Adore you di Harry Styles

Io e Giacomo amiamo l'aereo. Ci fa sentire liberi essere sospesi in aria a chilometri e chilometri di altezza. Una libertà mai provata pervade i nostri corpi. Nonostante l'aria pressurizzata, noi ci sentiamo come se stessimo respirando ossigeno fresco, nuovo. Invece Valerio, seduto vicino al corridoio, è terrorizzato e stringe la mano di Giacomo fortissimo, convinto di essere arrivato alla fine della sua breve vita.

«Siamo su un pezzo di latta che cadrà sicuramente» piagnucola. «Do you need something??» domanda un'hostess con la divisa blu che le calza a pennello. «Dei tappi per le orecchie?» azzardo all'orecchio di Giacomo, senza voglia di ascoltare le lamentele di Valerio per tutto il viaggio. «Bring us something to eat... thank you» dice allora Giacomo.

La donna si allontana da noi, «Te lo subirai come farò io.» Sbuffo e appoggio la testa al finestrino per guardare il cielo. Siamo circondati dal buio. «Secondo te dove siamo?» domando a Giacomo, guardando fuori dal finestrino, «Forse sull'Atlantico... non saprei.» L'hostess ci porta qualche snack e noi apriamo i tavolini.

«Tieni.» Giacomo mi porge una cuffietta. «Ho scaricato una playlist che ascolteremo viaggiando» dice indossando la sua.

«Valerio si è addormentato» esulta a bassa voce facendomi ridacchiare piano, per paura di svegliare il nostro amico che sicuramente tornerebbe ad infastidirci.

«Mancano due ore, non dovremmo provare a dormire?» azzardo. «Una canzone, poi dormiamo» propone con lo sguardo puntato sullo schermo del telefono in cerca della canzone adatta. «Ho scoperto un'artista che anni fa non avresti apprezzato, ma adesso sì.» Fa partire un brano che non riconosco.

Walk in your rainbow paradise (paradise)
Strawberry lipstick state of mind (state of mind)
I get so lost inside your eyes
Would you believe it?

You don't have to say you love me
You don't have to say nothing
You don't have to say you're mine

Honey (ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Oh, honey (ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Like it's the only thing I'll ever do
Like it's the only thing I'll ever do

You're wonder under summer skies (summer skies)
Brown skin and lemon over ice
Would you believe it?

You don't have to say you love me
I just wanna tell you somethin'
Lately you've been on my mind

Honey (ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Oh, honey (ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Like it's the only thing I'll ever do
Like it's the only thing I'll ever do

I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Oh, honey (ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Like it's the only thing I'll ever do
(Ah)
I'd walk through fire for you
Just let me adore you
Oh, honey (ah)
Oh, honey
I'd walk through fire for you
Just let me adore you

«Non so chi sia» sussurro all'orecchio di Giacomo dopo aver sfilato la sua cuffietta, «Harry Styles» replica, «Quello degli One Direction?» domando in tono diffidente. «Ora prova a dire che non ti è piaciuta la canzone.» Sbuffo, «Fai partire la prossima» dico, infrangendo la mia promessa di dormire un po'.

Mi appoggio alla spalla di Giacomo prima che lui possa avviare la canzone e chiudo gli occhi. Sento che mi leva l'auricolare e mi accarezza i capelli. Non credo che nessuno dei due si addormenti. Credo che entrambi restiamo abbracciati ad ascoltare i rumori dell'aereo. Però sento il suo respiro sulla pelle e lui sente il mio. Ogni tanto accarezzo il tessuto morbido della sua felpa azzurra in un gesto spontaneo. È come se stessi accarezzando i petali di un fiore straordinario. Lui pensa che stia dormendo, credo, o forse sa che sono sveglia. Ma io so che lui lo è, lo sento perché il suo cuore non ha un ritmo regolare e perché la sua mano continua a passare tra i miei capelli, cullandomi come una ninna nanna che non ho intenzione di smettere di ascoltare: voglio godermela fino all'ultima nota.

