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52- L'amore porta scompiglio, ma non solo nella nostra storia

Valerio

Elenchiamo le cose belle che possiamo vedere nella vita: i propri genitori felici, mio padre lo è anche senza mia madre e ora ha Laura che è fantastica; mangiare una pizza con gli amici e ridere per qualunque cosa insieme a loro, io ho Giacomo e Lara, che sono molto più in alto rispetto a tutti gli altri "amici"; ma la cosa più bella da vedere è l'amore.

Spesso si pensa all'amore come un sentimento straordinario, senza però pensare a quanto dolore possa portare nella vita delle persone. Io assisto ogni giorno a uno degli amori più belli e travolgenti del mondo, sapendo che esso porta con sé un'immensa sofferenza.

Giacomo Riva e Lara Palmieri si amano da prima che io li incontrassi, ma non si sono mai concessi il piacere di provarci. Quando li guardo mi viene da piangere per la loro stupidità... pensano che l'altro non provi nulla. Si trovano in una lotta contro se stessi per impedire a quei sentimenti di sfociare per timore del rifiuto, quando riceverebbero solo una storia d'amore straordinaria in cambio. Vorrei solo avere la gioia di assistere allo spettacolo che sarebbero insieme i miei due migliori amici.

Purtroppo Lara e Giacomo credono di essere come Romeo e Giulietta, destinati a una vita infernale in cui non potranno amarsi. Pensano che non valga la pena provarci per poi morire per la separazione. Quello che non sanno è che Romeo e Giulietta sono una grandissima stronzata inventata solo per impedire alle persone di credere nell'amore. È normale essere spaventati, ma pensare che il proprio amore terminerà in modo tragico com'è successo ai più grandi amanti della storia, a parer mio, è una cosa stupida.

Non sono mai stato innamorato, quindi non credo di poter capire cosa si provi a guardare da lontano, ma allo stesso tempo da vicino, la persona di cui si è innamorati con la consapevolezza di non poterla avere.

Il problema è che Giacomo potrebbe avere Lara senza il minimo problema e viceversa; invece loro due scelgono di comportarsi come due stupidi alla ricerca di un amore inesistente. Entrambi sono fermamente convinti che se cercheranno l'amore in lungo e in largo, troveranno qualcuno all'altezza di colmare quel vuoto che si lasciano a vicenda.

Giacomo ci sta provando con Miriam, che lo rende infelice e paranoico, lo fa sentire in difetto per ogni cosa. Giacomo è una persona fragile, la morte dei suoi genitori l'ha segnato particolarmente e ha bisogno di una persona che lo supporti e che lo stringa forte a sé nei suoi momenti no. Questo è un compito che Miriam non può e non vuole assumere. Lei finge di amarlo più della sua stessa vita, la verità è che è solo convenienza e noia. Giacomo non è di certo la persona più conosciuta nella nostra scuola, ma da ragazzo posso dire che è estremamente bello, intelligente e gentile e che merita il meglio. So che Miriam vuole solo mostrare al mondo di essere all'altezza di una persona del genere, quando in realtà merita qualcuno che sicuramente non è come Giacomo. Non dico che lei sia una cattiva persona, ma forse un po' stupida. Non capisce di cosa ha bisogno Giacomo.

Lara invece ci sta provando con Tommaso e, conoscendolo per poche ore, mi sono reso conto che lui è un bravo ragazzo e che sarebbe perfetto per Lara, se solo fosse Giacomo e se solo l'amasse. Anche un cieco capirebbe che lui non guarda Lara come la guarda Giacomo, che il suo stomaco non brucia dal sentimento, così come il suo cuore. Ho letto negli occhi di Tommaso che ama qualcuno che non è Lara. La guardava insieme a Giacomo e provava una sorta di fastidio, ma era un fastidio perché lei non stava adempiendo al loro piano, non perché era geloso della sua ragazza. Non nego che magari lei gli piaccia, magari anche lui piace a Lara, ma di certo non si amano e penso che non lo faranno mai. Anche io ho letto il libro da cui Lara ha preso ispirazione per questo stupido piano e, alla fine, i due protagonisti, Giacomo e Michela, si innamorano inevitabilmente. Ma ciò che Lara non ha compreso di quel romanzo è che loro due non dovevano dimenticare nessuno, non c'era una persona che amavano immensamente.

