Capitolo 29
Doppia pubblicazione oggi! Questo è il capitolo più complesso e impegnativo. Alla fine allegherò i video da cui ho preso le varie esibizioni e mi piacerebbe tanto che spendeste anche qualche minuto del vostro tempo, prima o dopo la lettura. Detto ciò buona lettura e .... stiamo arrivando al gran finale!
JOHN'S POV
Era arrivato il grande giorno. Uno spettacolo come quello che stavamo per fare era difficile da replicare e tutti ragazzi avevano del talento. Io e mia sorella arrivammo alla scuola la mattina presto per dare una mano ad allestire e per provare in pace. Le mie coreografie erano tutte molto semplici e la canzone che io e Carly avevamo deciso di portare per il suo grande debutto era perfetta. Avevo imparato le parole di "Vivo per lei" prima ancora di saper dire "mamma".
S: < John hai preso tutto? Gli abiti di cui abbiamo bisogno?>
J: < Sam tutto perfetto.>
Ch: < Tesoro stai calma. Sembra sia il tuo primo spettacolo.>
S: < No, ma è come se lo fosse.>
Mia sorella è sempre molto agitata e oggi ancora di più.
Appena arrivati ci dividemmo nelle aule come nostro solito e iniziai a provare la canzone con la mia ragazza. Era la prima volta che io e lei cantavamo insieme di fronte ad un pubblico. Il nostro era un brano molto profondo e molti considerano la nostra esibizione un rischio che non vorrebbero correre di fronte ad un talent scout ma sapevo benissimo che noi ne eravamo in grado. L'accento francese di entrambi è stato una sfida soprattutto perché la mia parte era totalmente in italiano ma era una sfida che potevo vincere. Troppo facile primeggiare con le canzoni in francese.
Provammo il brano diverse volte prima di dirci pienamente soddisfatti. Quando spegnemmo le attrezzature della sala, Sam e Cris erano ad aspettarci per il pranzo. La scuola si era animata di persone variopinte che davano sfogo alla loro ansia provando e provando senza sosta. Sentimmo il suono del altoparlante e la voce di Carola che ci annunciava l'inizio della pausa pranzo. Lo spettacolo sarebbe iniziato la sera perciò avremmo avuto tempo prima del sound check.
Il sound check. Una parte noiosa forse ma importante. Ovviamente io dovevo assistere, in quanto assistente di Carola, e mia sorella aveva ben pensato di tartassarmi di messaggi. Allo stesso modo anche per tutto il tempo dell'allestimento. Il black out di ieri doveva averla terrorizzata a tal punto da aspettarsi il peggio. O forse erano i brutti ricordi. Era proprio durante una coreografia come quella di Jessie J, che era avvenuto l'incidente e tornare su un palco di fronte a tanta gente .... Capivo il suo panico. La giornata passò in un lampo, era già il momento di leggere la scaletta. So che forse andava fatto prima, ma mi sono sempre piaciute le sorprese. Tranne in questo caso. Portare un brano come il mio ad uno spettacolo così importante era molto complesso, ma proporlo come brano di apertura era un vero suicidio. Soprattutto se il tempo per prepararsi era nullo. In pratica dovevo affiancare Carola nel discorso di apertura e poi .... Rimanere sul palco. Almeno Charlotte avrà il tempo per prepararsi.
CHARLOTTE'S POV
Ma come ho fatto a dire sì ad una cosa simile. "Vivo per lei" era un brano importante e cantarlo metà in italiano e metà in francese .... Siamo dei pazzi! Spero almeno sia l'ultima esibizione, così il pubblico sarà distratto e non si accorgerà degli errori.
J: < Charlotte, amore, ho una notizia da darti.>
Ch: < Riguarda la scaletta?> sapevo che avrebbe visto la scaletta prima degli altri e questo mi faceva sentire più tranquilla.
J: < Sì .... Saremo ...>
Ch: < Saremo gli ultimi vero? Bhe vogliono tenere una bomba esplosiva come te per il finale, lo farei anche io se mi fosse richiesto.>
J: < Veramente sarà il brano di apertura.>
Ch: < Il brano di apertura?! Ce n'est pas possible!> no no no, è la fine. Rovinerò tutto e impedirò a John di brillare come vorrebbe. Lui conta molto su questa esibizione, forse di più rispetto all'altra.
