Capitolo 7
SAMANTHA'S POV
Il risveglio peggiore della mia vita. Mio fratello nel sonno è un vero terremoto, specialmente quando è agitato per qualcosa.
S: < John! Cristo vuoi stare attento?! Vabè va .... Io mi preparo per andare a scuola.>
J: < Aspetta .... Mi alzo e ti accompagno.>
Ci alzammo entrambi e ci dirigemmo in cucina per fare colazione.
S: < All'uscita cerca di essere puntuale che dobbiamo andare all'aeroporto a prendere Carly. Non vorrai mica farle prendere un taxi da sola.>
J: < Ovvio che no .... Solo che non so quanto sarà felice di rivedermi.>
S: < Se non fai menzione del fatto che stai lavorando con Selene .... Fidati che le cose cambieranno.>
J: < Bhe allora non portarla alle prove.>
Preparai la colazione per entrambi e la servii stando ben attenta a non rovesciare nulla.
S: < Spremuta energizzante e fette biscottate per te e the ai frutti rossi e croissant per me.>
J: < Proprio la colazione tipica di una ballerina.>
S: < Sono esonerata dal ballare quindi posso permettermi qualche sgarro no?> dissi addentando il mio croissant. Ero ancora molto legata alla mia Parigi e cercavo sempre qualche piccola cosa che me la ricordasse. Andai nella mia stanza e tirai fuori dall'armadio la divisa della scuola. Ebbene si, in quanto scuola privata .... Abbiamo una divisa. Una di quelle austere, gonna lunga fino alle ginocchia, grigio topo, calzini bianchi, camicia bianca, scarpe nere e giacca blu. Ogni mattina mi guardo allo specchio e mi sembro mia nonna.
J: < SAM! Sei pronta?!>
S: < Arrivo!>
Scesi le scale e trovai mio fratello con una faccia a dir poco contrariata.
J: < Ma possibile che con tutta la divisa riesci a fare tardi? Poi sono io quello che deve essere preciso.>
Scossi la testa ed entrammo in macchina. Arrivammo a scuola appena in tempo e filai subito dentro scuola dove mi aspettavano Cristiano e un'altra ragazza, mai vista prima.
S: < Cris! Che bello stamattina sono finalmente puntuale.>
C: < Già, hai proprio ragione. Oh lei è Vanessa Carlucci. Ha studiato qui un anno insieme a me. Eravamo compagni di banco e siamo stati bocciati insieme, solo che io ci ho riprovato mentre lei ha scoperto la sua vera passione.> che strano non mi aveva mai parlato di questa Vanessa .... Era una ragazza alta più o meno quanto me, occhi azzurri, castana, fisico perfetto. Aveva uno stile piuttosto strano, a cominciare dalle ciocche rosso fuoco tra i suoi capelli, per non parlare del suo abbigliamento molto .... Gotico.
S: < Piacere di conoscerti Vanessa, io sono Sara.>
V: < Uuuh la cotta colossale del nostro nerd! Certo che sei molto carina .... Anche se piuttosto piccolina, quanti anni hai?>
S: < 18.> piccolina .... Chi si crede di essere, poi che vuol dire la cotta di Cris? Io e lui siamo solo amici.
C: < Ehi piccola Ruby, non iniziare con il nonnismo ora eh! E poi .... Non azzardarti a dirlo ancora.> i due continuarono a bisticciare ancora un po', poi la campanella suonò, noi entrammo in classe e Vanessa si avviò verso la sua scuola alberghiera. Appena entrai nell'aula sentii ogni emozione felice abbandonarmi, che la giornata abbia inizio ....
JOHN'S POV
Tornai velocemente a casa, sistemai il caos in camera e raggiunsi la scuola di danza. Dato che erano tutti a scuola chiesi alla proprietaria di poter provare di mattina e lei accettò. Appena arrivai entrai nella solita aula e iniziai a riscaldarmi, prima di cantare volevo riprovare un po' i passi che avrei poi dovuto insegnare a Selene. Quella coreografia mi dava ogni volta la carica giusta. Dopo una dovuta pausa e qualche interruzione da parte di altri veterani con la mia stessa idea, iniziai a provare la canzone. Che dire .... Perfetta, anche se come al solito manca qualcosa di spettacolare.
Se: < Sempre all'opera eh Jo? Non c'è che dire sei sempre il migliore.> Selene? Che diavolo ci faceva qui Selene? Non aveva detto che non sarebbe venuta? Bhe molto facile, le ragazze non dovranno mettere piede a scuola oggi. Selene e Charlotte non si devono incontrare.
J: < Grazie mille ma .... Non mi convince troppo, manca qualcosa. Si insomma, affascina ma non stupisce.>
Se: < Sempre il solito .... Ah prima che mi dimentichi, le prove di oggi sono anticipate.>
J: < Ah sì? Perfetto, dovrò fare qualche modifica alla mia tabella di marcia ma ci sarò.>
Se: < Ora ti conviene correre, tua sorella sta per uscire da scuola .... Chissà quanto sarà furiosa non vedendoti lì ad aspettarla come un cagnolino.>
J: < Selene .... Per favore .... Quand'è che la smetterete con questa faida?> la lasciai lì e corsi a prendere mia sorella. Arrivai fortunatamente in orario e la vidi uscire con Cristiano e altre ragazze, appena mi vide tirò un sospiro di sollievo ed entrò in macchina.
S: < Prendila con calma, l'aereo di Carly arriverà fra un ora.>
J: < Un ora?! Merda ma non farò mai in tempo a portare voi a casa e poi arrivare in tempo alle prove .... Dio non avrei mai voluto dirlo ma devo portare entrambe con me.>
S: < Bhe? Che problema c'è se assistiamo alle tue prove? No aspetta .... Non starai parlando di quelle prove? Andiamo JOHN! Non vorrai davvero rovinare tutto così in fretta .... Farle incontrare subito?! Davvero?! Cazzo John ho ancora bisogno di lei purtroppo .... >
J: < Allora prima di tutto modera il linguaggio e poi .... Diamine ho fatto di tutto per evitarlo ma non posso fare altrimenti.>
Per tutto il resto del viaggio nessuno dei due fiatò e anche all'arrivo di Charlotte non mise fine alla tensione. Appena la vidi scendere dall'aereo e raggiungerci, rimasi a bocca aperta. Era cambiata radicalmente .... In fondo eravamo poco più che bambini quando ci siamo lasciati. Nonostante i suoi 18 anni aveva conservato ancora quell'aria da bambina a volte saccente che mi faceva impazzire, ma era affiancata da un atteggiamento da vera e propria donna. Indossava un vestito rosso fuoco, con delle decolleté esplosive, i capelli biondi ricci le ricadevano sulle spalle e gli orecchini rossi le stavano divinamente. Gli occhi azzurri erano accentuati da un filo di matita nera che gli donava più luce. Saranno passati tanti anni ma devo dire che sono ancora innamorato di lei, come e più di prima. Le ragazze si saltarono addosso come nei video, mentre io stavo dietro ad osservarle.
C: < Bonjour John.>
J: < Ciao Charlotte, come è andato il viaggio?>
C: < Bene .... Bene?>
S: < Lo stai chiedendo o lo stai dicendo?>
J: < Dai sorellina, sta studiando la lingua e magari è in difficoltà. Se ti stai chiedendo se è giusto sii felice perché è giusto.>
C: < Merci.>
Ci avviammo verso la mia auto e poi dritti verso la scuola di danza, dove sperai per la prima volta di non arrivare mai sul serio.
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