4- Cuore
Poeticamente parlando, il cuore è la parte migliore di noi esseri umani.
Andiamo, venitemi a dire che quando pensate al cuore pensate all'organo e non al disegno colorato delle elementari... Nemmeno io che ho guardato tutte le stagioni di Grey's Anatomy sette volte lo penso.
Mi piace il significato del cuore. Vuol dire amore, per sempre. Il cuore è una promessa indissolubile che non puoi infrangere come se nulla fosse.
Per questo Giacomo è il mio amico del cuore. Perché occupa una gran parte di quel disegno colorato che facevo alle elementari. In realtà lui occupa anche gran parte del mio cuore inteso come organo, ma questi sono solo dettagli poco rilevanti.
Se quando trovate una persona, che sia un semplice amico o una persona con cui stare in quel senso, assicuratevi che abbia una parte del vostro cuore e che voi abbiate una parte del suo.
Dopo la morte dei genitori di Giacomo, io il suo cuore l'ho avuto tutto. Nemmeno un pezzo è mancato tra le mie mani.
In tutti questi anni l'ho custodito preziosamente, stando attenta a coloro che vi si avvicinavano. Non volevo che si rompesse. Giacomo è stato spezzato quando era un bambino e io gli sono rimasta vicino.
Ho mentito. Giacomo non ha solo gran parte del mio cuore, lo ha tutto. Avete presente quei libri in cui, alla fine, si scopre che la protagonista ha bisogno di un cuore per sopravvivere? Ecco, io mi farei asportare il mio per darlo a Giacomo. Però ci siamo fatti una promessa, una delle nostre promesse indistruttibili. Se uno di noi avesse bisogno di un cuore mai e poi mai gli daremo il nostro. Purtroppo sono obbligata a rispettare il nostro patto perché non è mai successo che io e Giacomo non rispettassimo i nostri accordi.
Ogni volta che lo guardo, da quando ho saputo che me ne sarei andata, vedo lui che stringe sempre forte il mio cuore e il sangue gli cola sul braccio e tra le dita.
Inizialmente non gliel'ho detto, ho infranto la mia abitudine di dirgli le cose importanti per primo. Ho aspettato una settimana nell'indecisione di cosa dire e cosa omettere. Parlare solo dell'imminente partenza o anche dei miei sentimenti? Ho detto di Amsterdam ma non di ciò che provavo.
Ho passato gli ultimi tempi a rimuginare sul fatto che dovessi buttarmi e dire la verità. Ho sempre parlato con Giacomo, cosa c'è di diverso ora dalle altre volte? L'esito. Se gli dicessi la verità lui non mi darebbe un consiglio sul da farsi, non mi abbraccerebbe per supportarmi. Forse scapperebbe impaurito dalla perdita della sua migliore amica.
Se avessi una speranza con lui magari gliene parlerei, anche solo una possibilità di restare. Invece l'unica opzione è la fine della nostra amicizia che continua da immemore tempo.
Lui ora sta uscendo con Miriam. Ma forse non gli avrei parlato nemmeno se non fossi partita.
Avevamo così tanti progetti insieme, i tipici progetti che si fanno nella durata di un'amicizia. Partenza o non partenza non li avremmo potuti realizzare.
Al suo sedicesimo compleanno abbiamo stilato una lista di tutte le cose che avremmo dovuto fare, ovviamente insieme, prima di morire. Credo che lui la lista l'abbia anche scordata.
Punto numero uno della lista di Giacomo e Lara: andare in vacanza insieme in America, più precisamente a New York. L'America noi ce la sogniamo da sempre. New York è il nostro desiderio proibito da quando abbiamo sentito per la prima volta La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini. Da quel momento abbiamo bramato con tutti noi stessi di andare nella Grande Mela, ma solo insieme.
Punto numero due della lista di Giacomo e Lara: vestirci completamente uguali per una settimana intera. So che sembra una cosa stupida e banale, ma è più complessa di quello che sembra. Avremmo dovuto trovare vestiti strani del tutto uguali. Ogni volta che trovavamo qualcosa di singolare per lui non lo trovavamo uguale per me e viceversa.