J: < Cherie tranquilla, saremo grandiosi. Chiederò a Sam di aiutarti mentre sarò sul palco con Carola.>
Ch: < E tu? Come farai a prepararti, vocalmente.>
J: < Carly .... Sarà un successone. C'est calme.>
Stai calma. La fa facile lui, è sempre perfetto.
CRISTIANO'S POV
Vedere tutto questo caos era sempre rilassante per me. Sembra strano ma è così. Mia madre è la proprietaria di questo posto ed è una talent scout non autorizzata, lei riconosce un talento appena lo vede e questo piano piano ha contribuito a creare una scuola di talenti, fra cantanti ballerini e attori. Molti sono addirittura tutte e tre le cose. Come Samantha e John. Sia io che loro siamo cresciuti in questo ambiente e non abbiamo mai pensato ad un futuro diverso da questo e come noi tutti gli altri ragazzi e ragazze che in questo momento stavano dando gli ultimi ritocchi alle esibizioni che avrebbero cambiato la loro vita. Ognuno di noi aveva tre esibizioni, divise in canto, ballo e in qualche caso recitazione. Avevo sbirciato la scaletta mentre mia madre la preparava ieri sera perciò sapevo tutto. John sarà il primo ad entrare insieme alla sua ragazza, lui poi avrà una sola altra esibizione, ossia "éteins la lumière", che comprende canto e ballo. La sua dolce metà sarà l'unica ad avere due esibizioni soltanto, quindi oltre al brano con il suo ragazzo delizierà tutti con il monologo de "la follia di Ophelia", monologo che le ha fatto guadagnare il posto d'onore al corso di recitazione. Per quanto riguarda me .... Oltre il duetto con Sam sulle note di "Man in the mirror", avevo due coreografie: "Believer" degli Imagine Dragons e "Mirrors" di Alexandre Desplat. Eravamo tutti molto nervosi per questo ma oramai non ci restava altro che aspettare.
SAMANTHA'S POV
Come volevasi dimostrare il giorno dello spettacolo è un giorno perfetto. Adoravo girare per i corridoi, dove persone piene di energia si preparavano per il grande debutto. Charlotte però non la pensava come me. Era così agitata che non riusciva a concentrarsi.
S: < Carly il riscaldamento vocale è importante. Vedrai che John se la caverà.>
Come se lo avessi chiamato mio fratello apparve trafelato dietro le quinte.
J: < Cherie, tocca a noi. Sei bellissima e sarai perfetta.>
Detto ciò salirono sul palco dando inizio alla magia.
Mentre le prime note inondavano la sala e l'italiano di John faceva sorridere il pubblico, io ascoltavo ammaliata le voci di mio fratello e di Charlotte fondersi in una sola.
JOHN'S POV
Ero in Italia da tanto ormai ma non avevo mai voluto abbandonare il mio accento francese e sentire quello stesso accento nella ragazza di fronte a me era bellissimo.
J: < Vivo per lei da quando sai
La prima volta l'ho incontrata
Non mi ricordo come ma
Mi é entrata dentro e c'é restata
Vivo per lei perché mi fa
Vibrare forte l'anima
Vivo per lei e non è un peso.>
Il mio accento era parte di me e non volevo farne a meno.
Ch: < Je vis pour elle depuis toujours
Qu'elle me déchire ou qu'elle soit tendre
Elle nous dessine après l'amour
Un arc-en-ciel dans notre chambre
Elle est musique et certains jours
Quand notre coeur se fait trop lourd
Elle est la seule à pouvoir nous porter secours.>
Cantare con lei è sempre stata una emozione indescrivibile ma farlo così .... Nemmeno i miei sogni potevano prevedere una gioia simile.
J: < E' una musa che ci invita.>
Ch: <Elle vivra toujours en moi.>
J: <Attraverso un pianoforte la morte è
Lontana io vivo per lei.>
Voci che si fondono come corpi in un'unica interminabile danza.