Giacomo

I capelli scuri di Lara scorrono tra le mie dita in un modo così semplice che fa sembrare che le mie mani siano state create per questo. Mi fa pensare che io sia stato creato per Lara Palmieri. Lei è come uno dei pezzi di un puzzle difficile. Siamo una delle parti più complicate, magari una sfumatura di un colore che è sempre così complessa da risolvere. Lei è il pezzo che combacia con me.

Tiene gli occhi chiusi, ma so che è sveglia. Ogni tanto sento la sua mano toccare la felpa, e quel tocco oltrepassa il tessuto e mi brucia la pelle come fosse fuoco. Mi sembra di tornare a quando, a quattordici anni, mi sono bruciato il fianco con un carbone ardente provando a fare il barbecue nonostante fossi incapace. Quel giorno ricordo di aver provato un bruciore doloroso, doloroso da morire. Oggi sento di riprovare quel calore, però stavolta è piacevole. Piacevole perché è provocato da Lara. Ricordo che quel giorno è stata lei ad aiutarmi e che si è preoccupata così tanto. Quante cose non capivo. Non capivo che non era vero che non provavo niente per lei e che stavo sbagliando a negarlo, ma lo faccio ancora adesso... no?

La hostess che ci ha serviti prima ogni tanto passa e ci osserva intenerita, gli occhi sorridenti così come il viso scuro. Non ci interrompe chiedendoci se vogliamo qualcosa da bere o una rivista. Passeggia per il corridoio e si sofferma sempre a guardarci qualche secondo, come per assicurarsi che la scena non si interrompa.

Io e Lara ci separiamo solo quando arriva l'annuncio di allacciare le cinture. Entrambi fingiamo di aver dormito, ma in realtà so che sappiamo che non è così. Sveglio Valerio che va in panico perché è convinto che stiamo precipitando. «Siamo vivi, allaccia la cintura» lo rassicuro. Fa come gli dico e poi mi prende la mano. È bello avere Valerio nella mia vita. Ancor più bello è il fatto che non faccia il duro davanti a me, come io con lui... siamo semplicemente noi stessi. Spesso e volentieri abbiamo pianto insieme per diversi motivi. Amo il fatto che lui mostri le sue paure senza problemi davanti a me, e io faccio lo stesso.

Per me lui è Lara al maschile, senza però io sentimenti che provo per lei. Voglio bene a Valerio come un fratello, un fratello straordinario in grado di consigliarmi e dirmi che sto sbagliando quando è così. Valerio è quel tipo di persona che si butterebbe nel fuoco per me, e io lo farei per lui. Crede che io debba parlare con Lara di ciò che provo per lei, solo che ho così tanta paura.

Saremo a New York, la città dei nostri sogni, e lì potrei dichiararmi e sperare che le cose vadano per il meglio, ma che senso avrebbe? Potrei davvero sopportare di perdere Lara?

Valerio potrebbe aver frainteso e lei non essere innamorata di me. Se così fosse e io le svelassi i miei sentimenti, non ricambiati da parte sua, non mi importerebbe della figuraccia che sicuramente farei, ma di dove lasciare andare Lara sì. Sarebbe la cosa più giusta da fare, perché non potrei convivere con la consapevolezza che per lei sono solo un amico mentre sa che la amo. Non potrei convivere vedendola con Tommaso, senza curarsi dei miei sentimenti.

Stringo la mano del mio migliore amico, l'unica cosa che mi tiene ancorato a questo mondo che fa letteralmente schifo perché Lara Palmieri non mi ama e non mi amerà mai.

Spazio autrice
Ciao a tutti miei cari lettori, come va? Spero davvero stiate bene!

Capitolo completamente ambientato in aereo, in cui Giacomo e Lara ci permettono di assistere ad una scena molto tenera, con sottofondo Adore you di Harry Styles (un grande artista, a parer mio).

Giacomo esprime il suo amore fraterno verso Valerio... il loro rapporto mi stringe il cuore, vorrei tanto con cui essere come loro due!

L'aereo sta atterrando, ciò significa che i nostri ragazzi sono quasi arrivati a New York e sono pronti per la loro vacanza e, piccola anticipazione, sarà indimenticabile.

Lo sarà anche per voi, non perdetevi il prossimo capitolo!

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