Ci sono tantissimi altri punti, forse li elencherò più avanti.
Vado ancora un po' in bici, fin quando non scocca l'una del mattino e lo scopriamo grazie alla campana della chiesa in lontananza che rintocca.
«Prossima tappa, il palazzo altissimo in centro.» Giacomo carica nuovamente la bici sul tettuccio dell'auto. Partiamo alla volta del grande edificio su cui abbiamo sognato di salire.
Questo è il momento in cui cito il terzo punto.
Terzo punto della lista di Giacomo e Lara: riuscire a sfuggire ad un arresto. Stasera dovremo farlo sicuramente.
Se fossimo stati in tempi normali sarei stata meno in ansia, ma il pensiero che i miei scoprano che sono scappata di casa nel bel mezzo della notte con Giacomo, anziché riposarmi in vista del volo e della nuova vita, mi opprime; probabilmente mi punirebbero nel peggiore dei modi: restando ad Amsterdam più di quanto previsto.
Inizierebbero a fare discorsi sulla cattiva influenza che Giacomo ha su di me. Non l'hanno mai fatto, ma hanno sempre pensato che io dovessi fare altre amicizie perché prima o poi tra me e Giacomo sarebbe finita. E sta finendo. Domani me ne vado e lo lascio qui.
Il problema è che se ci fosse stata una possibilità di per sempre con Giacomo sarebbe stata in ambito di amicizia, e non d'amore.
Mi piace immaginare Giacomo come la persona della mia vita in quel senso. Ogni tanto penso a come sarebbe passeggiare per le strade per mano. A come sarebbe bello passare i quindici minuti della ricreazione abbracciata a lui, a baciarlo. Come sarebbe potergli dire "Ti amo"? Come sarebbe essere la ragazza di Giacomo? Come mi sentirei?
«Il tuo cervello fa un rumore assordante» mi deride voltando il capo verso di me. «Hai intenzione di passare tutta la notte a rimuginare su cosa succederà domani?» Scuoto la testa, «Non rimugino su quello» affermo. «Penso al fatto che tra me e te finirà. Al fatto che non riuscirò mai a fare determinate cose che avrei voluto fare con te. Dovrò lasciare la mia vita, che amo, per una noiosa esistenza ad Amsterdam che è un posto straordinario ma senza tutte le cose belle che ho qui. Capisci cosa intendo?»
Annuisce dopo aver sospirato. «Vorrei poterlo vivere con te La, ma non finirà tra di noi» promette. Purtroppo, per questa volta, dovrò infrangere la promessa.
Ho tre opzioni di scelta.
Opzione numero uno: dichiarare i miei sentimenti a Giacomo e vedere come va, anche se probabilmente mi rifiuterà.
Opzione numero due: trovare qualche modo per finire l'amicizia tra me e Giacomo da quando io sarò ad Amsterdam.
Opzione numero tre: continuare a soffrire solo perché sono talmente affezionata a Giacomo da avere il terrore di separarmi definitivamente da lui.
Quindi, se ve lo state chiedendo, l'opzione scelta da me è la tre. Sceglierei mille lame nel ventre solo per veder Giacomo stare bene.
È vero che i miei sentimenti per lui sono molto forti, ma non oso immaginare cosa proverebbe dopo la fine della nostra amicizia. E non parlo di una fine involontaria, ma di un'amicizia terminata volontariamente da me che faccio l'egoista. Come già detto odio il solo pensiero dell'egoismo, soprattutto con Giacomo... Mi fa venire da vomitare.
«Ne sei davvero così sicuro?» chiedo. «Lara non permetterò che tra di noi finisca, per nulla al mondo.»
Spazio autrice
Eccoci qui con il quarto capitolo! Ce la faranno Lara e Giacomo a salire sul grande palazzo che da tempo sognano? E se sì, come faranno a farlo? Non vi resta che scoprirlo andando avanti!
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