Ch: <Je vis pour elle jour après jour
Quand ses accords en moi se fondent
C'est ma plus belle histoire d'amour.>
J&Ch: <E un pugno che non fa mai male.>
E quella danza si tramuta in emozioni che si manifestano attraverso parole e musica.
J: <Vivo per lei lo so mi fa
Girare di città in città
Soffrire un po' ma almeno io vivo.>
Ognuno ha un'immagine personale di questa "lei" ma per me c'è una sola. Ed è la mia bionda, la ragazza che mi ha rubato il cuore, la mia Charlotte.
Ch: <Je serais perdue sans elle.>
J: <Vivo per lei dentro gli hotels.>
Ch: <Je suis triste et je l'appelle .>
J: < Vivo per lei nel vortice.>
J&Ch: <Attraverso la mia voce
Si espande e amore produce.>
Tutte le paure date dall'essere i primi ad esibirsi sono scomparsi appena le prime note hanno iniziato a suonare, donando emozioni uniche al pubblico ma soprattutto a noi.
J:< Vivo per lei nient'altro ho
E quanti altri incontrerò
Che come me hanno scritto in viso
Io vivo per lei.>
J&Ch: <Io vivo per lei.>
J: <Sopra un palco o contro ad un muro.>
Ch: <Elle nous ressemble encore tu vois.>
J: <Anche in un domani duro.>
Ch: <J'existe encore je sais pourquoi.>
J: <Ogni giorno una conquista
La protagonista sarà sempre lei ....>
Gli applausi dell'intero pubblico ci colmarono il cuore di gioia e le lacrime di Charlotte erano l'emozione più grande. Eravamo stati grandiosi.
SAMANTHA'S POV
Sapevo che John e Charlotte non avrebbero deluso le nostre aspettative. Erano dei veri fenomeni e nessuno poteva dire il contrario, nemmeno loro stessi.
Era il momento di Cristiano. Avevo sbirciato le sue prove ma non avevo visto praticamente nulla. Sapevo che sarei stata la prossima ma dovevo vedere. Il riscaldamento può aspettare.
CRISTIANO'S POV
Era il mio momento. Il palco era tutto per me e quando mi posizionai di fronte allo specchio, unico oggetto di scena. Era una coreografia significativa, dovevo ballare con un bambino.
Lui era me, io ero lui. Eravamo una cosa sola.
Io mi tocco i capelli, il mento e lui fa altrettanto.
Questo bambino è fantastico, un vero piccolo talento.
Ci avviciniamo, la mia mano destra tocca la sua mano sinistra come in un vero specchio, senza però superare la barriera che ci divide. Ci allontaniamo come vittime di una scossa.
Dobbiamo sembrare sconvolti, è impossibile vedere riflesso un te stesso più giovane no? Ma nonostante lo sgomento, torniamo a guardarci negli occhi.
Stavolta non solo le mani si toccano ma anche i piedi, entrambi nudi, e poi ci allontaniamo di nuovo. Continuiamo a fare le stesse mosse muovendo le braccia, la testa .... Ci fissiamo negli occhi, prendiamo la cornice del nostro specchio immaginario e iniziamo a girare in tondo. Giriamo continuando a fissarci negli occhi, poi ecco che la coreografia diventa vera.
Ad ogni passo quel bambino mi lasciava sempre più sbalordito. Avevamo provato poco insieme. Ora ci prendiamo per mano e finalmente la barriera si infrange. Lui diventa parte della mia scena e quello che era un assolo diventa un emozionante passo a due.
Poi la scena si sposta di nuovo nello specchio, il piccolo me torna nel suo mondo e cerca di trascinarmi con lui ma non può, quindi mi afferra per il mento e ....
Mi volto ancora sbalordito ma quando torno a guardare lo specchio, vedo solo me stesso. il bambino è scomparso.
Uno scroscio di applausi accoglie il mio piccolo partner e prendendoci per mano, accogliamo
dentro noi tutta l'approvazione del pubblico. Avevano capito la nostra arte. Li avevamo emozionati. Ci eravamo emozionati.
Quando tornai dietro le quinte vidi Sam alle prese con il riscaldamento.