Lara invece ama Giacomo e Giacomo ama Lara... come possono fingere che quel sentimento non esista? Che poi io Giacomo lo capisco pienamente. Anche io provavo qualcosa di forte per Lara, così tanto che quella sera, quando ci siamo baciati, pensavo davvero che tra noi ci sarebbe potuto essere qualcosa. Ma dopo esserci allontanati lei si era alzata per cercare Giacomo e, quando lo aveva trovato, si erano abbracciati come se non si vedessero da mesi. In quel momento, con le mani nelle tasche dei pantaloni, il me quindicenne e immaturo si è reso conto che non avrebbe mai avuto possibilità con lei, ma non ho lasciato perdere. Un anno e mezzo dopo il litigio con Giacomo, un litigio pesante che stava per finire male, se non fosse stato per Lara.

Narratore esterno

1 anno prima
Gli amori adolescenziali sono i migliori, così come lo sono le amicizie e i litigi. Che gusto c'è a litigare per cose serie in età adulta, quando lo puoi fare a diciassette anni? Sono gli anni migliori, godeteveli: litigate e poi fate la pace. Come fanno gli amanti, possono farlo anche due migliori amici.

I litigi migliori durante l'adolescenza sono quelli per una ragazza. Non parleremo solo del litigio tra Giacomo e Valerio, di cui già conosciamo il finale, ma anche di quello tra Emanuele e Francesco per Noemi.

Emanuele, Francesco e Noemi, ai tempi della vicenda, erano al quarto anno di liceo linguistico. Tutti e tre in classe insieme, legati da un'amicizia che andava avanti dalle elementari. Erano inseparabili, fin quando non si sono messi di mezzo i sentimenti.

Una mattina Emanuele si è svegliato accanto a Noemi, senza vestiti e sapendo che Francesco era innamorato di lei da lungo tempo. Ma non era stato il tipico sesso tra ubriachi, lui lo voleva. Nonostante non lo avesse ammesso con nessuno, Emanuele amava Noemi moltissimo e da moltissimo tempo, esattamente come Francesco.

Ma come dire al suo migliore amico che aveva passato la notte con la ragazza di cui era innamorato, confessando anche i suoi sentimenti? Ardua impresa, lo direbbe chiunque.

Quella mattina, al risveglio di Noemi, lei lo aveva guardato ricordando tutta la serata, anche lei lo voleva. Si piacevano, inevitabilmente erano innamorati l'uno dell'altra.

C'è una cosa che però solo Noemi sapeva e che nascondeva a Emanuele, che la guardava con un sorriso stupido stampato in faccia. Pochi giorni prima era stata anche con Francesco, li amava entrambi e non poteva farci nulla. Questa storia è un po' diversa da quella di Giacomo, Valerio e Lara, le differenze sono più che evidenti, ma ormai il racconto è cominciato e i più curiosi vorranno conoscere l'evoluzione della  storia.

Noemi non lo disse a Emanuele quella mattina. Se ne andò sapendo che lui avrebbe taciuto con Francesco per paura della sua reazione. Emanuele fece proprio come lei si aspettava, per qualche giorno. Ma non riusciva a guardare in faccia il suo migliore amico continuando a mentire. Aveva fatto sesso con la ragazza di cui entrambi erano innamorati e Francesco aveva il diritto di venire a conoscenza della verità.

Così Emanuele lo invitò a dormire a casa sua, cosa che facevano spesso insieme a Noemi. Quando il suo migliore amico gli chiese perché la ragazza non fosse stata invitata, rispose in modo evasivo dicendo che avevano bisogno di una serata loro due. Giocarono a videogiochi e parlarono di tutto, senza toccare l'argomento Noemi. Anche Francesco era ansioso perché non era riuscito a dire a Emanuele della notte con Noemi. La verità è che sapeva dei sentimenti del suo migliore amico per la ragazza, erano abbastanza evidenti, e quindi temeva di aprir bocca.

«Devo parlarti» annunciò Emanuele ad un certo punto, trovando finalmente il coraggio dopo giorni. «Qualche giorno fa ho fatto sesso con Noemi» sputò in fretta, strappando il cerotto. Francesco restò per un po' a bocca aperta. «Io ho fatto sesso con Noemi qualche giorno fa» controbatté l'altro. «Aspetta... cosa?» Emanuele era incredulo. «Sabato sera abbiamo bevuto e lo abbiamo fatto... Quando è successo?» Emanuele rispose mercoledì, in occasione della festa di compleanno di un compagno di classe.

