imparare ad aprirsi al mondo dei grandi. Certo, gli adulti possono essere incomprensibili o metterci in soggezione, come la madre di Ai o il suo professore, ma non sono tutti dei mostri e i demoni sono creazioni umane, non gli umani stessi. Bisogna andare oltre e poi fare le proprie considerazioni, ma senza esporsi e rischiare sarà impossibile.
In tutto ciò, l'amicizia è e sarà sempre un buon supporto. Il rifugio sicuro in cui sdraiarsi a riposare e leccare le ferite. Finché come ogni cosa, bella o brutta, anche questa non finirà.
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