S: < Sei stato magnifico.>
J: < Lo sarai anche tu.> dissi solo questo mentre la voce di mia madre la richiamava sul palco. La osservai mentre saliva le scale con la grazia di una gazzella con il suo abito luccicante. Sarà meravigliosa come sempre.
SAMANTHA'S POV
Ci siamo. Finalmente il mio mondo mi accettava di nuovo. Controllai un'ultima volta i lacci delle scarpette come unico rito scaramantico, poi feci un cenno a Daniela e al suo magnifico violino.
Niente corde rotte oggi, niente black out. Solo io e la mia variazione della fata confetto. E un teatro pieno.
Danzai al pieno delle mie energie, prendendomi tutto il mio spazio ma soprattutto divertendomi. Perché il modo migliore per essere perfetti non è solo impegnarsi ma soprattutto godersi il momento.
Le mani andavano da sole, i piedi erano completamente liberi e la musica era parte di me. Ogni nota era una boccata d'acqua fresca. Ed ora eccolo, il finale. Siamo agli sgoccioli. Un ultimo sforzo ....
Ed eccoli lì, gli sguardi ammaliati del pubblico, ipnotizzati dal muoversi sinuoso del corpo che sembrava diventato parte di quel archetto che sprigionava un'armonia gioviale e fresca. Un inchino in segno di riverenza, un saluto al pubblico con eleganza, un sorriso di circostanza e .... Ce l'ho fatta. Ho brillato.
Tornai dietro le quinte con il sorriso stampato in faccia.
C: < Come dicevo, magnifica.> disse accompagnando il tutto con un abbraccio. Il mio migliore amico.
Charlotte era di nuovo un fascio di nervi, temeva di dimenticare le parole o chissà quale altra paranoia. La nostra Carly non potrebbe sbagliare nemmeno volendo.
CHARLOTTE'S POV
Avevo già fatto quel monologo più e più volte, era il mio cavallo di battaglia. Il mio abito blu semplice svolazzava grazie ai ventilatori posti ai lati del palco.
Guardare il pubblico aiuta a concentrarsi. Basta scegliere qualcuno su cui concentrarsi e il gioco è fatto.
Le parole uscivano da sole e immedesimarsi non era mai stato un problema.
Vedevo gli occhi di tutti puntati su di me e questo poteva significare solo che stavo andando bene. Ora non serviva più concentrarsi, ora l'attenzione era per tutti.
Non è mai stato difficile fingersi pazza, lo avevo già fatto al provino per entrare in questa scuola e l'insegnante era rimasto affascinato dal mio metodo.
E ora tutto il pubblico dava la conferma delle sue parole. Quando terminai mi inchinai e rimasi per un minuto lì in attesa di un cenno. Poi tutto diventò improvvisamente chiassoso. Ero piaciuta. Vidi un uomo tra le prime file, forse non lo avevo notato fin'ora perché ero troppo concentrata. Guardava con falso disinteresse verso il palco e scriveva qualcosa su un quadernino bianco.
Deve essere il talent scout.
Allora c'è davvero.
SAMANTHA'S POV
Come volevasi dimostrare Charlotte era perfetta. Ma ora l'attenzione di tutti era di nuovo su Cris. È da matti fare due esibizioni così diverse, vicine l'una dall'altra. Ma lui è matto, è un artista in fondo e uno dei migliori.
CRISTIANO'S POV
L'apprensione di mia madre che dal pubblico fissava la mia preparazione era più che evidente. Mi aveva avvertito che le due esibizioni erano troppo vicine. Ma questo è il momento in cui bisogna dare il tutto per tutto. Questa volta ero da solo sul palco, io e la musica. Quando la musica partì ero pronto. Dovevo dare il meglio.
Ed ecco che la mano arriva al collo, mentre il braccio va su a tempo di musica, seguendo ciò che le parole mandano direttamente al cuore. Il corpo si muove e lo sguardo è puntato su mia madre. Mentre le gambe andavano da sole e le braccia fendono l'aria con violenza come se stessi suonando quella canzone io stesso invece di ballarla, lo sguardo parlava al cuore della mia prima fan, le dicevano di non preoccuparsi, di godersi lo spettacolo e di essere orgogliosa del suo piccolo scricciolo. Ed ora il ritornello. Il corpo sembra aver assorbito quella follia che aveva scosso Charlotte nel suo monologo e l'avesse fatta propria trasmettendola non con le parole, ma con il movimento.
