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59- La mia famiglia

Dopo quella sera, Giacomo non si è più fatto sentire, e non perché non gli importi. Ok, forse mi sono espressa male. Dopo quella sera Giacomo mi ha chiamata tantissime volte, probabilmente per scusarsi, ma io non gli ho mai risposto. Per sicurezza non ho risposto neanche a Valerio per essere sicura di non trovare lui dall'altra parte del telefono.

Sdraiata sul letto il mio sguardo viene attirato dalla porta che si apre. Le lacrime che scorrevano sulle mie guance fino a poco fa, ormai abituali, sono sparite.

«Dovresti sistemare la tua stanza» commenta mia madre, osservando tutto il disordine presente: le pile di libri e i vestiti sparsi ovunque le fanno arricciare il naso sottile. «Dovrei sistemare la mia vita, mamma» sospiro schiacciando la faccia sul cuscino rosa. «Giacomo? Come sta?» Sollevo la testa, «Bene, credo» rispondo. «Credi?» domanda incredula. «Ci sentiamo davvero poco, tra gli impegni e tutto il resto» pronuncio una mezza verità.

Sorride e io aggrotto la fronte, non c'è molto da ridere. «Per anni ti ho detto di trovarti nuovi amici nonostante io adori Giacomo, lo considero come un figlio. Ma per te lui non è solo un amico. Ora hai la possibilità di conoscere gente nuova, mettiti qualcosa addosso e vai nel bar vicino, passandoci davanti ho visto un sacco di ragazzi studiare. Fai amicizia! Ma, soprattutto, fai pace con Bianca e gli altri, ti vogliono davvero bene. Amsterdam è un posto meraviglioso, goditelo. Puoi farlo, anche senza Giacomo.»

Già, anche senza Giacomo.

Febbraio è alle porte e il freddo pungente mi fa arrossare le guance. Mi stringo un po' di più nel cappotto nero e continuo la mia camminata spedita. La strada è affollata di gente che si affretta a cercare qualcosa da indossare per questo weekend. Il sabato sera di tre settimane fa, invece, ha cambiato la mia vita in peggio, spezzandomi del tutto il cuore.

Aggiungendo il litigio con Bianca e il fatto che con i miei amici le cose vadano malissimo, direi che la mia vita trascorre a gonfie vele. Laura mi ha chiamata qualche volta, tentando di estorcere il motivo per cui stessi evitando Giacomo, per capire la causa del tormento del nipote. Le ho chiesto di non dirmi come stava nonostante bramassi di saperlo. Non parlo con Valerio da quel giorno a scuola perché ogni volta temo che mi stia preparando un agguato in compagnia di Giacomo, però vorrei sapere gli aggiornamenti con Silvia. Mi manca. Non parliamo di Tommaso, che finge che le cose vadano bene, tra noi e in generale. Finge di non accorgersi del mio malessere, e magari è così, ma se non fosse una recita sarebbe davvero cieco. Amelia è dispiaciuta di non stare con me, così come lo è Riccardo, ma penso che ora come ora li respingerei. Andrea è l'unica cosa buona che sto trovando in questo tunnel buio di cui non vedo la fine. Non gli importa del litigio con Bianca o del resto, mi sta vicino in ogni caso. Mi porta quasi tutti i giorni un assaggio dei piatti che cucina e chiede un mio parere che è sempre positivo. Si comporta esattamente come si è comportato Giacomo con me, e a tratti fa male.

Ma non è il momento di riflettere, ora che osservo la finestra della camera di Bianca e Cecilia in attesa di trovare un briciolo di coraggio per scrivere ad Andrea.

Lara: Falle affacciare.

Prendo un respiro profondo e, quando vedo la finestra aprirsi lentamente, il mio cuore fa una capriola. Le teste di Bianca e Cecilia spuntano e si guardano intorno, fino a quando il loro sguardo non ricade sul marciapiede lasciandole sorprese alla mia vista.

«Ho torto» comincio prima che possano inveirmi contro. «Ho torto io e mi dispiace. So che dovevo dirvelo, che avreste detto la cosa giusta, facendomi ragionare... ma come potevo farlo? È stato Tommaso a chiedermi di non dirlo, ma non addosserò la colpa a lui perché io ero d'accordo. Voi due sapete. Non volevo che veniste a conoscenza del fatto che lo stavo usando per dimenticare Giacomo, ma anche lui sta usando me per dimenticare Carola. Lo facciamo a vicenda e ci sta bene così. Aspettiamo con ansia il giorno in cui spariranno dalla nostra testa e potremo vivere in pace la nostra relazione. Siamo due idioti, io soprattutto perché l'idea è stata solo mia. Ma voglio bene a voi due e mi servite. Nella mia vita ho sempre avuto Giacomo e Valerio come amici. Basta. Sono venuta qui sapendo che sarei rimasta tre anni da sola a contare le ore fino al giorno del mio ritorno in Italia. E poi vi ho conosciute. Mi avete trascinata dentro la vostra famiglia straordinaria e anche un po' strana, e io di amiche non ne ho mai avute perché la maggior parte mi avvicinavano solo per Giacomo oppure ero io ad evitarle perché mi piacevano gli amici che avevo. Ma quando ci siamo conosciute in quella libreria, B, io sapevo che saresti diventata una parte di me... inconsciamente, ma lo sapevo. E poi mi hai presentato i tuoi fratelli e avete cambiato la mia vita. Adesso, io vi prego di ragionare e di perdonarmi. So che avrei dovuto dirvelo e non tenermi tutto dentro, ma cercherò di parlare sempre con voi di tutto, anche se mi risulterà difficile. Siete la mia famiglia.»

