7- Ridere
"Ridere" dei Pinguini Tattici Nucleari
Per uscire dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto prima, ma stavolta, quando mi lancio tra le braccia di Giacomo, sono molto più tranquilla, e anche lui.
Chi mi prenderà quando vorrò buttarmi da un muretto avendo paura? No, perché io ho paura di tutto. Chi mi terrà la mano prima di un'interrogazione perché non sono in grado di calmare la mia ansia. Chi sarà il mio vicino di banco? Non avrò più un amico con cui piangere quando prenderò un brutto voto. Non avrò proprio un amico con cui essere me stessa. Cristo che schifo.
Domani vado via e Giacomo resta qui. Non me ne rendo conto adesso, ma vengo colpita da una fitta fortissima al petto che quasi mi fa piegare in due dal dolore.
Saliti in macchina accendo la radio per cercare qualcosa di decente da ascoltare.
«La nostra canzone!» esulta sentendo le note iniziali. Dopo aver alzato il volume al massimo, Ridere dei Pinguini tattici nucleari riempie l'abitacolo insieme alle nostre voci.
«Ed un po' mi fa ridere, se penso che ora c'è lì un altro che ti uccide i ragni al posto mio. Ma ci dovrò convivere... Maledetto cuore che ti sciogli ogni volta che dico addio. Mia mamma e la tua fanno ancora Zumba insieme, e a volte forse parlano un po' male di noi. Sai già come finisce, che poi io mi emoziono. E invece tu ti annoi.»
I nostri sguardi si incrociano per stipulare un tacito accordo di cui solo noi sappiamo il significato.
«Però tu fammi una promessa... Che un giorno, quando sarai persa... Ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi... Alle giornate al mare, a tutte le mie pare. Alle cucine che non abbiam potuto comprare. Alle mie guerre perse, alle tue paci finte. A tutte le carezze che forse erano spinte... Giuro che un po' mi fa ridere.»
Ridiamo per le nostre voci stonate.
«E ti cantavo Fix You... Per farti dormire quando il mondo ti teneva sveglia... Ed ora sono solo un tizio... Che se lo incontri per la strada gli fai un cenno di saluto e via... E non ho voglia di cambiarmi, uscire a socializzare. Per stasera voglio essere una nave in fondo al mare... Sei stata come Tiger, non mi mancava niente... E poi dentro m'hai distrutto, perché mi sono accorto che mi mancava tutto.»
Il giorno in cui abbiamo sentito per la prima volta questa canzone, eravamo a casa mia. Era appena uscito il nuovo album e, visto che sono una fan sfegatata dei Pinguini Tattici Nucleari, ho preteso di ascoltarla con Giacomo che si lamentava.
«Però tu fammi una promessa... Che un giorno, quando sarai persa... Ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi... Alle giornate al mare, a tutte le mie pare. Alle cucine che non abbiam potuto comprare... Lo shampoo all'albicocca, i tuoi capelli in bocca. Alla tua testa dura, all'ansia, alla paura... Giuro che un po' mi fa ridere.»
Ed è diventata la nostra canzone. L'amicizia tra me e Giacomo è invidiabile per le nostre promesse sempre mantenute. Così abbiamo trovato una canzone che parla del farsi una promessa. Una promessa del per sempre.
Prima di intonare il verso successivo mi prende la mano, portandola sul cambio insieme alla sua. È la parte che preferiamo, quella più significativa.
«Però tu fammi una promessa... Che un giorno, quando sarai vecchia... Racconterai a qualcuno cosa siamo stati noi... Le cene da tua mamma, la nostra prima canna.... La carbonara a Londra quando ci han messo la panna... I tuoi occhi, i tuoi nei, che non sono più i miei... Ma alla fine ti giuro che lo rifarei... Che lo rifarei.»
Rifarei tutto un milione di volte con Giacomo. Le litigate, i sorrisi, le giornate spensierate, l'alcool, le notti insonni. Se fosse per stare con Giacomo tornerei anche in quel ristorante italiano in cui siamo andati quando la scuola ci ha portati in gita a Londra e abbiamo mangiato la carbonara con la panna.
A me non è mai importato il resto. Non mi importava se quella pasta era immangiabile. Ero con Giacomo e mi bastava. All'occasione della gita nella capitale inglese abbiamo anche comprato un braccialetto con un ciondolo identico. La scritta in corsivo elegante recita "Happiness" per simboleggiare il fatto che io costituisco la felicità di Giacomo e lui la mia. C'erano diverse forme tra cui scegliere: un cuore, una stella e tante altre. Noi abbiamo optato per un palloncino perché molto spesso abbiamo voglia di volare via, come fa il protagonista di Up, ma solo se insieme. Ci capita perché sentiamo che il mondo sta crollando e siamo entrambi molto attratti dal pensiero di volare.
Sposto lo sguardo su Giacomo, concentrato sulla guida, e non riesco nemmeno a spiegare cosa vedo. Sto impazzendo a causa sua. So solo una cosa: voglio restare accanto a Giacomo per sempre. Non importa se sarò ad Amsterdam o qui, ma so che voglio stargli vicino comunque vada.
E potrei dire che voglio solo un altro giorno per stare con Giacomo, ma non è così. Io voglio tutta la vita con lui ed è impossibile. Voglio restargli vicino ma, per la prima volta, infrangeremo la nostra promessa.
Io e Giacomo abbiamo trovato una canzone che parla di una promessa, una promessa che verrà mantenuta anche se non saremo più amici.
Un giorno, tornerò da Giacomo anche se si sarà rifatto una vita sua. Un giorno divideremo un'altra sigaretta. Un giorno canteremo di nuovo a squarciagola in macchina senza curarci della gente ferma ai semafori che ci ascolta inorridita. Un giorno ci faremo riprendere di nuovo dai professori per le nostre chiacchiere continue. Un giorno potremo lamentarci insieme di aver scelto lo scientifico, ancora una volta. Un giorno potrò di nuovo stare tra le sue braccia sentendomi a casa. Un giorno torneremo a passare le nottate insieme parlando di tutto. Un giorno mi terrà la mano quando avrò paura come ha sempre fatto negli ultimi quindici anni di vita, da quel primo giorno di asilo. Un giorno, forse, gli dirò cosa provo davvero o cosa ho provato, e vedrò come andrà. Un giorno capirò che, comunque vada, Giacomo sarà sempre il mio migliore amico, anche se i miei sentimenti saranno diversi dai suoi. Un giorno smetterà di spezzarmi involontariamente il cuore solo perché lo amo. Un giorno, quando saremo vecchi, racconteremo a qualcuno cosa siamo stati noi.
Spazio autrice
Bentornati in questo nuovo capitolo! Mi dispiace di non aver pubblicato ieri, ma ho avuto un po' da fare. Voi come state? Come vi sembra il capitolo? Ora conoscete la canzone di Giacomo e Lara, vi piace? Se vi è piaciuta questa parte lasciate una stellina e un commento. Ciao!
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