Believer. Un credente. Ecco cosa sono, cosa siamo. Tutti noi. Siamo coloro che credono, credono nella magia del palco che può trasformare un nerd in un ballerino meraviglioso ed una ragazza timida e impacciata in una donna sexy e ammaliatrice.
Nessuna parola è più azzeccata di questa. Believer.
E mentre la follia continua ad impossessarsi di me, rendendo i movimenti frenetici il brano giunge al termine, lasciandomi a terra col fiatone ma la gioia nel cuore. I'm a believer.
Il pubblico ormai era in delirio e non aveva ancora visto nulla. Ora era di nuovo il turno di Sam, la sua sfida personale. Dopo l'infortunio non si era mai allontanata dal suo genere. Non voleva rischiare. Ma stasera, siamo qui tutti per rischiare qualcosa.
È la serata delle sfide. La serata delle vittorie.
SAMANTHA'S POV
All'improvviso ecco che spunta quel nemico. È come nei miei incubi io sono sola. Il pubblico è sparito. La sfida è iniziata.
"When I'm nervous, I have this thing, yeah, I talk too much
Sometimes I just can't shut the hell up
It's like I need to tell someone
Anyone who'll listen
And that's where I seem to fuck up
Yeah, I forget about the consequences
For a minute there, I lose my senses
And in the heat of the moment, my mouth starts going
The words start flowing, oh"
Niente può andare storto se ci credi. Mi concentrai sulle parole senza pensare all'incidente o alle mie paure. Pensai solo a come mi faceva sentire la canzone. Libera. In quel momento pensai a Francesco e lo individuai tra il pubblico. Solo. Alla fine aveva deciso di non presentarsi. Per la prima volta da quando tutto era iniziato tra noi, ballai per lui.
Ballai per liberarmi di lui.
"But I never meant to hurt you
I know it's time that I learnt to
Treat the people I love like I wanna be loved
This is a lesson learned
I hate that I let you down
And I feel so bad about it
I guess karma comes back around
'Cause now I'm the one that's hurting, yeah
And I hate that I made you think that the trust we had is broken
Don't tell me you can't forgive me
'Cause nobody's perfect
No, no, no, no, no, no, no
Nobody's perfect, no"
Ora non ballavo più seguendo la musica, ma seguendo le mie emozioni. Seguendo il flusso dei pensieri che inevitabilmente tornarono alla prima volta che avevo ballato quella stessa canzone.
C'era sempre Francesco di mezzo.
Avevo ferito Cris per lui. Avevo quasi perso mio fratello per lui. Ma ora ero padrona di me stessa. E entrambi dei miei genitori, lì nel pubblico, separati da decine di sedie, lo avevano capito. E anche il talent scout aveva capito qualcosa, dato che per la prima volta si era fatto notare. Chissà che forse ....
Tornai da Cris, pronta per il nostro duetto, quando John, nel suo impeccabile outfit disse
J: < Lo hai visto?>
S: < Chi papà o Francesco?>
J: < Ci sono entrambi?>
S: < Si fratellino, papà è qui. E anche mamma. Rendiamoli orgogliosi.>
Detto ciò, salì sul palco con una nuova luce negli occhi.
JOHN'S POV
Ero pronto a spaccare tutto. Il brano era una provocazione per Francesco e il fatto che lui fosse tra il pubblico mi spingeva ad essere il più irriverente possibile. Fortunatamente il mio sogno aveva potuto avverarsi così con me entrarono diversi ballerini con una giacca presa da un completo da uomo ai cui lati erano appesi i lembi di una doppia catena, pantaloni larghi e un tutù rosa shocking. D'effetto e particolare. Il mio tutù era nero, per distinguermi.
Cantare e ballare era sempre stato qualcosa di naturale per me. E lo era anche essere provocante .... Un cattivo ragazzo.
