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«Che bei ricordi», disse Kate osservando la festa dal parcheggio. «Io e mio fratello andavamo spessissimo a feste del genere. Ho preso le peggio sbronze della mia vita», rise.
«Tu ti sei ubriacata?» domandò Liam sorpreso.
«Certo! Non puoi andare a una festa e non bere niente, altrimenti che festa è? Una volta ho fatto una gara con la birra, ne ho bevuta talmente tanta che ho vomitato fino a svenire.»
Liam la guardò. Chissà perché aveva di Kate solo l'immagine della ragazzina in pantaloni della tuta e capelli raccolti che si chiudeva in camera di sua sorella. Non la vedeva proprio sbronza e priva di sensi.
«Grazie per il passaggio», le disse in imbarazzo.
«Prego. Sono sicura che ti divertirai un mondo. Ci saranno un sacco di ragazze.»
«Sì, immagino di sì.»
Kate cominciò a ballare seguendo il ritmo della musica che usciva dal locale. Liam si guardò intorno in cerca dei suoi amici.
«Io adesso devo andare», disse Kate. «Ho un impegno molto importante, anche se mi piacerebbe venire dentro con te. Sono sicura che hai degli amici simpatici, se sono tutti dei bravi ragazzi come te.» Gli diede un buffetto sulla guancia.
«Non sono bravi ragazzi», disse Liam. «Sono forti. Divertenti. E piacciono alle ragazze.»
Kate sorrise gentile poi, improvvisamente lo abbraccio. Liam sentì montare l'imbarazzo fino alla punta dei capelli. Che diavolo stava succedendo?
«Spero tanto che le cose con Emma si appianino. Me la ricordi così tanto. Abbiamo passato un sacco di bei momenti insieme e tu assomigli molto a tua sorella. Peccato che sei piccolo», gli disse amichevolmente.
Fino a quel pomeriggio Liam si sarebbe fatto avanti. Era l'occasione che aveva sempre desiderato, no? Trovare il momento giusto, creare l'atmosfera per dichiararsi a Kate e farle capire che la differenza d'età era solo un numero che avrebbero tranquillamente potuto sorvolare. E invece non disse niente. Si limitò a sorridere, guardando quella ragazza bella come non mai anche con indosso un normalissimo paio di jeans e capì che tutta l'ammirazione infantile che provava per lei era sparita.
Pian piano si avvicinarono all'ingresso del locale pieno di gente, qualcuno si voltò a guardarli. Un paio di amici salutarono Liam e fischiarono alla sua compagna. Lui rise e fece un gestaccio con la mano. Poi, oltre il cancello Liam vide Will. Era seduta al buio da sola, ma l'aveva comunque riconosciuta.
«Grazie per il passaggio, io devo proprio andare adesso», disse a Kate senza guardarla. «In bocca al lupo per la tua serata.»
Un attimo dopo aveva superato l'ingresso, schivato i suoi amici e si stava dirigendo verso Willow che appena lo riconobbe cercò di asciugarsi le lacrime dal viso col dorso della mano.
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