«Tu sapevi che la amo e ci sei stato comunque» lo accusò Francesco, «I-io sono innamorato di lei» balbettò Emanuele, «Stronzate!» Francesco sapeva dei sentimenti di Emanuele per Noemi, eppure li ignorò, accecato dalla rabbia; non poteva sopportare che il suo migliore amico avesse mentito. Lui poteva farlo perché era lecito aver nascosto la notte con Noemi, magari per insicurezza o vergogna. Invece Emanuele, da bravo amico, non avrebbe dovuto farlo, avrebbe dovuto confessare.

Non racconteremo tutta la storia, i mesi passati tra le sofferenze. Dopo quel giorno Francesco e Emanuele si sono separati del tutto, ma non Noemi. Lei stava un po' con uno e un po' con l'altro, che lottavano per averla. A Noemi non dispiaceva di certo ricevere tutte quelle attenzioni.

Alla fine, dopo un anno a odiarsi e cercare di conquistarla, Noemi ha iniziato ad annoiarsi. Non le bastavano più i due ragazzi meravigliosi che avrebbero fatto qualunque cosa per lei, ormai la situazione non la appagava più. Non le bastavano i regali, i fiori, i cioccolatini, il sesso e tutto il resto.

La storia di Emanuele, Francesco e Noemi si conclude decisamente male. Noemi partì per l'università all'estero, precisamente a Parigi, dove incontrò un uomo con cui oggi è sposata e ha due figli.

Per quanto riguarda Francesco si è laureato in legge, ad oggi è un avvocato fallito la cui vita, lavorativa e non, va a pezzi, il che lo costringe a quattro sedute dall'analista a settimana. Ha qualche problema con l'alcol e sua moglie lo tradisce con il cassiere del supermercato, e lui probabilmente lo sa ma non ci dà troppo peso.

Emanuele invece si trova in un posto dove vivono moltissime persone. Emanuele vive in un cimitero, al momento. Non fraintendete... non è morto anche se ha pensato diverse volte
al suicidio per la depressione che per anni si è portato sulle spalle. È il guardiano di questo cimitero in cui vive con sua moglie, una donna fantastica di nome Rosa che l'ha aiutato a superare i suoi demoni. Alla fine ha trovato il buono nella sua orribile vicenda.

Francesco è andato a trovare Emanuele, e i due hanno sorriso al ricordo della loro stupidità adolescenziale. Francesco ha chiesto a Emanuele che, una volta morto, sarebbe voluto stare in quel cimitero. Il suo amico di vecchia data gli ha detto che anche lui sarebbe stato sepolto lì; così hanno deciso di non vedersi più, ma di scambiarsi solo delle lettere in attesa della morte che avrebbero passato insieme: da vicini di banco al liceo, a vicini di tomba al cimitero.

Se proprio vogliamo passare al litigio tra Valerio e Giacomo, verrà riassunto in breve, perché conosciamo già il finale.

Il terzo anno di superiori è stato davvero stancante per Giacomo e Lara, alle prese con tanto studio e i sentimenti. Anche Valerio era come loro, non riusciva a non fissare Lara, seduta davanti a lui, accanto a Giacomo.

E, nonostante non facesse nulla di male, se non avere una cotta per una compagna di classe, cosa normale alla sua età, si sentiva in colpa nei confronti di Giacomo, che considerava il suo migliore amico.

Ma Valerio non solo affrontava la scuola e la cotta per Lara, affrontava anche il divorzio dei suoi genitori. Da mesi le cose andavano male, loro urlavano di continuo e dicevano cose per cui Valerio piangeva ogni sera. Simona Galli era pentita di essersi legata al marito con un figlio, era pentita di Valerio.

Parlando sinceramente Valerio Galli era un ragazzo d'oro, come lo è adesso: ottimi voti in una scuola per nulla facile, gentile e simpatico con chiunque e molto dolce, scelta di amici perfetti. Ai tempi Valerio non fumava, non beveva e non faceva cose stupide che lo mettevano a rischio.

