quarto capitolo
E' mattina, mi alzo con un gran male alla testa, mi siedo sul letto, il profumo di caffè inonda le mie narici. Mi precipito in cucina e vi trovo Giulia, appoggiata al mobile con il suo cellulare in mano, che ride come una matta. -Che stai guardando?-
Lei alza il capo, sorridendo -Nulla, sto messaggiando con Yoongi-
Prendo una tazza di caffè caldo, fisso Giulia, finché non se ne accorge. -Che c'è?-. -Non era un coglione, stronzo maleducato... no... aspè... forse hai aggiunto qualcos'altro...- Mi guarda alzando un sopracciglio.
-Mi piacciono gli stronzi maleducati - scoppiamo a ridere insieme, fino a quando non ripone il cellulare in tasca, mi afferra per le spalle facendomi alzare -Vatti a lavare, dobbiamo andare in un posto-.
-Cosa? Quale posto, di che parli?- non mi fa finire la frase e mi ritrovo in bagno, con la porta chiusa alle mie spalle, tiro uno sbadiglio, apro il doccino, per immergermi sotto il getto caldo dell'acqua.
-Allora mi dici dove stiamo andando?- chiedo a Giulia, che intanto impreca all'autista davanti a noi, insultandolo per come guida.
-Surprise!- mi risponde intonando una canzone, giuro ho sempre odiato questo suo modo di fare, decido di non chiedere più nulla. Tiro indietro la testa, facendola aderire al sedile, chiudo gli occhi, mi sento stremata, ho pensato a lui tutta la notte e questo non mi ha fatto dormire. Cerco di rilassarmi con l'aiuto dell'auto in movimento, fino a quando non precipito in una botta di sonno.
Una voce ovattata e poco dolce mi fa sussultare, mi volto e vedo Giulia che mi tira le guance, per farmi svegliare.
-Cretina, mi stai facendo male!- alzo la voce di qualche decibel, al ché si ferma.
Con la mano sopra la guancia ancora dolorante, mi guardo attorno, fino a quando il mio cuore smette di battere. Mi volto di scatto e metto entrambe le mani sul finestrino, appoggiandoci la faccia contro, incredula e spaventata alla vista. Siamo davanti al negozio di musica, di Tae e Yoongi!
Scendiamo dall'auto e vedo Giulia, contenta di vedere Yoongi, dirigersi saltellando verso di lui. Già, proprio lui che solo qualche ora prima era stato definito uno stronzo, maleducato.
Io, invece, sto per sprofondare, il mio cuore non vuole darmi tregua.
Bussiamo alla porta e restiamo in attesa che aprano e poco dopo, con un sorriso gummy, appare all'ingresso Yoongi che ci saluta facendoci spazio per entrare. Il negozio non è molto grande, ma ha tutto ciò che serve, CD, LP, DVD, strumenti musicali.
-Ciao bellezze- quella voce mi fa voltare, la sua voce, è lui, Tae. Mi accoglie con un sorriso dolcissimo, indossa dei pantaloni color panna, una maglia bianca e un cardigan color nocciola e la sua folta chioma spettinata, gli incornicia il viso.
Dopo aver salutato Giulia, si avvicina a me, appoggiando la sua mano sul mio fianco -Ciao piccola.-
Arrossisco violentemente e con un filo di voce rispondo -Ciao-
La sua bellezza è disarmante, la sua vicinanza, un profumo di colonia al muschio, inonda le mie narici.
-Ragazzi che vi prendo al bar per colazione- la voce di Yoongi, mi risveglia da quella sensazione e rispondo -Per me un caffè-
- Anche per me- risponde Tae.
Giulia e Yoongi escono dal negozio, lasciando me e Tae da soli, decido di dare un'occhiata in giro, mentre gli occhi di Tae continuano a seguirmi in tutti gli angoli del negozio.
-Ti faccio vedere una cosa, vieni con me-, mi prende per il polso, tirandomi in un magazzino. Mi trovo immersa in una miriade di LP, incastonati in una grande cassettiera, con un giradischi molto vintage.
-Voglio farti ascoltare del jazz- lo vedo prendere un LP e inserirlo nel giradischi -Lui è uno dei più grandi musicisti di jazz, lo adoro- lo guardo e lo ascolto parlare, i suoi occhi sono eccitati.
- Mi dispiace ma non lo conosco- gli dico con voce bassa.
-Non importa, devi solo ascoltare- conclude lui.
Parte la traccia e un misto di strumenti musicali risuona nelle mie orecchie, mi appoggio alla parete vuota, dietro di me, chiudo gli occhi e mi perdo in quei suoni. Ad un tratto percepisco la sua mano calda, accarezzare la mia guancia, apro gli occhi e mi ritrovo quelli grandi di Tae che mi fissano
-Sei così bella Consuelo- a quelle parole, il mio corpo non obbedisce più ai miei comandi e mi lancio dritta sulle sue labbra. Lui si sposta e i nostri corpi aderiscono l'uno all'all'altro, preme contro di me, le sue mani scendono sui miei fianchi, mentre io gli avvolgo le braccia attorno al collo, i nostri baci diventano sempre più intensi, la sua lingua agisce impetuosa sulla mia, poi si posa sul mio collo, lasciando baci umidi, disegnando con la lingua linee immaginarie. Gemiti escono dalla mia bocca
-Non fermarmi, ti prego- sussurra nel mio orecchio. -Tae mi stai..io....- Non mi fa finire di parlare, le sue labbra mi travolgono di nuovo, in un bacio molto passionale, la sua mano lascia il mio fianco e, con un tocco deciso, mi sbottona i jeans, tirando giù la zip, infila la sua mano nella mia intimità, stuzzicando il mio clitoride, attraverso gli slip. Mi rendo conto di non riuscire a fermarlo e a fermarmi, tutto quello che mi sta facendo, mi piace da impazzire.
Con Jin non era mai stato così, nella nostra rara intimità, lui pensava solo a sé stesso, ignorando ciò che mi sarebbe piaciuto.
Il mio respiro si fa più intenso, quasi boccheggio per quanto sono eccitata. -Tae.. ahhh...Tae..-. Il mio corpo a quel contatto inizia a muoversi, desiderando di più, mi aggrappo ai suoi capelli, tirandoli, sto impazzendo e quando sento le sue dita, entrare dentro di me, un gemito di piacere mi esce dalle labbra socchiuse. -Vieni piccola, vieni per me-. Il suono della sua voce, vicino al mio orecchio e i movimenti delle sue dita dentro di me mi mandano in estasi, raggiungo l'orgasmo...
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