I miei ballerini erano come creta nelle mie mani e al mio semplice tocco caddero a terra come birilli di un bowling, mentre la mia voce si faceva più roca, più cattiva.
I passi erano semplici per consentire di mantenere una buona respirazione per cantare ma i movimenti erano violenti, quasi a sottolineare chi comandava fra tutti quei ballerini.
Io comandavo.
E stavo invitando il mio nemico ad uscire allo scoperto, a mostrare il suo lato oscuro. Ma le mie attenzioni non erano solo per lui. C'erano molte ragazze sotto che guardavano visibilmente eccitate quell'esibizione e il mio lato di conquistatore mi imponeva di giocare con loro, di farle impazzire ancora di più, come una rockstar.
Bello e dannato.
Poi eccolo.
Il mio pezzo forte.
L'acuto spacca timpani che avrebbe mandato tutti fuori orbita.
Ora il pubblico è mio. E per concludere un ritorno al principio. Al John cattivo, rauco, provocatore, attacca brighe come direbbe mia sorella.
Quello che mi ha reso il ragazzo che sono. Quello che ha fatto impazzire molte ragazzine.
Eccola, la posa da macho accompagnata dagli applausi di ragazzine impazzite.
Il vero John era tornato. Ed era qui per restare.
Sei uscito allo scoperto Francesco. Hai scoperto il lato oscuro ma non hai conquistato nessuno.
CRISTIANO'S POV
John era stato esplosivo ma i miei occhi erano stati rapiti da sua sorella. Io nei miei semplici pantaloni neri e nella camicia blu, che copriva per metà la canottiera bianca ero nulla in confronto alla perfezione della semplicità dell'abito bianco di Sam. Ricordava molto l'abito di Clara ne "Lo schiaccianoci". Ma per unirsi alla mia idea, sopra indossava un giacchetto in pelle nera in stile rocker. Era il gran finale.
Salimmo sul palco e Sam afferrò il microfono, è sempre stata più brava di me con le parole.
S: < Prima di dare inizio al gran finale, vorremmo spiegare la nostra scelta. I look scelti per questa esibizione sono per omaggiare il grande artista a cui appartiene il nostro brano. Penso non ci sia bisogno di altre parole, i look sono riconoscibilissimi e il nome del brano è famosissimo oltre che ovviamente è stato già citato dalla nostra meravigliosa Carola. Ora non ci resta che iniziare ....>
Detto ciò partì la base e con essa la magia.
SAMANTHA'S POV
Questo duetto è stato il più desiderato è il più sofferto ma soprattutto la conclusione perfetta. "Man in the mirror", l'uomo nello specchio.
Buffo come l'esibizione di Cris si sia aperta e chiusa con uno specchio.
E proprio come se fossimo in quello specchio i nostri movimenti erano identici, mentre le parole inondavano la sala.
Come se non ci fossero più Sam e Cris lì, come se non ci trovassimo più in un teatro di fronte ad una platea gremita, ma fosse un solo corpo, una sola anima che fluttua nel vuoto e che vaga in quel vuoto rincorrendo le note e cercando di afferrarle. Una sensazione di leggerezza e allo stesso tempo di pesantezza che rendeva ogni parola ricca di significato mentre gli sguardi non smettevano di intrecciarsi e danzare tra loro, come le menti avevano già fatto troppe volte. Una sensazione di ipnosi mentale più che fisica, incollava gli sguardi dell'intero pubblico ai nostri profili, mentre noi continuavamo indisturbati quella danza. Ma non eravamo noi a danzare, che eravamo ancorati a terra, erano i nostri cuori che stavano raggiungendo quelli di tutto il pubblico. Un finale degno di uno spettacolo così ricco di emozioni.
Quando uscimmo tutti insieme per i saluti finali ci accolse un calore indescrivibile e quando il sipario si chiuse eravamo tutti stanchi, provati, con il corpo dolorante e la voce al minimo ma con la gioia negli occhi.
Stavo per andarmi a cambiare quando un uomo con occhiali scuri e abito eleganti mi consegnò una busta. Era del talent scout. Eravamo stati scelti. Le nostre sfide erano vinte e i risultati erano meglio di quanto speravamo. I fratelli Blanc alla conquista del mondo!
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