Mesi dopo la prima sigaretta, il primo sorso di alcol per poi passare a qualche canna e a fare le cose stupide che si era promesso di non fare. Era diventato un adolescente come gli altri, e Giacomo, risolte le loro divergenze, lo aveva seguito da bravo migliore amico.

La ribellione di Valerio è iniziata dopo la cinquantesima chiamata senza risposta di Simona, che gli aveva spezzato definitivamente il cuore. Valerio era un ragazzo straordinario, e non meritava un trattamento simile da parte della sua stessa madre.

Prima del divorzio dei suoi genitori e che loro gli parlassero di questo, in cui sperava con tutto se stesso per porre fine a ogni sofferenza, decise di confessare i sentimenti per Lara a Giacomo, non poteva più mentire.

Il dialogo acceso che intrattenne con il suo migliore amico, gli fece capire quanto lui l'amasse, e non poteva certo biasimarlo. Lui capiva perfettamente cosa si potesse provare nei confronti di Lara Palmieri.

Alla fine Giacomo se ne andò e non diede mai spiegazioni a Lara circa il litigio, lo face Valerio un anno dopo. Ma lei si impegnò ugualmente a far chiarire i suoi amici, perché teneva al loro gruppo.

Ci provò due volte e, come potete immaginare, la prima volta non andò a buon fine... tutt'altro. Finì a pugni, che fecero guadagnare a Giacomo un livido sullo zigomo e a Valerio il naso rotto. Più delle botte si erano detti tante parole: cose che non pensavano assolutamente, cose terribili.

Giustificarono le ferite con una caduta e tutto venne buttato nel dimenticatoio, non da loro tre che erano ancora sconvolti dal primo colpo sferrato da Giacomo. Ai tempi non andava in terapia da un po', nonostante Lara cercasse di convincerlo che fosse l'ora di tornarci. Faticava a mantenere la calma e, spesso e volentieri, perdeva il controllo. Più volte gli era capitato di colpire oggetti nella sua stanza per sfogarsi, ma non pensava che sarebbe arrivato a fare del male a una persona, per di più il suo migliore amico.

Il secondo tentativo funzionò, Lara restò nella stanza con loro. Quel giorno Giacomo notò subito la tristezza di Valerio, che aveva appena scoperto del divorzio dei suoi genitori, nonostante ci sperasse faceva male.

«Stai bene amico?» domandò Giacomo stupendo Lara. «I miei divorziano» sospirò Valerio. «È una bella cosa» osservò Giacomo. «Lo so... ma è strano.» Il silenzio seguì queste ultime parole. «Sono un coglione» ammise Giacomo dopo un po', «Lo siamo entrambi» rise Valerio. «Ma, anche se sei un idiota e mi hai rotto il naso, lo meritavo e ti voglio bene. Ho bisogno di te Gia e mi sento una quattordicenne mestruata, alias Lara Palmieri, a dire queste cose. Però le penso... sei la mia famiglia ora che quella vera sta andando a pezzi, e non voglio che tu te ne vada» pronunciò Valerio.

L'ultima volta che avevano cercato di chiarire, il passo avanti di Giacomo era stato compiuto per colpire Valerio, ma questa volta lo strinse forte a sé, in un abbraccio spezza ossa.

«Mi dispiace tanto, ho paura di perderla» sussurrò Giacomo per non farsi sentire da Lara. «La lascerò stare. Io lo so Gia.» Giacomo non rispose, aumentò la stretta sul suo migliore amico; in cuor suo sapeva di provare dei sentimenti per Lara, che non aveva ancora ammesso a se stesso, ma sapeva anche cosa intendesse Valerio.

La storia si conclude con un lieto fine in cui Lara viene aggiunta all'abbraccio e loro vissero felici e contenti per l'eternità, in un'amicizia duratura. Ma no... questo non è il finale definitivo della nostra storia.

Spazio autrice
Bentornati in questo capitolo per metà raccontato da Valerio e che svela un grande litigio... come state?

Ho voluto inserire una storia al di fuori della trama centrale, vi è piaciuta come idea?

Vi lascio abbastanza in fretta perché devo studiare latino per la versione di lunedì, ma ci vediamo al più presto!

Su Instagram, a breve, dirò qualcosa di più sulla mia nuova storia... quindi vi consiglio di seguirmi lì per sapere tutto.

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