Trovare una famiglia, esterna a quella biologica, è importante. E la mia famiglia è sempre stato Giacomo Riva, per la sua risata incontenibile che svegliava tutti alle quattro del mattino; per la sua fame notturna che mi costringeva ad uscire in pigiama per comprare del gelato nel supermercato vicino aperto ventiquattr'ore su ventiquattro; per la sua voglia di comprare vestiti stranissimi che non avrebbe mai messo, che magari poi gli rubavo; per la sua dipendenza dai libri che spesso rilegge anche dieci volte, senza mai stancarsi; per tutti gli evidenziatori gialli, sempre della stessa marca, che ho dovuto comprargli in modo che che non smettesse mai di evidenziare le parti importanti dei libri, per poi vederle e riflettere; per il suo utilizzare la penna blu, cosa per cui l'ho sempre preso in giro perché penso che la penna blu sia terribile e che sia mille volte meglio quella nera; per la sua fissa con le foto e i video, perché crede che i ricordi siano belli da tenere impressi nella mente, ma che immortalare su un telefono quel momento sia straordinario, perché un giorno incapperai in quella foto e tutti i ricordi fluiranno come un fiume in piena.

Trovate una persona che funga da vostra famiglia come Giacomo ha fatto con me per la sua confusione nella matematica, che lo porta a fare passaggi che nemmeno lui capisce; per la sua voglia di cantare a squarciagola in macchina anche alle sette del mattino, quando chiunque vorrebbe dormire in santa pace e non parlare con nessuno; per la sua dipendenza dai caffè delle macchinette che considera disgustosi e uno spreco di soldi, eppure continua a comprarli; per il modo in cui tiene la sigaretta tra le dita e per come, dopo aver finito di fumare, si annusa le dita e arriccia il naso perché l'odore rimasto non gli piace; per la sua calligrafia disordinata e a tratti incomprensibile, che solo le persone speciali riescono a capire dopo che lui ha concesso loro di fare molto esercizio nella lettura.

Serve qualcuno che ci sarà e voi lo apprezzerete, come io apprezzo Giacomo per la sua concentrazione sui testi delle canzoni che vuole apprendere appieno, altrimenti non può considerare di averle ascoltate davvero; per come arrotola le maniche delle camice fino al gomito; per i vestiti prestati quando avevo freddo; per il suo meritare il meglio, perché è una persona straordinaria che ha reso la mia vita bella come un quadro di Monet; per quando finge di essere arrabbiato per convincermi a fare qualcosa; per il suo essere costantemente in orario, al contrario mio; per la sua precisione e ordine maniacale; per il modo in cui starnutisce; per il suo sembrare in procinto di morte quando è malato, facendo passare un'innocua febbre come la peste bubbonica; perché mi permette di appoggiarmi alla sua spalla quando sono stanca e poi si appoggia alla mia testa, facendomi capire che siamo il sostegno l'uno dell'altra; per il suo rendermi forte, sempre e comunque, riesce a farmi sentire invincibile in questo mondo abituato a calpestarti; per la nostra polaroid che tengo nel portafogli, e per quella che tiene lui, per stare sempre insieme anche quando siamo distanti.

Giacomo è la mia famiglia, la parte più importante di me per il suo farmi sentire come in una giostra a causa della miriade di sentimenti che è in grado di farmi provare, crea un caos impressionante nella mia testa, però è un bel casino, lo ammetto; per il suo menefreghismo riguardo a ciò che gli altri hanno sempre detto, sul fatto che non sarebbe cresciuto bene senza due genitori come figure portanti e sulla nostra amicizia che non sarebbe durata; per il disegno che gli ho regalato in quinta elementare che tiene appeso alla porta di camera sua, disegno che ci rappresenta; perché non è solo la mia forza in senso simbolico, ma anche fisico perché mi ha convinta a cominciare ad andare a correre, cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato nemmeno in un milione di anni; perché mi ha scelta, e io a mia volta ho scelto lui, tra una folla di persone, ma noi sapevamo di essere fatti per essere Lara e Giacomo insieme; perché non mi vergogno di farmi vedere in qualsiasi condizione da lui, che sia struccata e in pigiama oppure elegante per una serata; perché le mie insicurezze svaniscono con lui, che mi dice sempre di buttarle perché sono perfetta così come sono, e io alle sue parole un po' ci credo; perché ha alleviato il mio dolore in ogni momento, e io ho fatto la stessa cosa con il suo; perché amo anche tutti i suoi difetti; perché spesso lo guardo e non so più cosa dire, perdo del tutto le parole.

Giacomo Riva è la mia famiglia perché lo amo, lo farò sempre e comunque.

Ma adesso è il momento di finirla... si può cambiare famiglia, si possono trovare altre persone e lasciare quelle vecchie, anche se fa estremamente male.

Spazio autrice
Eccomi tornata con un nuovo capitolo. In copertina abbiamo Agnese, la mamma di Lara, che in questo capitolo le consiglia di chiarire con le sue amiche, e la nostra Lara decide di provarci... ma come andrà dopo le parole della protagonista? Cecilia e Bianca la perdoneranno?

Mi dispiace, per scoprirlo dovete attendere il prossimo capitolo... a presto!♥️

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